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23 dicembre 2012

Regalo di Natale...grazie Roma.

l'esultanza di nicolas burdisso dopo il gol dell'1-0

Che ve lo dico a fffà'??? eppure se ve lo dicessi???
Ieri andavo allo stadio e mi dicevo: 
"'Sta partita me la sento bene, l'unico che può infastidirmi è il piccolo Faraone, perché il ragazzo con la cresta è forte...è proprio forte".
Mirko scuoteva la testa ingessata nella sciarpa e nel casco, mugugnava, perché la partita contro il Milan è sempre una partitaccia. Lo sapevamo bene.  
Già da bambina avevo un debole per questa sfida. Quando il Guru proponeva a me e mia sorella Piapia la scelta di una partita l'anno per andare allo stadio con lui (escluso il derby che era troppo pericoloso, in realtà non ci voleva tra i piedi perché lo sentiva troppo) io sceglievo il Milan e lei la Juventus. 
Erano i primi anni '90 e il Milan era quello di Van Basten e Gullit. Un Milan spettacolare. 
Ieri sera però la sensazione era diversa. Dovevamo vincere per non perdere terreno. 
"L'hai vista la classifica? Nun ce se po crede" Marco, er Palazzi è sconfortato: "La Lazio è seconda! Come se fa?" 
E' vero, forse i Maya quando parlavano della fine del mondo c'avevano visto lungo. 
Diciamo che le prime due squadre in classifica sono le squadre che più di ogni altra, detesto. Chi perché ruba, chi perché non è la Lazie e tanto basta. 
L'ennesima partita di sera, era meno umida della precedente. Contro la Fiorentina il vento ci aveva irrigidito i volti procurando delle leggere paresi a tutti. Lo stadio era Sold Out. Completo. Chiuso. Finito. "Il pubblico delle grandi occasioni" lo ribattezzerebbe qualcuno, oppure quello del "tifoso occasionale" che ha detta di Mirko: "Porta sempre male". 
Prima dell'ingresso all'Olimpico solito caffè al bar sulla Circonvallazione. Il Principale, così lo ha soprannominato Sandro, è del Milan e prima di vederci andare via regala a ciascuno di noi un piccolo panettoncino di cioccalata. "Ci augura questo per Natale" gli dico ringraziandolo ma lui risponde sincero: "No ci mancherebbe, vi auguro un Natale sereno". Altro che Principale, Il Profeta lo dobbiamo chiamare. 
Tanta gente a riempire gli spalti. Troppa per qualcuno che urla: 
"Dove eravate a Roma - Atalanta??? Dove?" 
Sulle teste svettano un po' di cappelli rossi di Babbo Natale, sulle labbra sorrisi di speranza. 
Ridotti mendicanti di un amore che, spesso, non ci merita, andavamo miserabili alla ricerca di un regalo. Come i pastorelli a rendere omaggio al figlio di Dio appena nato, così in processione, uno a uno ci siamo recati sui nostri seggiolini pronti a metterci in  contemplazione. 
Mai sacrificio fu più ricompensato. Daniele finalmente in campo dal primo minuto e poi Pjanic e Osvaldo, Totti e un Goicoechea (ribattezzato durante i 90 minuti : Stoicoechea, per le sue parate Stoiche). "Mi sa che Steke a Gennaio prepara le valigie" ha commentato ad alta voce Mirko. Mi sa di si. Ieri era Natale, nel senso che è nata una squadra fenomenale. Capace di annientare in 30 minuti il Milan di mister Allegri. Contro l'armata Zemaniana non ha potuto nulla nemmeno il Faraone che è rimasto incredulo quando ha visto pararsi un gol, praticamente fatto. 
Nicolas Burdisso, che non gioca mai, è l'autore del vantaggio giallorosso. Botta di testa ed è 1-0. Esultanza poco contenuta per un professionista che si allena per la panchina. Giusto così. 
Passano i minuti. Sono più concentrata del solito, è una partita che dobbiamo vincere, dopo la beffa di Verona non possiamo permetterci errori. 
Ancora qualche minuto. Mirko se la prende con Osvaldo. Gli do una pacca sulla gamba e gli dico: "Abbi fede" e così come una profezia....al minuto 23 Cipollino Segna! E' 2-0 Milano trema. Guardo Sandro esultante..."Osvaldo è mio, sono in vantaggio di un altro gol" Sandro sorride, spera nel rientro di Destro per acciuffarmi nella nostra personale sfida "Osvaldo-Destro" ma rimarrà deluso. Ci prova quando dopo 7 minuti segna Lamela: "Era mio giusto?" 
Questa volta la profezia l'aveva pronunciata Mirko. Pochi minuti dopo il secondo Gol aveva detto: 
"E aspettate che entri Lamela!" Infatti l'argentino si era fatto notare poco, dato che la partita era tutta concentrata sulla fascia sinistra.
Al minuto 30, tondo tondo, Lamela si vede eccome. Al quarto gol non c'ho più capito nulla. 
Sono diventata pazza. Seguivo l'azione con tale foga che per alzarmi, in preda all'euforia, mi sono aiutata con le braccia e ho dato una botta con la mano destra sullo zigomo sinistro di Mirko. Ergo, mentre tutti urlavano fuori di loro per la gioia, Mirko è rimasto seduto dolorante....
Inutilmente ho chiesto scusa, fortuna che abbiamo vinto. 
Durante la pausa (precedente al gol numero 3) abbiamo elogiato Daniele, che è stato perfetto questa volta, e ho realizzato una cosa che fino ad allora avevo ignorato. Questa settimana ho comprato al Fantacalcio Nicolas Burdisso...e non l'ho schierato!!! 
In preda alla delusione da fanta - allenatrice sono tornata al mio seggiolino blu smozzicando un pezzo di cioccolata fondente. Mentre la Curva dava il benvenuto nell'ordine a Gabriele e poi al Flavio, augurando un buon Natale ai sopravvissuti in un mondo che non "ci vuole più", i ragazzi scendevano in campo per regalarci definitivamente la vittoria. A quel punto un coro s'è levato in cielo: 
"Portace, portace, portace a mignotte, Berlusconi, portace a mignotte..." Vi assicuro che faceva ridere . 
Sabato sera quasi perfetto se l'espulsione di Marquinhos non fosse arrivata a rovinare tutto. L'ennesima valutazione sbagliata che ci è costata ben due gol e la tachicardia fino all'ultimo minuto di gioco. Poi...poi credo che le campane si siano messe a suonare a festa, gli angeli abbiano cantato un Magnificat e io mi sia riempita di gloria. 
A volte basta poco per sentire il Natale nell'aria...un poker e via...per la Tombola abbiamo ancora tempo...parola di Tacco12.   

PostSCriptuM: Buon Natale a tutti!!!:-) e fate i bravi ma non troppo. 

20 dicembre 2012

De Rossi fondamentale come un articolo della Costituzione

Totti Babbo Natale
Ci siamo. Tra un paio di giorni tutto è finito. BooM!
E i miei regali di Natale, le mie liste infinite, i miei sforzi di essere originale e soprattutto il mio Albero di Natale stile San Pietro voleranno via nel nulla o nel tutto. 
Sparirà Totti e questa è la cosa che più mi strugge. La nebbia di Verona c'ha dato un anticipo e non è stato bello, infatti dopo 4 vittorie consecutive, è arrivata una discussa sconfitta.Talmente discussa che non ho alcuna intenzione di parlarne. Sapete è come quelle storie di cui ormai sei stufa e hai poca voglia di ricamarci su e questo lo dico, anche se detesto l'appiattimento e reputo precettivo l'approfondimento. 
Infatti, sono una di quelle che ha elogiato la performance di Benigni di lunedì sera. Il primo lunedì senza l'Infedele l'ho trascorso ascoltando la Costituzione. Un bel modo. La Costituzione, questa sconosciuta che da giorni è tornata alla ribalta. Se solo ci fossero insegnanti che la spiegassero come si deve, credo con sincerità che ci sarebbero meno qualunquisti in giro. Del resto è come avere una rosa di giocatori e metterla in campo. Ci sono giocatori che sono fondamentali come i primi 12 articoli della Costituzione e sono quelli che devono scendere in campo. Assurdo che una semplice regola venga disattesa. Eppure come in politica è così nel calcio. Per esempio, per la seconda domenica consecutiva è messo in discussione il giocatore fondamentale: De Rossi. La Roma può vincere o perdere ma quando sento la formazione e De Rossi non è in campo, è come una bestemmia urlata in una navata di una Chiesa. Un'offesa. Una mancanza di rispetto. Ci tenevo a dire questo perché Daniele è troppo importante per la mia squadra, troppo. 
Un'altra cosa sulla partita contro il Chievo la voglio aggiungere. Parliamo del Guru e del suo personaggio che a volte, da profeta, si trasforma in un comico mancato. Sentite questa: mentre guardavamo la partita insieme si alza di scatto e si dirige alla scrivania. Traffica un po' e se ne torna alla sua postazione con un paio di occhiali specchiati. Una sorta di Matrix da salotto. 
"Ma che te sei messo?" Gli faccio con una risatina sotto i baffi, che in effetti avevo perché la ceretta è giunta solo il lunedì :-) . 
"Gli occhiali antiriflesso" risponde convinto e soprattutto soddisfatto. 
Scrollo la testa, senza nascondere troppo la mia faccia divertita: 
"Ma la nebbia è lì,  che c'entra la tv?"
Dopo qualche minuto scuote la testa rassegnato: 
"Non si vede nulla". 
Ma vah, mitico. Meno male che c'è il Guru che mi fa fare due risate, tra gli sbuffi di Mirko e le chiacchiere di mia madre, direi che la partita trascorreva quasi indolore, fino al gol maledetto che nessuno ha visto, eccetto l'arbitro e alla solita convinzione che da romanista mi porto dentro: tanto vinciamo noi. 
Sabato sera, sarà un'altra storia: ci sarà Roma - Milan, una delle partite che seguo con maggior interesse da quando sono piccina. Un match che significa molto se vogliamo continuare ad andare avanti prima che la classifica diventi una montagna troppo alta da scalare.
L'unica cosa che mi auguro è che gli arbitri giudichino bene. In una recente classifica, che ho letto sul sito laroma24, pare che la nostra squadra sia la più penalizzata. Ben 6 punti in meno, nella classifica attuale. 
Il che significherebbe secondo posto. Va beh, sono dati così, buttati a caso tanto per chiacchierare...adesso vi saluto perché devo terminare i regali di Natale...la mia lista è infinita ma a tutto c'è una fine...ho fede. Parola di Tacco12. 

