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18 marzo 2011

VENERDI'...

Oggi è stata decisamente una giornata pesante. In redazione dalle 9.30 fino alle 19.40 circa...una lunga serie di ostacoli, di quelli che quando pensi di averli superati tutti, te li ritrovi davanti alti, come fossero montagne. Come si fa? Tutti girano attorno a queste montagne, in pochi le scalano e in molti ci si accucciano su e dalla loro bustina con maestria acquattata, tirano fuori sassi da lanciare a chi, un posto per stare accucciato ancora non l'ha trovato. La vespa questa mattina era lurida. 'Zzo piove dal cielo??? mi domando mentre tento di rimuovere della terra dalla pedana un tempo bianca. Faccio spallucce e vado avanti. C'è il sole per fortuna, andrà tutto a meraviglia mi dico. Arrivo a lavoro e la mia Bea mi urla che avevamo un appuntamento fissato alle 10. Cerco di spiegarle che non è proprio dipeso tutto da me ma non esistono ragioni e lei è stanca e io lo so che è stanca ma lo sono anche io. Chiusa in un montaggio alla ricerca di frasi di un uomo, che non si sta minimamente preoccupando d'informare la sua Nazione di quanto sta per accadere contro la Libia (chiamasi Guerra), mi confondo tra aptn e numeri e date. Troppe cose per un pezzo di tre minuti, penso ma il pezzo non è mio e il Capo è esigente e questo lo sappiamo. Verso l'ora di pranzo rivedo la mia scrivania. Continuo a scrivere e ricevo una telefonata. "Chiare'" Daniele è come fosse mio fratello anche se non ci sentiamo con frequenza eccessiva "Oh, per radio hanno detto che sei anti Totti!!! tu??? Ma certo che se ne inventano!" Siamo alle solite. In un paese libero  se esprimi con sincerità un tuo parere non solo, quel parere viene strumentalizzato, ma anche sconvolto e piegato ai proprio mezzi. Io Anti-Totti??? Chi mi conosce davvero come Daniele si fa una risata. Ho due maglie della Roma e una della Nazionale con dietro un solo nome, perchè altri nomi non meritano di poggiare sulle mie spalle e un solo numero, il dieci. Una volta Alessandro, un amico con cui andavo a correre, mi ha detto che quando correvo sembravo Totti "hai la stessa andatura" e in CurvaSud, all'inizio dell'anno, ho scommesso con Sandro che sarebbe stato Totti il nostro capocannoniere. In effetti sono tutti atteggiamenti da una che è Anti -Totti mi rendo conto...ho un giorno di lutto che è quello in cui Totti si è sposato perché l'ho perso definitivamente. Già ma una che vuole Totti in panchina come può ricordarsi tutte le date della famiglia Totti incluso quello della signora Ilary??? La verità è che essere obiettivi in un mestiere in cui l'obiettività è la condicio sine qua non è paradossalmente un difetto. Sono fiera di non avere padroni e di essere citata per cose che non dico, si vede che chi parla senza "leggermi" è semplicemente qualcuno che non ha fantasia. E' difficile spiegarsi come sia possibile che qualcuno ce l'abbia con te pur non conoscendoti affatto. Recentemente ho saputo di aver offeso, da bambina, qualcuno che oggi, per quell'antica offesa di cui non ricordo assolutamente nulla, sia in grado di giudicarmi. Una persona si giudica per una lite da bambini??? Quando non la si è mai più vista o con la quale non si è mai scambiata una chiacchiera??? A forza di lavorare in televisione, in radio e sui giornali ho capito che davvero la realtà ha imparato a superare la fantasia. C'era una volta un mondo in cui le persone interagivano e si conoscevano. Un mondo in cui il confronto creava caratteri e da una lite poteva scoppiare un'amicizia e un amore. C'era un mondo dove il nemico si rispettava e non si colpiva alle spalle. Dove il nemico si stimava perché lo si voleva battere ma con armi alla pari. Cosa c'è che non va' in questo mondo qui? Cosa c'è di così difficile da non avere il coraggio o la forza di dirlo??? Poi ripenso al nostro Primo Ministro che comunica quello che gli fa comodo alla sua Nazione e capisco che ci siamo persi. Ieri l'Italia  ha compiuto 150 anni ed è sprofondata nel silenzio. Come una coppia quando ha dei problemi e li affronta sfuggendo. Come un amante che giustifica il suo tradimento con la mancanza d'affetto. Come un'ingordo che chiama un peccato di gola "fame". Stiamo invertendo le parole, svuotando gli affetti, perdendo di vista "il rispetto". Dove siamo finiti??? Di cosa abbiamo tanto paura? Non ho pranzato e ho ripreso a lavorare duro fino alle 18.15 circa quando ho deciso di mandare giù la mia insalata con lo Jocca e una piadina presa dalla macchinetta. Ogni tanto mi tornava in mente il mio nome in giro per le radio. Ho pensato che oggi ho ricevuto una telefonata da Daniele perché qualcuno gli ha parlato di me. Allora sapete cosa vi dico? Grazie, grazie di cuore perché è a questo che servono le parole. Vanno riempite di un senso perché arrivino al cuore e si vede che il mio nome ha più senso positivo di quanto chi l'ha pronunciato lo ritenesse. Tornando a casa ho scoperto che la mia serata era saltata. Una mia amica aveva bisogno di pensare ai fatti suoi e qualcun altro di risolvere un problema. Spero entrambe ci siano riusciti mentre io consumavo una cenetta frugale con la mia mamma e pensavo solo che domani per fortuna è sabato...un sabato ITALIANO...

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