Abbiamo vinto a Napoli e questa sera recuperiamo la prima contro il Bologna.
Ci pensate se il Campionato iniziasse oggi?
Ah, dovremmo cancellare tutto e ricominciare. Sicuramente la Roma sarebbe in una posizione di classifica diversa.
Comunque a Napoli ci siamo giocati la faccia e la dignità, e permettetemi di dire che ce la siamo giocata bene.
Un colpaccio è stato definito dai commentatori. In realtà, per me che non capisco nulla si è trattato di far giocare ciascuno nel proprio ruolo. E’ tornato Juan al centro della difesa. Taddei sulla fascia e De Rossi lì al centro e per concludere in bellezza davanti Francesco che, rigore sbagliato o no, da quando è tornato non ha visto sconfitte.
Ho assistito alla partita più in piedi che seduta. Quanti gol non realizzati, quanti? Il nervoso mi rendeva adrenalinica. Ferma sulla sedia non potevo rimanere.
“Avete fame?”, chiedo agli amici che, dopo una domenica mangereccia, erano rimasti per la partita.
Un coro di “si” si è levato e io ho colto la palla al balzo per allontanare il mio sguardo dallo schermo luminoso.
Odio vedere le partite in casa. Nulla, infatti, sfugge alle telecamere, mentre ai miei occhi, sugli spalti dell’Olimpico, capita di non vedere la maggior parte delle azioni. Vi rendete conto quanto andare allo stadio per me sia confortante?
Il primo gol, inaspettato, nei primi minuti, l’ho visto seduta. Segna Lamela (Il Predestinato) con l’aiuto di DeSanctis e inizia la sofferenza. “Sempre troppo presto segnamo!” E’ il commento di Lorenzo che, arrivato in ritardo, era stato minacciato di venir lasciato fuori alla porta visto che la Roma vinceva.
Sempre per scaramanzia il Guru era tornato a vedere la partita da zio Gianni. Strategia azzeccata.
Finisce il primo tempo e la fame nervosa si scatena: Mirko taglia il pane, io e lo Zitto pensiamo lo giriamo sulla griglia. Poi olio e sale. Tutto mentre gli avanzi del pranzo sono sul fuoco.
“Le bruschette aprono lo stomaco” er Ciccone ne mangia una dopo l’altra. “La Roma apre lo stomaco!” risponde Mirko mentre morde metà fetta bruscata.
Il bello delle partite in casa è proprio questo: pane, vinello e l’ansia si rilassa. Parte il secondo tempo che nemmeno abbiamo il tempo di terminare lo spuntino.
Il Napoli fa fatica e al 59’ è Ovomaltino che azzittisce tutti. Che ve lo dico a fare quanto ero contenta??? Lo avevo detto che avrebbe segnato, per mettere a riposo i suoi bollenti spiriti. Ero soddisfatta come lui quando l’ho visto insaccare il suo sesto gol e azzittire, non tanto i napoletani, quanto le chiacchiere che si sono fatte su di lui qui a Roma. Poi arriva il gol all’ultimo che la Roma lo prende per contratto. Secondo me c’è scritto così: “prima del 90’ prendete un gol tanto per angosciare di più i vostri tifosi”. Effetto riusciuto se non fosse per quella faccia da bambolotto nero che sorride come un ragazzino di 10 anni al suo primo gol, quel Simplicio che, mettila come ti pare, entra e segna sempre gol importanti. Lui ride e in casa si crea il panico. Io salto a cavalcioni sulla schiena di Mirko. Er Ciccone sbatte le mani a terra per poi chiedere: “abita qualcuno al piano di sotto?”
Lorenzo stritola Claudia in un abbraccio e lo Zitto fa tutto tranne che stare Zitto come il suo soprannome suggerirebbe.
“Questa è la Roma ! Ci vuole tempo e pazienza” Lorenzo ne è convinto, io no.
Già stasera dopo la partita sarà Natale. Tortellini bolognesi in un brodo caldo, caldo, per combattere il freddo e festeggiare speriamo, altri tre punti.
Del resto il Bologna è la squadra che, dopo il Lecce e insieme al Cesena, ha perso più partite in casa (4). Quindi, l’impresa non dovrebbe essere così ardua.
Dunque le mie previsioni sono rosee. Mi sbilancio anche con il pronostico di 1-2 (stasera segna il Capitano). Spero in tutta sincerità che vada davvero così. Voglio assolutamente arrivare al punto di chiedere pubbliche scuse per il mio scetticismo al Mister Luis (che abbiamo visto essere capace di ridere) al quale, per ora, auguro un buon Natale. Mi preparo a scartare i miei pacchetti, anche se per i regali e gli auguri abbiamo ancora venerdì…quindi rimaniamo concentrati sulla Roma e rimandiamo i brindisi al prossimo Tacco12.
Post Scriptum da Donna: Federica Pellegrini ha aperto un bar che ha chiamato Tacco 11…No Comment, a ciascuno il suo mestiere.
Post Scriptum Natalizio: Sta per uscire l’album delle figurine. Consiglio per i ritardatari per un regalo senza dubbio gradito e di sicuro divertimento (almeno nell’attaccare la formazione titolare della Roma)…parola di Tacco12 e daje Roma sempre!