PostScriptuMRiflessione: Sapete che i miei Post sono seri (quasi sempre). Vorrei chiedervi un favore, cerchiamo di non dimenticare che il Natale è una festa dedicata ai bambini. Quest'anno ci sono stati molti episodi  tragici che hanno visto vittime proprio dei bimbi. Se avete tempo per una preghiera o per un pensiero per loro e le loro famiglie...perché si può dimenticare ma solo se prima si ricorda... e questa volta è parola di Benigni. 

13 dicembre 2012

Il nostro grido di battaglia è: Totti!


Avete finito l'albero? Avete messo 221 palline come i gol del Capitano? (Non ci posso pensare solo a 4 da Nordhal, come può esistere un calciatore così??? come???)
Freddo oggi? E non sapete (o forse si) quello che ho passato sabato in curva.
Imbavagliata come un bandito e in tenuta, decisamente antistupro (che significa: calze di lana, giacchetto, pantalone, secondo giacchetto, sciarpa fino al naso, cappello fino agli occhi e piumino da omino Michelin) mi sono recata allo stadio con un Mirko, altrettanto simile a un pupazzo di neve, con la tuta sotto i jeans che non  gli scivolavano sulle gambe. Insomma due bambolotti parlanti e camminanti che hanno preferito prendere la macchina e arrivare solo un'ora prima del match. "Ve siete invecchiati!" Urla Christian quando ci vede allo stadio. Si, ci siamo invecchiati ma non mi sembra che i piccoli se la passassero meglio. Vicino a me c'è Annalisa con la sua bambina, uno scricciolo biondo che canta a squarcia gola "Campo Testaccio", otto anni che sembrano 6 per la sua corporatura e una lingua che la fa diventare una di 13 anni. La piccola Valentina, alla fine del primo tempo ha dato segni di cedimento e Annalisa s'è trovata costretta a portarla a casa. Lo vedi che il freddo non ha età...e non ce l'ha per forza perché altrimenti il Capitano non avrebbe fatto quello che ha fatto!!! Ossia, una partita fenomenale. Unica. Come lui del resto.
La partita con la Fiorentina è già acqua passata, come una bella favola ha avuto anche il suo insegnamento: se il pistone a Pjanic qualcuno non l'aveva notato, qualcun altro si così Olivera si godrà tre turni di divano mangiando panettone. In tutto questo la scaramanzia del Guru sabato è andata a farsi benedire, dopo il gol regolare annullato mi ha telefonato in preda a un raptus di rabbia:
"Ti chiamo solo per dirti che era regolare!" e mi riattacca senza darmi la possibilità di ribadire...uno sfogo in pratica. E lasciamolo sfogare, se non lo capisco io.
Martedì invece ero a Milano e ho visto con la mia amica (e collega) Cristina (Fantoni) la partita contro l'Atalanta. Il figlio di Cri, quello più grande, che ha seguito il primo tempo con noi mi ha chiesto: "Qual è il tuo giocatore preferito, a parte Totti?" Mi ha fatto sorridere, si capisce subito quando i bambini sono intelligenti, quel a parte Totti, dice molto di più di tanta altre domande.
La  partita mi è sembrata molto alla portata (nonostante Russo) e ancora una volta sono rimasta incantata dal nostro numero 15 che trovo strepitoso. Un po' meno strepitoso è stato uno dei preferiti della mia scuderia, quel Daniel Pablo Osvaldo che ogni tanto somiglia molto a Daniele (e non negli aspetti positivi).
Continuano a sbagliare, continueranno a pagarne le conseguenze. L'importante è che alla fine, anche l'Atalanta è stata archiviata. Adesso siamo in attesa di andare a Verona, dove le temperature saranno glaciali e chissà che con la neve, a differenza della pioggia, non fiocchi anche la quinta vittoria consecutiva?
Se così fosse, dopo la freccia, inizierebbe veramente la fase di sorpasso...del resto è da tempo che lo dicevamo ai signorotti della Lazio. Tempo al Tempo, dice Sandro, e noi abbiamo ancora tutto un girone di ritorno...parola di Tacco12.

PostScriptuMnewS: Auguri al bis Papà Osvaldo. Oggi è Nata Maria Helena. Buon Onomastico alla mia Mamma e a tutte le Lucie sparse nel mondo come lucciole. Complimenti come sempre alla Signora Totti e consorte infatti la famiglia traslocherà per Natale nell'appartamento nel nuovissimo grattacielo Eurosky, in un appartamento di appena 36 stanze, povera Ilary.

PostScriptuMLibrI: Signor Marcacci il suo libro è esilarante. Mi viene voglia di farci una recensione, di parlare dei miei prof (in particolare della Marcantonio, quella di greco e latino) e di mia madre, insegnante di sostegno. Rispondendo a Doria: ho trovato nel libro un Paolo innamorato del suo mestiere e mi è piaciuto molto...

06 dicembre 2012

Trigorias, dalla parte di Daniele

Siamo vicino al Natale e tutti dovremmo diventare più buoni. 
Così i giovani cercano di essere gentili con gli anziani ma quando gli anziani diventano cattivi, il tutto diventa ingestibile. Infatti se è vero che i ragazzi di oggi non sono come quelli di un tempo, mancano di rispetto, sono poco generosi e non vanno in Chiesa; beh, c'è da dire che i "vecchietti" non sono da meno. 
Berlusconi rilancia una candidatura alle prossime elezioni alla veneranda età di 72 anni e un certo allenatore, che a principi non ha nulla a che fare con il Silvio nazionale, decide di parlare in libertà. 
Del resto si sa come si ragiona raggiunta la soglia dei 65 anni: "Posso dire quello che penso, tanto chissene importa". 
Oddio in realtà questa sembra più la conclusione di un matto ma tanto e'. Così oggi grandi titoli sui giornali perché i nostri personaggi del giorno hanno deciso di spararla grossa. 
Zeman ha continuato il tiro al suo bersaglio preferito: "Daniele non si è integrato nel gruppo" e poi per dare la frecciatina finale aggiunge "dieci squadre che lo cercano...ne dubito". 
Bene, si fa per dire. Partendo dalle origini direi che Dubitare Humanum Est...quindi che ognuno rimanga con i suoi pensieri. I miei per esempio sono molti e sono, soprattutto, legati alla pessima gestione dello spogliatoio da parte dell'allenatore. La pessima gestione della comunicazione da parte di una società (che non c'è, dunque di un direttore sportivo o di un addetto stampa) e, per concludere, la pessima gestione di un momento paradossalmente felice, dato che veniamo da tre vittorie consecutive e non succedeva da tempo. Della serie se i pensieri non ci sono perchè non procurarseli???
Vorrei essere qui a proferire parole di speranza, come un buon Tacco12 dicembrino e pre-natalizio, invece mi ritrovo a considerare una sola soluzione per l'intricato intreccio di TrigoriaS: Mors Tua, Vita Mea
Scusate i latinismi ma sono gli unici che mi sembrano rendere bene l'idea. Quando uno è arrabbiato si dice che sia naturale esprimersi con la lingua delle origini. Oltre ai versi dunque mi affiorano parole latine perché indicano perfettamente il senso di quello che provo. La sensazione è che uno dei due se ne andrà. Chi??? Bella domanda. Posso solo limitarmi a una previsione tipicamente giallorossa. Se l'Italia che conosco è quella della Primarie appena passate, beh, uno Zeman - De Rossi ho la sensazione che possa essere paragonato a un Bersani - Renzi. Uno più anziano, l'altro più giovane. E se così è si sa che in Italia vince sempre il più vecchio. E' una regola ormai appurata. Il nostro è un Paese conservatore (se pensate che alle prossime politiche i possibili candidati saranno di nuovo Bersani - Berlusconi...la dice lunga). Un Paese folle che ripete gli stessi errori perché Cicerone diceva: Historia Magistra vitae est ma sono secoli che lo dice e nessuno l'ascolta infatti, la Storia è ciclica e si ripete sempre.
Chiacchiere o no, sabato ci sarà la Fiorentina. La squadra con il miglior gioco del campionato e con in panchina un pezzo di cuore giallorosso. Più lo guardo e più lo rimpiango, grande Montella!
Sarà una partita difficile che la sorte ci ha già alleggerito con l'assenza di Pizzarro (condoglianze a lui) e speriamo con quella di Jovetic (che oggi avrà una visita di controllo).
Dal lato nostro tornerà, salvo sorprese, De Rossi e Stekelenburg in porta, quindi direi che ce la possiamo giocare. Se poi consideriamo che l'arbitro sarà Banti di Livorno e che alla Roma porta bene, allora sperare nei tre punti non è poi tanto un miraggio...

