Dopo la LaziE è il turno della GiUventus. Vincere all'Olimpico di Torino non è mai cosa semplice, eppure questa volta, non c'era un solo romanista che fosse preoccupato. (Almeno, io non lo ero. Non lo era Roberto e nemmeno Luca che hanno giocato la vittoria alla Snai). Lo vedi dalle facce dei giocatori; dagli abbracci veloci tra Daniele e Alberto (Aquilani, che ti auguri non faccia la solita partitona dell'ex di turno e non la farà perchè non ha giocato); dalla sicurezza con cui impostano il gioco. E' una partita maschia, se ne danno a dovere soprattutto al centrocampo. L'arbitro lascia correre. Così fioccano pochi cartellini gialli e se si vuole fare i puntigliosi, crescono le ricriminazioni e la Juventus voleva un rigore. Fermiamoci un attimo. Da regolamento non devono esserci contatti in area di rigore. Mexes abbraccia Del Piero. Questo è un fatto. Il rigore non è stato dato. E' per questo che la Roma ha vinto? La Vecchia Signora ora si mette a recriminare? No, non è da lei. E poi per un passaggio in una semifinale di Coppa Italia da tutti considerata il "portaombrelli" dei trofei? Quanti lamenti sento questa mattina, fortuna che alcuni riconoscono l'assoluta supremazia dei giallorossi in campo. Mirko, con la solita aria di "chi ti fa il favore" ha creato un capolavoro, "alla Del Piero" dicono i giornalisti. Alla "Vucinic" dico io. E poi di nuovo il Carnevale, come contro il Cagliari. Taddei decide di festeggiarlo a modo suo da buon Brasiliano. Così vedi un volo che sa di rovesciata, sforbiciata e quell'acrobazia ti confonde al punto che, anche se non fosse entrata la palla (appena sfiorata), ti avrebbe incantato ugualmente. Baila Roma, Baila...e la prossima volta sarà di nuovo Inter ma quest'anno, la finale dobbiamo vincerla noi.
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