Signore e Signori,
questa sera l'ho dedicata a me. Nella caldissima Milano, bagnata da un sudore che mi ricordava più Agosto che Maggio, ho scelto con cura il salotto della mia cena. Considerando che ero sola, ho scelto un posto di cui si parlasse bene che non fosse troppo lontano dall'albergo dove alloggio. Mi piace seguire i consigli di chi ne sa più di me e così la scelta è caduta sul ristorante "Porca Vacca". Quando sono arrivata, l'ambiente caldo e il servizio attento mi hanno subito fatto sentire a casa. Il cestino con i panini appena sfornati e ancora caldi mi ha definitivamente conquistato. Ho scelto con cura un antipasto di pere avvolte in guanciale su letto di pecorino fuso e a seguire un filetto di cinta senese nel suo lardo croccante con mele. A concludere un ottimo tiramisu. Ogni piatto è stato presentato con grazia e le porzioni, certo non abbandonanti, si sono rivelate della quantità giusta a saziare lo stomaco e ad esaltare le papille gustative. Il pecorino raccolto sul pane di sesamo e frumento ricordava la merenda dei contadini, quando nei campi, nei pomeriggi estivi, la merenda assiste la stanchezza. La carne del filetto si scioglieva nella bocca amalgamandosi perfettamente al lardo che la copriva con affetto, regalandole quel avanzamento di gusto che la mela corona a soddisfazione pura. Il tiramisu, in fine, era un dosaggio esatto di crema al mascarpone e biscotti bagnati di caffè come al mio palato conviene. Mando anche il ribes che accompagna il dessert. Chiudo gli occhi e mi godo queste emozioni di gusto perché oggi avevo voglia di festeggiare, così senza un perché. Magari perché un altro giorno di lavoro è terminato e domani tornerò a Roma. Sinceramente non so. So che ci sono giorni che sono nati per festeggiare questo motivo. Un non compleanno in grande stile innaffiato da un calice di rosso toscano e concluso con un caffè rigorosamente amaro. In sottofondo una musica soft diventata più vivace quando un Brazil festaiolo si è diffuso per accompagnare una torta di compleanno. Adoro Maggio, perché è il mese in cui ci s'innamora. Perché arriva l'estate, perché c'è un giorno in cui il dolore mi coglie ma è seguito da quello che me lo toglie. Perché inizia la stagione dei compleanni, perché ci sono le rose. Il conto arriva ed è l'unico dettaglio salato della serata. Sarà per questo che il locale si chiama Porca Vacca??? Perché il cliente quando riceve il conto implora così? Sapete che vi dico? Chissene Strafrega :-) è stata una cena dedicata a me, una sera d'estate prima del tempo, seduta in a tavola immaginando di condividere il desco con te per cancellare la lontananza e l'assenza. Per non pensare. Nella vita ci salva il cibo e la fantasia solo così per me sarà sempre Maggio.
E brava Chiara Maria, che inizia a scrivere davvero bene...baci
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