PostScriptumSiena: Felice per Destro ma strafelice per Perrotta. Un professionista il cui esempio è troppo spesso dato per "scontato". Un gol meritato e soprattutto il più emozionante dell'anno. Simone Perrotta uno di noi.

PostScriptumLieteNotizie: Kate d'Inghilterra è incinta, la Fico ha dato alla luce la figlia di Balotelli e La Roma sbarca su Weibo, il social network più famoso della Cina. Auguri a tutti e auguri a Balzaretti. Il codino biondo della Roma spegne 31 candeline, speriamo che abbia voglia di festeggiare in campo magari sabato  con un colpo di testa...parola di Tacco12. 


30 novembre 2012

x-factor, libri e As Roma


Settimana intensa di tutto, soprattutto di pioggia. 
Se vogliamo iniziare dalle news più recenti, beh ieri sera c'è stato XFactor e direi che si prospetta una finale d'indubbio rispetto. Questa edizione non è altro che la consacrazione di un genio assoluto: Marco Castoldi, in arte Morgan. Solo lui poteva trasformare in "personaggio" uno come ICS e consacrare una voce, già unica come, CHIARA.
Per il resto Elio porta in finale la piccolina di casa CIXI che di piccolo ha poco: grande voce, presenza importante e personalità d'adulta. Arisa raccoglie i frutti del suo carattere immaturo e così rimane spettatrice mentre Simona si ritrova vittima di un incantesimo: in finale arriva DAVIDE il meno snob e borghese dei concorrenti. Il ragazzo che ha lavorato fino al giorno prima con il papà idraulico ma che madre natura ha dotato di una vocalità incredibile. Mi sembra, sempre più, un Massimo Ranieri dei giorni nostri. Bravo e buono lo definirei anche se a XFactor non fanno altro che qualificarlo come il Bello. De gustibus...
Dalla musica alla lettura, Tacco12 è la rubrica della cultura...Settimana importante anche per il Prof Marcacci che d'autore consumato ha dato il via alla presentazione del suo libro "PER CHI SUONA LA CAMPANELLA" e Diego Angelino "CAPUT DERBY". Entrambi bisseranno presto, quindi non perdeteveli. Io non lo farò. La data è facile 7 dicembre uno alle 13 l'altro alle 18.30 E c'è chi i libri li scrive e chi li presenta. Ecco dunque Doria pronto per parlare "bene" dell'amico e la sottoscritta reduce di una "prima volta" emozionante, come ogni prima volta.
Chi legge usa la testa ma di solito il divertimento parte dai piedi. Così arriviamo a chiacchierare della nostra amata squadra. La gioia più grande della presentazione di martedì è stato sentire il nostro Ministro dell'Interno AnnaMaria Cancellieri confessare dietro le quinte la sua passione giallorossa. In realtà non ne ha fatto mai mistero ma la confessione non perde di fascino soprattutto se riesci a farle concludere la presentazione di un libro dai contenuti importanti, come le infiltrazioni di mafia nel calcio, con un: "Forza Roma". 
Roma che deve affrontare la seconda trasferta consecutiva in quel di Siena. Un'altra trasferta con probabile pioggia al seguito ( a tal proposito, il prossimo che si lamenta che piove poco, subirà un'immersione gratis nelle pozzanghere di Roma, vespa inclusa). La scorsa settimana avevo scritto che Mattia Destro sarebbe stato l'uomo partita contro il Pescara, ovviamente ho indovinato. Non so come sia possibile, non capisco nulla di calcio, però ci prendo sempre. Un solo gol, una partita da non scrivere negli annali, ma comunque 3 punti fondamentali. Le mie previsioni, oltre quelle meteo, sono simili per la partita che verrà. Non prevedo una partita brillante ma fruttuosa... se riusciamo a non prendere gol la situazione potrebbe diventare interessante, viceversa la regola è sempre la stessa, farne uno in più. Ci sarei voluta andare a Siena, perché è una trasferta che non ho mai fatto e in caso di vittoria o sconfitta un vinello buono lo si trova di sicuro in terra toscana. Inoltre il fascino del match è reso ancora più accattivante dall'ultima statistica da sfatare:la porta del Siena è inviolata da un mese. Direi che è un  bocconcino delizioso da mandar giù, per una squadra che ha il miglior attacco del campionato e se devo fare un nome per i marcatori di domenica, mi ripeterò, ma credo di poter fare affidamento su Mattia (dato che è anche l'ex di turno)  e incrocio le dita per un gol di Francesco, che manca da otto anni l'appuntamento del gol con i toscani.  
Ovviamente oggi a tenere banco sono state le chiacchiere tra Baldissoni e Rossella Sensi. Chiacchiere perché affermazioni che poi vengono smentite non possono che essere definite tali. Piuttosto pare che il Tar abbia dato ragione a Cellino rimandando le nostre preoccupazioni di qualche mese vedremo. 
Week end dunque alle porte che inauguro questa sera con lo spettacolo Roma-Liverpool di Giuseppe Manfridi al teatro Skené. Tanto per confermare il masochismo notorio dei tifosi romanisti...comunque vada, a noi la Roma  ce piace e continuiamo a farci del male...parola di Tacco12.

PostSCriptumMuralesTotti: Chi mi segue su Facebook, su Twitter o sul blog TAcco12 avrà già avuto modo di leggere quanto sto per ripetere ma ritengo che repetita iuvant soprattutto se ad ascoltare sono persone dalla testa dura. Non è cancellando un murales che si cancella un Campione. Anzi...sembra che per ironia della sorte non solo verrà restaurato quello rovinato ma si moltiplicherà per tutta la città...a buon intenditor ...

26 novembre 2012

Presentazione Football Clan


Per tutti coloro che amano il calcio e i libri che parlano di calcio.
Un problema troppo spesso taciuto quello delle infiltrazioni mafiose nel "gioco più bello del mondo". Un'analisi accurata e "speranzosa" sul ritorno a un calcio pulito. Si può fare, come ci suggeriscono i due autori di Football Clan.
Domani presenterò il libro a Roma al teatro de' Servi, con gli autori, il magistrato Raffaele Cantone e il giornalista Gianluca Di Feo.
Inoltre ne discuteremo insieme al ministro Anna Maria Cancellieri e al presidente di Democratica Walter Veltroni. Chiunque fosse interessato è il benvenuto.

http://www.scuoladipolitica.it/static/event/Football-Clan-154.aspx

Ai-Du, momenti di moda

Ragazze mie ho deciso di provare i consigli della Pinella, il blog fashion di Alessia Marcuzzi, che seguo con un certo interesse.
La bionda Ale aveva consigliato alle lettrici romane di visitare un negozio itinerante: Ai-Du. Dato che il suo stile mi piace molto non ho resistito e ho portato a termine la mia missione.
Guardate com'è andata e ditemi se vi piace:

Il Cappotto Militare è davvero delizioso. Unico esemplare dal prezzo giusto. Molto carino ma non rientrava nella mia lista delle priorità, quindi mio malgrado ho dovuto passare...fortunata chi se lo accaparrerà.

Prova cappotto  AiDu a Ponte Milvio
e questo è il cappotto visto da dietro
Sbirciando nel carretto bellissimo e ricco di vestiti, spille, borse e tutto quello che la vanità femminile può chiedere, ho scovato questa deliziosa camicia militare da uomo rivisitata dalla simpatica Francesca. Spilla sbrilluccicosa e colletto con swarovski. Il prezzo è interessante e ho deciso che si poteva fare.




Dopo di che ho voluto imitare Alessia e il suo gusto, confesso che non ho resistito alla gonna color senape merlettata. Ottimo disegno: nuovo e originale che è la caratteristica che preferisco quando devo fare shopping 





davanti abbinata con giubbino di pelle
di lato con lo stivale e il pantacollant di cotone




da dietro rende la coda che non ti aspetti



L'ho indossata proprio ieri e ho avuto successo con le mie amiche. Ho notato solo che si rovina facilmente sul bordo ed essendo una gonna non proprio "economica" un pochino sono rimasta male...ma anche smerlata   rimane bella. Adesso la scelta è tutta vostra Tacchine Mie. Seguite gli spostamenti di AiDu sulla sua pagina Facebook. E' una ragazza che merita attenzione perché ha una creatività "innovativa" e molto chic come noi del resto. Buon shopping a tutte!
   





