Sta per finire questa “benedetta” settimana! E lo dico in tutti i Sensi…ops…mi scuso per il gioco di parole. Certo che la Roma un presidente con un cognome normale poteva pure averlo, no? Comunque, domani, per fortuna è sabato! Come ogni sabato la mia giornata è organizzata nei minimi particolari: sveglia un po’ più tardi, corsetta al parco, corsetta per andare a fare la spesa al Supermercato (dove ci sarà la ressa) e poi, boccone al volo e, visto che la Roma gioca l’anticipo di Campionato, verso le 16.15 ho appuntamento con la Banda del Tifo. Il punto di ritrovo con i miei amici dello stadio è davanti alla Pasticceria di Peppe (che, anche se ha la saracinesca abbassata per chiusura definitiva, resterà sempre la Pasticceria di Peppe). Qualcuno mancherà: Marco per esempio, che festeggia il suo primo anniversario di matrimonio e non ha ottenuto “grazia” da sua moglie Marzia questa volta . Christian, lui non so quale impegno abbia, ma è rinomato che gli uomini, quando rinunciano allo stadio, lo fanno per due questioni: lavoro (raramente), donne…donne, che ammiro con tutta me stessa perché io in questa impresa non sono mai riuscita (con me stessa intendo!). La Curva Sud già me la vedo negli occhi. Tanti tifosi che occupano gli spalti. Lo Stadio gremito di bandiere al vento e di facce cotte al sole. La vittoria della scorsa settimana e la nuova presidenza (finalmente ufficializzata!) rendono euforici i cuori romanisti perché quel nuovo progetto, tanto chiacchierato da sembrare platonico (come l’amore di Erasmo il Lentigginoso verso Brigitte Bardot in un vecchio film del 1965) insomma questo nuovo progetto, finalmente, comincia a prendere corpo (non come quello della Bardot mi dispiace per tutti maschietti all’ascolto) ma un corpo che potrebbe far perdere la testa a molti (donne incluse). Si scenderà in campo contro la rivelazione del campionato: l’Atalanta. Una squadra che definire “poco amica” suona come un eufemismo. Diciamo che tra le tifoserie non scorre buon sangue e che non ci siamo simpatici. E questo può essere un ottimo fattore, quello che nutre la voglia di vincere. L’Atalanta è anche la squadra che sarebbe a pieni punti se non avesse iniziato il campionato con una penalizzazione. E’ la squadra di Colantuono, allenatore romano e romanista, nota questa che non mi piace mai (perché i romanisti, contro la Roma , sono sempre stati vendicativi e battaglieri: vedi i vari Cosmi, Conti…azz..tutti con il cognome che inizia con la lettera C! ). E’ la squadra di un terzino sinistro che è cresciuto vicino casa mia: tale Federico Peluso classe 84’ . E’ questa la notizia che rende Mirko particolarmente eccitato. E’ felice di vederlo in campo in serie A, lui che lo ha seguito nel suo percorso dalla Ternana e all’Atalanta in serie B. L’idea di trovarselo domani giocare contro la Roma “Beh, mi farà un certo effetto” ha ammesso candidamente. Del resto Federico è uno di quelli che ce l’ha fatta: “è diventato un calciatore!” Uno di quei sogni che da bambino tutti posseggono ma in pochissimi realizzano. E’ Federico un altro romano contro cui dobbiamo lottare. Temo che la signora Alma avrà di che preoccuparsi, come tutti noi del resto. Una partita prima del derby, quella partita “che non è come tutte le altre” ma che spero finisca come tutte le altre che l’hanno preceduta.
Certo è che la sconfitta della Lazie, ieri sera in Europa League, è stata un’ingiustizia! “E’ stata sfortunata” qualcuno ha scritto oggi sui giornali. Poverini…ma non sono i romanisti quelli che si piangono addosso? Domani sarà la nostra partita, quella che servirà della riscossa...sotto il cielo della Città Eterna con un papa che si chiama Benedetto e un presidente Di Benedetto, siamo o no, Benedetti due volte?
Il post scriptum di oggi: considerando che “nuova” Roma è Americana, nata quindi sotto 50 buone stelle, vuoi vedere che ci portiamo a casa la prima vittoria della stagione in casa? Magari con un gol di tacco di Francesco Totti…