23 novembre 2012

As Roma, scioperi, libri e primarie: viva il Paese dalle sfumature varie


Buon Black Friday a tutti! Dopo il Thankgiving resta un fine settimana che è farcito più del famoso tacchino americano.
Calcisticamente parlando la Roma giocherà fuori casa contro il Pescara, la ex squadra dell'allenatore giallorosso. Una partita sulla carta "facile", sulla "carta". Infatti quello che per qualsiasi squadra è scontato, per la Roma non lo è quasi mai. Si giocherà alle 15.00 e questa è una buona notizia. Nel Pescara c'è il nostro Caprari e vederlo impegnato contro Florenzi, non sarà solo divertente ma anche molto interessante. Le dichiarazioni di Terlizzi poi, ci riempiono come sempre il cuore: "La Roma capita al momento giusto, dobbiamo riscattarci" Proprio con noi? Va beh, che ieri era il giorno del ringraziamento e la Roma è americana,  però funziona che è la Roma che deve ringraziare gli altri e non il contrario. Sarà la partita del miglior attacco contro  il peggiore e questo dato fa ben sperare, fosse per il fatto che non è opinabile.  Mi auguro possa essere la partita di Destro, credo sia giunto il suo momento.
A prescindere dal risultato, almeno questa domenica, una certezza ce l'abbiamo. Si tornerà alle vecchie, care, abitudini: pranzo in fretta e furia e poi posizioni scaramantiche davanti alla tv. 
In mattinata credo che andrò a votare per le Primarie, credo, perché ho provato più volte a registrarmi online con nessun successo. Bisogna mettere la sezione elettorale. E chi la sa? Vado a cercare la scheda elettorale dove è segnata. Dopo affannosa ricerca la trovo. Ritorni online e inserisco il numero. Poi metto un po' di crocette su "accetta di qua", "accetta di là". Quando credo che il peggio è passato, ecco che la pagina si carica e non risulta la registrazione. Basta dirlo, se non volete che vada a votare, non ci vado e basta. Del resto il solo pensiero della mia faccia davanti alla scheda dei cinque candidati premier è tutta un programma. Bersani bravo ma vecchio ordine. Renzi giovane ma democristiano. Tabacci vecchio e democristiano. Puppato donna ma troppo "fuori" contesto. Vendola bravo ma dal punto di vista dialettico mi sembra tanto il Lotito della politica italiana. Quindi occhi chiusi e matita dove capita, alle brutte si annulla. 
E' che votare è un diritto e i diritti sono una cosa seria. Come quelli delle donne che proprio domenica saranno al centro della giornata mondiale contro la violenza sulle donne appunto. La violenza che andrebbe combattuta in ogni sua forma. Proprio di ieri l'episodio che vede protagonista la nostra meravigliosa piazza di Campo De' Fiori, diventata scenario di uno spettacolo vergognoso. Non è ancora chiaro chi, probabilmente ultras romanisti e laziali, hanno organizzato un raid contro tifosi del Tottenham distruggendo un pub e ferendo parecchi tifosi inglesi (uno dei quali molto grave). Quali sono i motivi di un gesto così:  politici? Vecchie questioni da vendicare? Xenofobia? Sarà la Procura a far luce su questo, mi sento solo di dire che lo sport (e il calcio in particolare) non ha nulla a che fare con questi episodi e che, chi commette episodi del genere, ha un nome preciso: delinquente. 
Weekend che inizia oggi con la presentazione di un libro, quello di Diego Angelino, Roma Caput Derby  che consiglio a tutti senza bisogno di leggerlo. Un libro di ricordi sul Derby,  raccontati da personaggi noti ed ex calciatori con la prefazione di Francesco Totti. Purtroppo non potrò essere alla presentazione di oggi ma spero che il mio in bocca al lupo arrivi forte e sincero. E proseguirà con i quattro cortei che bloccheranno la città domani sperando che lo facciano in modo pacifico.
Insomma ce n'è per tutti i gusti e se il nostro preferito resta il gusto giallorosso, beh, credo proprio sarà dolce...

PostScriptumTweet: per non farci mancare nulla, come ricorda su Twitter il buon Formigoni (che qualcosa di buono ogni tanto la scrive), domani è anche la giornata della colletta alimentare. Quindi combattiamo lo spreco!

PostScriptuMInfo: comunicazione di servizio, martedì non potrò intervenire perché sarò impegnata come moderatrice nella presentazione di  Footbal Clan un libro (casa editrice Rizzoli) di Raffaele Cantone e Gianluca Di Feo sulle infiltrazioni mafiose nel sistema calcio. Un tema su cui riflettere e, anche questo, un tema che con il Calcio come gioco non dovrebbe proprio entrarci e invece...come sempre rifletteteci su, parola di Tacco12.

20 novembre 2012

Il mio Monday Night: metà tifosa, metà Infedele


I Nuovi Mostri. Vorrei chiamarli così, come un vecchio film che mette in "mostra" i difetti di noi italiani. Tanti episodi e tante macchiette proprio come Roma nostra. Roma nostra che torna a vincere ma che, di difetti e di episodi, è sempre piena zeppa. Iniziamo con il dire che la partita l'ho vista a tozzi e bocconi, perché il lunedì sera lavoro e ieri sera avevo anche un ospite in studio. Mi sono sentita un po' come Enrico Montesano in Grand Hotel Excelsior, avete presente? Un po' cameriere un po' conte. Ecco ieri, durante le pause pubblicitarie, ero un po' Infedele un po' tifosa. Correvo dall'ospite affrontando argomenti come chi si aggiudicherà le Primarie? Che sviluppi avranno le elezioni regionali dopo gli scandali? Per passare, durante la diretta quando lui era impegnato nel collegamento, alla Chiara tifosa. Accendevo la tv per commentare, con il collega Edoardo, compagno di sventura del lunedì sera, l'andamento della partita. 
"Un incubo! Si stanno mangiando l'impossibile" commentava lui arrabbiato. 
In effetti per quel poco che ero riuscita a sbirciare non potevo che trovarmi d'accordo. Osvaldo bello quanto fazioso e poco conclusivo. Una mezza rovesciata in aria, per la terza volta mi ha incantato ma il gesto tecnico senza conclusione vale poca cosa. Francesco sempre meraviglioso. Pjanic superlativo. Florenzi instancabile. Lamela un fuoriclasse (come ha twittato più tardi Vanessa Leonardi). Tutto bene ma i gol? Lo specchio della porta è abbastanza grande eppure prenderlo sembra molto difficile. Qualcosa continua a non quadrare. 
"0-0  fine primo tempo? Mi sa che è la prima volta in questa stagione" sbraito mentre chiedo all'ospite cosa ne pensa della Puppato. In studio intanto hanno piazzato la partita sul mega schermo. Da Milano chiedono se  ho abbandonato il povero Olivero per la partita e minacciano di licenziarmi. Mando loro una foto per rassicurarle: tutto sotto controllo. 
Inizia il secondo tempo, fotocopia del primo. Fino a quando al minuto 68', più o meno, succede un patatrac in aria di rigore. Nella mia trasformazione Infedele - Tifosa mi piazzo davanti alla tv e vedo Marquinho che protesta, Pjanic anche...l'arbitro che aspetta la segnalazione del quarto uomo...insomma un caos. L'azione del rigore, che viene assegnato, in replay. Con il vittimismo arbitrale, tipico malessere giallorosso, per altro spesso reale, ho iniziato a lagnarmi: 
postazione Roma-Torino 2-0
"Lo sapevo, solo contro di noi concedono questi rigori! Che cavolo!"
Dall'altra parte dell'open space Edoardo risponde: 
"Guarda che c'è!"
"Dai che dici??? Ma che è un rigore? Sempre agli altri"
Edo a quel punto puntualizza: 
"Come agli altri? Guarda che è rigore per noi". 
Per Noi? E quando me lo dite? Nel pieno della sincerità e della libertà tra romanisti rispondo: 
"Beh, Eddy non si può dire che non sia una sportiva. Per me il rigore non c'era". 
Vedo Osvaldo sul dischetto, perché Totti è uscito (Perché è uscito ???), e boom. Tiro perfetto. Gol. Questa partita poteva sbloccarsi solo così. Qualche minuto dopo ci pensa Pjanic con dedica a DeRossi a fine partita e i tre punti arrivano miracolosamente a scalare la classifica, riportandoci in una zona accettabile. Mirko è allo stadio con Christian e Antonella, pronto a raggiungermi fino alla fine dell'Infedele. Mi racconterà di uno stato semivuoto e di una partita poco avvincente.  
Il mio ospite continua a discutere con lo studio di Milano sull'opportunità di una politica che funga da mediatrice tra vertici e il popolo:
 "La gente va' ascoltata. Il politico deve scendere in piazza" 
Mi sento più rilassata. So che le prossime due partite saranno in trasferta ma credo che sua Maestà La Fortuna abbia girato finalmente dalla nostra parte e mi sento confortata...parola di Tacco12.

PostScriptumLaziali: I romanisti rubano, tuonano a destra e a manca l'indomani della vittoria giallorossa sul Torino. Allora spiegatemi come funziona: i romanisti rubano però il giudice convoca i laziali, com'è possibile??? E non ditemi che è colpa di Lotito....

19 novembre 2012

Arrivano i pupi e tutto si sconvolge

Chiara&TheEternalCity è stata impegnata a festeggiare le sue amiche neo mamme. 
Ben due benvenuti in questo Novembre:  il 7  Niccolò e il 13 Giorgio.
Il primo pupotto era atteso e ha anticipato di un solo giorno la sua venuta al mondo, non lo sono ancora andato a trovare ma dalle foto posso dire che è bellissimo (come la mamma che è amica mia). 
Il secondo invece l'ho già conosciuto, quindi posso raccontarvi com' è andata la sua storia appena iniziata su questa terra. Giorgio ci ha fatto la sorpresina...del resto la sua mamma è abituata a spiazzare. Basti pensare che si è sposata il giorno in cui a Roma è nevicato e non poteva che partorire in largo anticipo nel giorno in cui il Tevere stava per esondare e a Ponte Sisto si consumava la battaglia urbana tra studenti e polizia.
Un giorno qualunque dunque, per noi abitanti della Capitale, ma non è andata proprio così. Nessun problema infatti ci sarebbe stato se la neo mamma non avesse deciso di partorire all'ospedale che è stato al centro della cronaca: il Fatebenefratelli, sito proprio al centro dell'Isola Tiberina.
Pronto soccorso chiuso perché allagato per via del Tevere alto. Per concludere i festeggiamenti non potevano mancare un bella manciata di bombe carta proprio sul lungotevere che costeggia l'ospedale.
Il piccolo Giorgio avrà pensato: Chi me l'avesse mai detto che questo mondo era così rumoroso!
E' leggero come batuffolo e si nasconde dentro la tutina che sembra cucita per un gigante. Il cappello da puffo gli scivola sopra la fronte. Così piccolo e perfetto da sembrare una miniatura. Tutto al posto giusto: occhi, naso, dita lunghe e affusolate. Una quantità di capelli neri a riempire quella testa grande come un pompelmo gigante.
Quando la zia Mariagrazia mi ha inviato il messaggio : è arrivato Giorgio, ho avuto un mancamento. 
Come??? Qualcosa non è andato bene? Manca ancora un mese, possibile che mi sia sbagliata? Sono saltata sul divano isterica...con tutte queste amiche incinta ho avuto paura di confondere le date, anche se ero certa che si trattava di un fuori programma. Il giorno dopo ne ho avuto la conferma: 40 giorni di anticipo, però stanno tutti bene. Se sorelle, amiche e cugine continuano così, mi faranno morire d'infarto.
Negli ultimi due anni i bimbi della mia vita, si sono moltiplicati, e poi dicono che le nascite sono in calo. Corro da una sala parto all'altra, di qua e di là, in giro per Roma. Cerco di non essere invadente, infatti qualche neo mamma non ti vuole perché è troppo provata e già in crisi post-parto;  qualcun'altra ha bisogno di te.
Ho scoperto che ogni parto è diverso dall'altro, ogni mamma è diversa dall'altra. Non ce ne sono due che si somigliano. C'è chi il bimbo se lo perde per le scale; chi impiega due giorni; chi ne farebbe subito un altro e chi giura che il nascituro rimarrà figlio unico. Ci sono ancora bimbi che sono pronti per essere sfornati. Ogni volta è comunque una gioia. Vederli lì in quel lettino che è enorme per loro, ti butta in faccia il miracolo della vita e ti rimpicciolisce il cuore, proprio alla misura dell'essere umano che si getta nei tuoi occhi.
Giorgio, pesa appena 2.5kg, è stretto alla mamma in un abbraccio forte e tenero insieme. La mia Angela sembrava un'altra. Lei così sicura e così fragile. Esiste una specie di magia quando un bimbo viene al mondo. Le donne cambiano volto, la loro espressione è fiera e piena.  Ti guardano e improvvisamente non sono più le tue amiche, sono delle mamme. Capita a tutte, anche a quella che il giorno primo è la più scapestrata di tutte. Alla fashion girl in piena regola, tutta aperitivi e shopping, anche a lei capita che, il giorno dopo, tutto cambia. In piedi, vestita con una camicia da uomo (sempre fashion) ma con il viso struccato e stanco, i capelli raccolti e un paio di'infradito al posto di un bel tacco 12 (nel caso di Angie, al posto delle ballerine). Sta lì che nemmeno le importa più se le si vede un brufolo o un capillare rotto sulle cosce nude e magari da depilare. Non lo guardi proprio quello che ti circonda, perché il tuo occhio è concentrato su altro. E' lì adorante e innamorato, per la prima volta. Nessun uomo in vita tua ti ha mai trasformato l'occhio in quel modo, a forma di cuore.
Mia sorella guardò Adriano e in quell'istante avevo capito che non era più mia sorella, era una mamma.
E Angela con Giorgio, beh, solo chi la conosce riesce a descrivere come quel piccolo bimbo l'abbia già trasformata. Certo ci sono aspetti che non si possono cancellare: ho saputo che è stata capace di prendere appunti su come posizionarlo per l'allattamento, del resto non sarebbe più lei se non facesse un' angelata al giorno. I padri, poi, si trasformano più delle mamme. E' nel momento in cui si rompono le acque e ricevono la notizia: "E' nato", in quel momento  si rendono conto di quello che gli sta capitando.
Infatti fino a quell'istante, credono solo che la loro dolce metà stia lievitando per mancanza di applicazione, poca ginnastica e troppa fame. Sono così distratti che a stento contano che sono trascorsi 9 mesi. Poi lui o lei appaiono ed eccola là la causa della fame e dei kg di troppo di quella donna che amano tanto. E' un altro essere umano, un affare da ragazze...da donne...che ora però riguarda anche loro.
Vederli innamorati poi non ha prezzo. Che i figli siano maschi o femmine, poco importa. Loro sono lì : occhi da pesce lesso e cervello staccato (quello è più o meno una costante).
Il papà di Niccolò poi s'è fatto tutta la gravidanza e quando è nato è come se avesse partorito lui. Per quanto riguarda il papà di Giorgio, lui ha reagito più o meno così quando sua moglie gli ha chiesto:
"Hai preso il tempo dall'ultima poppata?"
"Eh, si ..."
"Eh, si che vuol dire?"
"Eh, si che vuoi?" Ipad in mano e testa tra le nuvole, così le mamme tornano donne sull'orlo di una crisi di nervi:
"Devo fare tutto io? almeno il tempo tra una pappata e l'altra lo puoi prendere tu? Ce la puoi fare, lo so..."
La categoria mamma e papà è comunque nulla senza la categoria zie, che io sostengo con forza. Le zie non partoriscono ma è come se lo facessero. Alla fine sono stanche e angosciate più delle mamme, però devono trovare subito le forze...perché le mamme non ci capiscono nulla e le zie, nemmeno, ma devono fare finta.
Nel caso di Angie la regola non vale perché zia Mar The Best è una pediatra, quindi, anche se non ha figli, ha sempre la situazione sotto controllo, per quel che concerne l'organizzazione. Per esempio era già pronta baby shower (che non si è potuto festeggiare perché Giorgio è nato troppo presto) e aveva acquistato il kit, ascoltate bene amiche, a Londra (perché una mamma fashion ha sempre una zia fashion). Il giorno della nascita ha, inoltre, trascorso un intero pomeriggio a preparare la culla. Vi dico solo che la Zia Bionica, Mary The Best, dopo meno di 24 ore, aveva già attaccato un fiocco nella camera del nascituro con tanto di foto del bimbo. Ora, quando l'ha scattata e quando l'ha sviluppata è cosa da categorie superiori alle quali non riesco ad approdare, però vi rendete conto di cosa è capace di creare una zia?
I nonni sono quelli che si preoccupano delle cose importanti, tipo: la squadra del cuore.
Nonno siciliano: bavaglino del Catania. Papà romanista: ciuccio della Roma (tanto di questo periodo per i pianti torna utile a tutti) e zia della Lazio, direi che può ripiegare sulle mutandine...così si sporcano e finiscono nel meraviglioso circolo della lavatrice non facendo più ritorno.
Le nonne poi, si distinguono per lo stile impeccabile: griffate ed emozionate. Sempre bersaglio delle figlie, per le quali ogni loro consiglio è un errore:
"Tienilo più alto"
"Ma se lo tengo più alto, non ciuccia"
E loro lì silenziose aspettano il momento che le figlie confideranno che non possono fare a meno di loro, del resto sono mamme e queste cose le sopportano e le sanno. 
Le nonne, le zie e le amiche non sono nulla però al confronto dell'amica Ella. Chi segue il mio blog e ha letto del matrimonio di Angie, si ricorderà della mitica e unica, Ella SuperStar. Lei non è una persona, lei è un essere superiore, un'entità, come la Magia di Natale o la Fatina di Cenerentola.
Da quel di Catania ha inviato un mazzo di rose bianche alla neomamma e quando si è sentita dire che : "Signora oggi al FateBeneFratelli non si può arrivare, Roma è nel caos!"
Ella non si è scomposta minimamente:
"Come? E meno male che FateBene. Fatebene un cavolo! La mia amica ha partorito e l'hanno fatta passare mi sembra"
A quel punto il fioraio deve essere svenuto:
"Signora sono un uomo non posso farmi venire le doglie!"
"Le faccia venire a sua moglie"
"Ma sono gay!"
Ella sul gay deve avere attaccato per evitare di ribadire che anche un gay può farsi venire le doglie. Non poteva perdere altro prezioso tempo. Ha buttato giù la cornetta e, indice su lingua, ha continuato imperterrita  a voltare le pagine del suo elenco, alla ricerca del numero che le avrebbe detto di si.
Il fioraio romano però è duro da piegare. Infatti ne ha dovuti chiamare ben 5 prima di riuscire nella sua impresa:
"Dovete portare i fiori oggi, non m'interessa se Roma è bloccata. Giorgio ha bisogno della presenza di sua ziaaaa, volete far venire un trauma al bimbo e un infarto a me??? Fatevi venire le doglie, chiamate un'ambulanza ma consegnate le roseeee!"
Credo che le cose siano andate più o meno così e ritengo che il servizio Interflora abbia fatto bene a intervenire se non voleva che scoppiasse un caso diplomatico con tanto di vittima (che ovviamente sarebbe stato il fioraio, ucciso con il pensiero da Ella Superstar e non Ella perché lei è immortale).
Il primo giorno di Giorgio è stato più o meno questo. Lui dorme e mangia e almeno dieci persone diventano matte. E' un mondo bellissimo quando arrivano i pupi, perché tutto diventa relativo, e anche un derby finito male finisci per dimenticarlo presto.












13 novembre 2012

Prima che il gall(inacci)o canti tre volte



Il lunedì post derby anche il doodle di Google ci pensava su:
"Com'era possibile che De Rossi aveva dato un pugno a Mauri?"
Fermo restando che il malcapitato in questione non dovrebbe nemmeno trovarsi su un campo di calcio (ma questa è una mia personalissima opinione e forse della Procura che lo ha convocato per l'inchiesta calcio scommesse il 20 novembre prossimo), Daniele ieri ha compiuto uno di quei gesti che in pochi secondi sono in grado di rovinare una carriera.
Mirko per giustificare il gesto sostiene che Mauri aveva dato le giocate sbagliate al nostro Capitan Futuro. Così tra una battuta e un destro, che non è Mattia quello a cui lui si era rivolto dandogli del matto solo una settimana fa, è da ieri che cerco di difenderlo in ogni modo.
Prandelli non lo ha convocato in Nazionale (auguri invece a Florenzi che ha si è guadagnato la maglia azzurra) e il giudice sportivo l' ha fermato per 3 turni, così molti romanisti hanno iniziato a punirlo. Della serie: prima che il gallo canti tre volte...che guarda caso...il gallo e tre volte con questa storia c'entrano proprio.
Così tutti bravi a puntare il dito contro Daniele, osannato per anni e ora feccia di una squadra che non decolla. Si vede proprio che non siete andati a scuola dalle suore. Questi insegnamenti ve li siete persi. Non lo sapete che gli ultimi saranno i primi? E che Il Messia, metaforicamente parlando, è quello contro il quale tutti si scagliano? Aprite gli occhi!
Sono molto delusa da lui, non lo nascondo, ma lo sono ancora di più da tutti coloro che lo stanno massacrando attraverso social network, radio e tv. Un tifoso romanista tifa per la Roma. Daniele ha un grande difetto è un tifoso della Roma, prima che un calciatore della Roma, e questo non va bene.
Non va bene se sei un professionista e se guadagni tanti soldi.
Non va bene se non ti adegui alle esigenze del tuo allenatore.
Non va bene se ti fai saltare i nervi in una partita in cui, i nervi, li devi tenere ben saldi.
Daniele è uno di noi e io, contro uno di noi, non mi metterò mai perché so quanto male fa lo stomaco quando di fronte hai la Lazio. Lo posso giudicare, mi posso arrabbiare, ma non lo metto in discussione. 
Capisco quelli che lo vogliono via da Roma perché se non sta bene qui è meglio che vada altrove, ma non accetto di sentire mettere in discussione la sua bravura.
Daniele è un fuoriclasse e chi dice il contrario è in malafede e se ne accorgerà.
Già me l'immagino quelli che torneranno a dire: Io volevo che rimanesse quando Daniele diventerà una stella più luminosa di quella che già è. E lo farà con un'altra maglia. Già li vedo tutti e prendo nota.
Il derby, comunque vada, lo odio. Sto male da tre giorni prima e poi  per dieci giorni dopo. Un derby come quello di domenica poi. Segna Lamela e nemmeno lo vedo perché a casa salta Sky e SkyGo continua a chiedere la password. Ce l'hai già la password, che voj???
Fortuna che esiste la radio, e non lo dico perché ci lavoro, lo dico perché la Radio (nella sua antichità) resta il mezzo più affidabile. Qualcuno da lì urla : Gol! Mirko urla insieme a lui...ma non sappiamo nemmeno se la stazione che stiamo ascoltando è romanista o laziale. Oh ma chi ha segnato?
Poi sentiamo ...Mela...ela! è roba nostra! Siii! Televisore spento e noi pazzi urlando per casa.
Il derby continua e torna la tv ma era meglio che stava spenta. Pochi minuti e, non solo la Lazio pareggia, passa addirittura in vantaggio. De Rossi da buon tifoso dà di matto e noi rimaniamo in 10, contro una Lazio che può solo continuare a farci male. E ci riesce benissimo. Al secondo minuto del secondo tempo ci pensa proprio Mauri a firmare la tripletta. Il resto è già negli annali.
Un gol di un giocatore, che qualcuno dimentica troppo spesso in panchina, c'infonde la speranza di un miracolo, perché noi romanisti ci crediamo sempre, fin quando c'è speranza.
Osvaldo e Marquinho ci credono anche loro ma non troppo. Così quando io e Mirko ci alziamo dal divano, pronti a schiantarci sul tappetto, già ebbri di gioia per un pareggio arrivato al 92'. La realtà ci coglie impreparati e già schiantati.
La palla scivola fuori....come noi, come De Rossi, come sempre...


PostScriptuMFacebook: Come al solito il miglior post è di un giallorosso, nemmeno quando vincono sanno esprimere concetti convincenti. Il mio amico Pipero in un post ha sintetizzato al meglio lo stato d'animo giallorosso. Ha scritto:  "Come si fa a essere della Lazio. Meglio perde" Quanto ha ragione.



PostScriptuMIlary: Ilary, dopo lo shopping di NewYork, si è concessa la finale di tennis a Londra tra Federer e Djokovic...questa volta in compagnia del nostro Capitano, che l'ha raggiunta da Roma. Speriamo che Francesco all'aeroporto non incroci Balotelli in partenza... A buon intenditor poche parole...solo quelle di Tacco 12.



10 novembre 2012

Appuntamento con la Lazio: pronti con stile


Voglio farvi una domanda: siete pronti? Vi siete preparati?
Per quel che mi riguarda sto facendo del mio meglio.
Oggi palestra e domani, se ci riesco, corsetta. Voglio potermi dire: ce l'ho messa tutta. Io al fatidico appuntamento con la stracittadina voglio arrivarci in forma e preparata. 
In realtà la mia è una grande fatica dato che mi accorgo di essere molto diversa dal profilo tipico della "sportiva", intendo della "sportiva" intesa nel senso di persona che vive per lo sport. Per esempio ho sentito una ragazza dire negli spogliatoi:
"Ieri avevo un sacco di dolori dappertutto, si vede che ho ricominciato da poco" e un'altra che le rispondeva: "Sono dolori piacevoli, ne vorrei avere tanti di dolori così". 
Dolori piacevoli??? In italiano questa figura retorica è detta ossimoro proprio perché sono frutto di due parole contrarie avvicinate per dare un senso paradossale alla frase. Non ho mai avuto un dolore piacevole, per niente. Anche se il mio muscolo ha lavorato e quindi è indolenzito, quello che provo è dolore punto. Le persone che vanno in palestra sono poi delle extra terrestri a loro si blocca la fame. A me aumenta. Questa cosa mi sconvolge perché "la fame" deve essere sempre tanta se si vogliono ottenere dei risultati. I giocatori della Roma si stanno allenando e devono avere fame perché domenica il pranzo potrebbe essere davvero ghiotto e sarebbe un peccato non approfittarne. 
I tifosi romanisti e laziali tacciono, anche se devo ammettere che contrariamente al solito, i secondi parlano molto di più. Ho come la sensazione che la vittoria in Europa League di ieri sera li abbia ricaricati, gli abbia dato coraggio e umore. Bene, così vi voglio. Tanto domenica  allo stadio non  ci sarò. 
Il Guru, tra i suoi precetti, ha sempre ripetuto che quando il derby è "fuori casa" non si va perché non si finanzia la SSLazie mai. E io mi attengo a quando imparato. Qualche volta non ho applicato la regola e devo riconoscere l'enorme sofferenza nel vedere quella Curva Nord piena e scenografica. Da casa però il derby, se possibile è peggio. Le inquadrature saranno impietose. Se l'arbitro Rocchi commetterà dei torti me ne accorgerò subito, se ci segneranno vedrò i gol a ripetizione e i fuori gioco, i falli e i cartellini...oddio che ansia, più ci penso e peggio è. Dovrò mettere in pratica qualche rito: il più antico dei quali è indossare una maglietta, come quella che indossò capitan Giannini, con uno smile che recita Lazio no Grazie!
A volte basta un cimelio come quello per illuderti che sei la prescelta e godi di un'aura di protezione dentro la quale nessun laziale può entrare. Ricordo un Lazio - Roma in solitaria, davanti alla tv (perdevamo 1-0 e poi abbiamo vinto 1-2). Ricordo quelli in compagnia vinti quando tutto sembrava impossibile. Ero in settimana bianca il giorno del  derby  famoso vinto per 1-5 con quattro gol di Montella. E se è vero che Zeman allenando la Roma ha perso 4 derby è anche vero che noi abbiamo perso anche i due derby dello scorso anno e che non esiste un pareggio dal lontano 29 aprile 2007.
Quindi una sola è la certezza : sarà una partita aperta..pronti alle emozioni forti? E per questo che bisogna arrivare preparati.
Oltre alla corsa e alla palestra, come dicevo prima, un altro metodo anti stress è lo shopping. La signora Totti fa spese a NewYork, io on line. Tutto del resto è a misura di portafogli. E sempre sulla scia della moda vogliamo commentare le nuove divise dell'AsRoma? Lo stilista scelto, tale Philipp Plein, è un tedesco, tanto per non farci mancare nulla, che personalmente non mi piace molto, ma devo ammettere che Totti&Co hanno la fortuna di sfoggiare fisici statuari ai quali qualsiasi abito calza a pennello. Quindi in giacca e cravatta sono proprio belli. Bene stemperiamola così, oggi è ancora venerdì. Domani vi voglio in forma perché in campo scendiamo anche noi…

PostScriptumLazie: Sapete che il PostScritpum lo dedico solo ai commenti seri. Ecco dunque: Lotito ha detto che devono vincere. Ergo hanno già vinto...parola di Tacco12.

PostScriptumSchedina: 

Cagliari - Catania         X
Pescara - Juventus        2
Palermo - Sampdoria    1
Chievo - Udinese          2
Genoa - Napoli            X2 
Lazio - Roma               1
Milan - Fiorentina         1X2
Parma - Siena              1X
Torino - Bologna          1  
Atalanta - Inter             2

08 novembre 2012

Chiara&TheEternalCity E IL CAMBIO DI STAGIONE...


Sembra giunta l'ora del cambio di stagione ma come faccio se continua a piovere e non riesco a uscire sul terrazzo per azionare la lavatrice! E poi la verità è che fare il cambio di stagione significa ammettere che è finita l'estate e odio che l'estate sia finita.
Così ogni mattina mi rotolo nel letto con la fatidica domanda che mi gira per la testa: "Come mi vesto oggi?" La risposta è sempre la stessa:  leggings neri. A volte la variante è in un paio di jeans. Sopra ci schiaffo un po' di strati di t-shirt e maglioncini. 
Il problema è che  le magliettine e le felpe, per quante ne  puoi comprare di lunghe, sono sempre troppo corte e lasciano scoperte il sedere o la pancia. La qual cosa non è molto carina se hai più di 30 anni  non ti chiami Kate Moss o Heidi Klum e devi andare a lavorare in una redazione bacchettona. 
Bene il problema "come mi vesto" passa dal leggings alle scarpe. Tacco, Converse o Stivaletto? Le prime sono quelle che preferisco ma sul motorino e con la pioggia in agguato diventa complicato. Allora spesso opto per lo stivale basso, con il rischio di farmi scoppiare una rosolia, perché a piovere piove ma la temperatura sale e scende esattamente come l'umore di una persona lunatica. 
Osservare il mio guardaroba nel pieno caos è in parte appagante. Hai tutto lì come se la stagione fosse una sola. Ti va di sfoggiare una canottiera lussuosa? Eccola lì nella sua eleganza e leggerezza, sopra ci abbini una giacca di lana ed ecco un look elegante di metà stagione...sempre con il jeans sotto ovviamente. 
Le maglie invernali sono piegate e imbustate. Le riesco a intravedere dalla scatola trasparente arroccata sopra l'armadio. Il problema reale è quando, quel maglioncino che s'intravede diventa il tuo obiettivo di giornata. Primo passo è prendere la scala. Poi arrampicarsi in cima. Quindi spostare la scatola di cartone che ho poggiato sopra a quella trasparente che custodisce il maglione obiettivo della giornata. La lascio scivolare di lato e, fino a qua, si può fare. La scatola trasparente però pesa troppo, me la ricordavo più leggera, così caricarsela per poggiarla a terra è decisamente assurdo. Decido di scavare con una mano mentre con l'altra sostengo il contenitore, il tutto sempre sulla scala e rigorosamente all'ultimo gradino. 
Il pensiero m'assale: E se cado e mi faccio male? Avete mai visto qualcuno morire mentre si affanna nel cambio di stagione? Sarebbe una pessima figura.
Non posso continuare così. Quando penso di rinunciare, le dita toccano il maglione e con la forza che solo le fashion adicted possiedono nei polpastrelli, riesco a estrapolare la busta trasparente dalla scatola trasparente e scendo soddisfatta con il mio cimelio. Ovviamente dopo aver abbracciato il capo che, modestamente, avevo riposto con una cura che mi commuove. 
Il problema è che se effettuo questa operazione ogni giorno, la scatola si svuota e le colonne si moltiplicano. Altro che colonne d'Ercole...le Colonne di Chiara nascondono segreti che Ulisse per scoprirli avrebbe dovuto navigare per giorni tra reggiseni, calze, scarpe, borse, cinte, cappelli, sciarpe, top, maglioni, felpe, tute ...e la lista può continuare all'infinito. Direi che a Penelope gli è andata di lusso, se finiva nel mio guardaroba, Ulisse non avrebbe fatto ritorno a Itaca.
La cosa meravigliosa di tutto ciò è che ho comprato finalmente la porta. Sembra una rivelazione banale. Vi assicuro che non lo è. La porta nasconde tutto quello che infastidisce l'occhio e quello strano sentimento che si chiama : senso per l'ordine, che io possiedo poco ma vi giuro che lo possiedo. 
Quindi anche per oggi, chiudo la porta e al cambio di stagione ci penserò domani...del resto domani è un altro giorno no.

PostScriptumFurbetto: Ritardare il cambio di stagione possiede un altro aspetto positivo. Si possono comprare capi nuovi è un'ottima scusa che potete usare con voi stesse e con chi vi rimprovera:
"Guarda tu, mi sono dovuta comprare un vestito nuovo perché quello che mi piace tanto è ancora disperso e chissà in quale scatola"...fidatevi funziona :-)

Il Negozio di scarpe più grande del mondo




Ragazze mie...bisognerà volare a Dubai...pronte??? :-) leggete qui....

07 novembre 2012

La settimana di passione ha inizio


Sono in silenzio stampa. Lo sapete del Derby non amo parlare. Preferisco commentare il post Palermo anche se pare che questa partita non ci sia mai stata.
La sensazione che ho, già da domenica allo stadio, è che quella è stata una partita archiviata prima di cominciare. A momenti non importava a nessuno nemmeno di segnare o no.
A fine gara chiedo a Mirko: "Contento?"
Risponde: "Beh, oggi dovevamo vincere"
Perchè le altre volte no? Mi viene da domandare ma sto zitta. Qualcuno, come Christian, se la prende con Destro e con la sua espulsione. Pensare che a metà gara avevo detto le seguenti parole:
"Ascoltami bene" rivolta a Mirko, tanto per rompergli le scatole mentre guarda la partita "Sappi che Destro, anche se oggi non gioca, Domenica prossima sarà l'uomo partita ". 
A Roma qualcuno potrebbe commentare : "'A fenomenooo, ma che te chiamano Cassandra?"
La sciagura, perché di dramma si tratta, non ha tardato ad arrivare. L'attacco titolare ha fatto del suo meglio. Hanno segnato tutti e, considerando i risultati delle partite precendenti, beh questo lunedì è da segnare sul calendario con un cerchio rosso, quello che si usa per evidenziare i grandi eventi.
Miccoli, piccolo e tondo, ha provato a farsi notare ma nulla ha potuto la squadra siciliana, troppo piccola davanti a una Roma devastante per fortuna per 90 minuti interi. E comunque nel mio post schedina di Tacco12  l'avevo scritto...per la prima volta non avevo usato la tripla ma avevo messo 1.
Nemmeno il tempo di godersi il lunedì che le puntate della telenovela TrigoriaS sono ricominciate ricche di colpi di scena, anche se alla fine il colpo di scena è sempre lo stesso: De Rossi è sul mercato o no???
Basta. Facciamola finita. De Rossi è come il Colosseo, voi vendereste il Colosseo perché è tutto nero di smog?
Luned' sera a Sfide è andata in onda una puntata su Fabio Cannavaro. Quando ho visto quanto ha sofferto quando la società Napoli Calcio ha deciso di cederlo al Parma, il pensiero è andato a  Daniele. Cannavaro alla fine è andato via ma non voleva anche se è stata la sua fortuna andarsene, oggi il suo più grande rimpianto e di non aver vinto nulla con la sua squadra del cuore. Daniele non vuole quel rimpianto. Daniele vuole vincere qui e mi auguro con tutto il cuore che questa speranza diventi realtà. Deve scendere in campo e dimostrare lì quanto è importante, davanti a 26 mila innamorati che hanno già comprato il biglietto, sempre che giochi perché ad ora sembra che la sua presenza sia in forse.
Eccola là, sono tornata di nuovo sulla partita di domenica prossima. Eppure di cose importanti in fieri ci sono: per dirne una Obama ha vinto.
Il sogno americano continua e lui commenta come farebbe il nostro Capitano: Il bello deve ancora venire.
E se da una parte c'è uno come Barack che dichiara al Mondo l'amore per sua moglie, dall'altra parte del globo c'è una moglie di un'altro, che inizia con la O e finisce con Svaldo, che chiede rispetto perché mamma delle sue due bambine (una che ancora deve nascere). Che la vittoria di un uomo sia anche nella famiglia? Certo che CapitaN Totti anche in questo sembra essere il numero 1. Sugli spalti domenica ci saranno Ilary e i suoi bimbi (auguri a Christian per il suo compleanno che è stato ieri), farà di tutto per regalare loro una domenica indimenticabile. Consiglio per il morale: le strisce di Charlie Brown...sentite questa:
Linus dice a Piperita Patty: "Oggi ho ricevuto 6 complimenti"
Piperita risponde: "bene sono tanti 6" e Linus: "Si, non capita tutti i giorni di ricevere 6 complimenti e pensa, 2 erano sinceri!" 
Ecco vorrei applicare la massima di Peanuts alla Roma:
"Oggi mi sono capitate 6 occasioni da goal"
"Beh, non sono poche 6 occasioni"
"E pensa 4 sono diventati gol"
Ecco, il segreto è tutto qua, meditate gente, meditate... 

PostScriptumLazie: Tornando al Derby, perché per quanto mi sforzi torno sempre là, abbiamo due speranze: 1. Di segnare più di loro 2.Che giovedì qualche titolare (perché qualche titolare giocherà) si stanchi. Per il resto abbiamo già perso...sono troppo forti...Parola di Tacco12.

06 novembre 2012

Il Diario della Tifosa è in edicola

Da Il Romanista di oggi 6 Novembre 2012

05 novembre 2012

L'Alchimia di un Tacco


Alle mie TacchiNe suggerisco questa intervista ai due creativi della Jimmy Choo....così per tenervi informate...

http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/05/news/libro_paolo_maurensig-1336476/

02 novembre 2012

Come Farsi lasciare in 10 giornate


Ieri ho visto un film di quelle commedie americane che piacciono tanto a me:
Come farsi lasciare in 10 giorni La protagonista è una giornalista che, stufa di parlare di gossip e cretinate scommette di realizzare una rubrica su come far scappare un uomo in 10 giorni, per potersi così guadagnare la libertà di scrivere su argomenti più seri. 
Ecco, la sua impresa è più difficile del previsto perché la vittima prescelta ha scommesso a sua volta di far innamorare la ragazza di lui. Considerando che ieri, era il giorno dopo l'ennesima sconfitta per 2-3, direi che se i protagonisti fossero stati Zeman e La Squadra, e il titolo fosse stato Come farsi lasciare in 10 giornate la trama sarebbe potuta scorrere alla grande. 
Zeman è amore a prima vista. E' un allenatore figo, un rivoluzionario, lo si può solo amare. All'inzio nessun problema poi come una bella ragazza, il boemo sfodera il suo lato scuro. Lo fa centellinandolo: prima il suo schema fisso; poi il suo centrocampo che non prevede De Rossi; ancora i suoi giovani troppo giovani come Dodò e i suoi vecchi da panchina, tipo Burdisso, o da punta, tipo il Capitano, perché sul campo bagnato a 36 anni nun ce la po' ffa' a giocà a sinistra allora se mette al centro ma chi cavolo ce sta a sinistra allora???
Insomma l'allenatore nel pallone è il tipico Mister di cui t'innamori ma che standoci a contatto per 10 giornate ottenendo 14 punti (di cui 3 ancora in discussione) e il record di peggior difesa del campionato, beh mette a dura prova l'amore folle di chiunque lo ami. Un'impresa "facile" quella di farsi lasciare dunque...invece no. Dall'altra parte Capitan Totti dichiara che la colpa è tutta dei giocatori che non fanno i movimenti che il Mister chiede in allenamento. Ora la domanda è la seguente: chi ha scommesso cosa? dov'è la magagna??? Qualunque sia meglio non saperla perché se la trama del film è calzante c'è da dire che il finale è confortante, quindi non mi azzarderei a modificarlo. Corriamo il rischio che pure questa storia finisca 3-2 per qualcun altro e questo non sarebbe divertente. Il film, infatti, dopo un litigio plateale dovuto alla reciproca scoperta dei protagonisti di essere oggetto d'inganno, finisce con l'happy end. Il bel ragazzo pubblicitario in carriera segue sulla sua Triumph la bionda giornalista in fuga su un taxi dalla Capitale americana. 
Già me lo vedo il Boemo sul taxi in fuga dalla Capitale "Americana" (pure lei) inseguito dal pulmino giallorosso che gli chiede di rimanere promettendo di mettere in pratica i suoi schemi. Una scena talmente romantica da meritare lo slogan: "Ricopritevi di GlassaGialloRossa". 
Un trama troppo Zemaniana? Forse. Intanto oggi è la giornata dei defunti e mi sembra una ricorrenza più calzante con l'attuale stato di cose. Per Domenica fuori Osvaldo, forse anche De Rossi. Che Destro realizzi finalmente il suo primo goal stagionale?  Ci vuole positività!
Salvo Tweet da Oscar come quello di Doria sulla pozzanghera come miglior difensore giallorosso, voglio rivolgermi ai tifosi disperati che si lamentano e si sentono presi in giro. Ho già espresso la mia opinione sui social network e la ribadisco: stiamo perdendo la bussola. Un tifoso Ama e lo fa ciecamente e sempre, risultati a parte. Zeman o no, Squadra o no, noi tifiamo Roma non dimentichiamolo mai...Parola di Tacco12.

PostScriptumSchedina: 
Milan - Chievo          1
Juventus - Inter         1X2
Pescara - Parma       X
Bologna - Udinese    2
Catania -Lazio          12
Fiorentina - Cagliari  1
Napoli - Torino        1X
Samp - Atalanta       X
Siena - Genoa          2
Roma - Palermo       1

L'attento lettore di Tacco12 troverà il "postScriptum" nella schedina...vediamo chi indovina il sottotesto e vediamo chi indovina gli occhi della copertina :-)

31 ottobre 2012

I postumi della sconfitta


Domenica sera, mentre aspettavo Mirko che legava il motorino, ho visto scendere due signori con un cartone di Pizza Pala e dirigersi verso i secchioni della spazzatura. Avevano delle facce deluse ed erano senza dubbio facce da romanisti, proprio come le nostre. 
Ho immaginato la loro serata, organizzata nel dettaglio (pizza, birra e partita nelle posizioni dell'ultima vittoria) e finita, invece, nel peggiore dei modi con una sconfitta. 
Erano romanisti come noi perché i tifosi quando perdono e quando vincono si comportano tutti alla stessa maniera: cercano la condivisione della sofferenza o della gioia. 
Così dopo aver buttato il cartone mi hanno guardato, ferma e delusa com'ero con quella sciarpa al collo giallorossa. I loro occhi dicevano tante parole ma le hanno tenute tutte dentro, per stanchezza. 
Uscire dallo Stadio ancora una volta sconfitti è dannoso per la salute. 
"Zeman è questo!" Commenta un signore con il sigaro in bocca. 
Ha ragione, alzi la mano chi, sul risultato di 2-0, era tranquillo di portare a casa una vittoria. Sicuramente lo era il taxista che mi ha accompagnato ieri a lavoro: 
"Nell'euforia ho gridato: gliene facciamo 28 di gol!!!" così mi ha detto. Ecco nell'euforia ma a mente lucida questo non può accadere.
Allo stadio ero seduta in un posto diverso dal solito. Ho tenuto gli occhi incollati all'orologio del tabellone luminoso fino allo scadere del ventesimo minuto. A quel punto ho sospirato:
"Si, questa volta possiamo vincere" il tempo di dirlo e quello di vedere realizzare da Lamela una doppietta è stato tutt'uno. Troppo veloce, aggiungo ora con il senno di poi. Arriviamo alla fine primo tempo mentre Sandro prova a convincermi che : 
"Sicura che avevo preso Destro? Mi sembrava di aver puntato su Lamela..."
Gli dico di no con l'indice: 
"Nun ce provà....hai preso Destro e io Osvaldo". 
L'argentino mi ha un po' deluso, assist a parte, non ha centrato mai la porta. A differenza di Totò Di Natale che continua a confermarsi in ottima forma contro la nostra formazione. 
Quando, insindacabile, arriva il pareggio a inizio secondo tempo e il cielo decide di rovesciare l'acqua sul campo, la metafora del nubifragio si trasforma in realtà.
"Affoghiamo?" mi domando silenziosa. 
"Abbiamo ancora tre sostituzioni, c'è speranza" dice uno alle mie spalle. 
Zeman sostituisce un ottimo Dodò e poi toglie la luce: click! Totti fuori. Sento inveire: 
"Come si fa a togliere Totti??? Non è possibile". 
La partita si svolge tutta sotto la curva Nord, una gioia per chi è in Sud. Assegnano un rigore all' 88' ed è bello rimanere nel dubbio che sia un rigore valido, ancora più bello non aver visto il pallonetto che mi sa molto di sberleffo. Poi chiamo papà e le speranze crollano: 
"Partita condizionata dall'arbitro, un rigore inesistente! E comunque non mi dire niente ma io sono superstizioso. Lo sai chi c'era allo stadio? Max".
Sorrido. Il Guru mi racconta che Max è andato allo stadio, questa stagione, una sola volta e quando la Roma ha giocato contro il Bologna, devo aggiungere altro?  
Esco a testa bassa dal mio settore ma con la convinzione che è meglio perdere e giocare, che non giocare affatto e questa convinzione non me la toglie nessuna sconfitta. 
Ricomincia a piovere forte e, anche questa volta, nessun Grazie Roma scorre sui titoli di chiusura. 

PostScriptumParma: Ho solo una preghiera da rivolgere alla mia squadra. Il mio cuore può sopportare di vincere una partita al primo tempo e finire per perderla. Può reggere il colpo di un rigore nemico tirato a cucchiaio ma vi prego, contro il Parma, non fate segnare Rosi altrimenti avrete una tifosa morta sulla coscienza...
PostScriptumHalloween: Qualcuno può dire alla Juventus che non c'era bisogno di travestimenti per la notte delle zucche e delle streghe, tanto sono brutti e cattivi sempre, lo sanno anche i bambini romanisti...
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