E' estate...siamo pronti ad uscire dal letargo.
Addirittura il delitto di via Poma ha avuto il suo epilogo. Lacrime e abbracci per un'assoluzione che lascia qualche dubbio ma che libera il presunto assassino da un peso schiacciante. Lacrime per lui "Che ricomincerà a vivere" e per la moglie sempre al suo fianco.
Lacrime per i tifosi del Barça, questa volta, non di gioia ma di tristezza, il loro Pep ha deciso di lasciare la panchina: "Sono stanco, non me la sento più"
E' il giorno delle decisioni e delle liberazioni.
Sapete che vi dico? Voglio piangere anche io!!! Voglio liberarmi di questo peso schiacciante, di questo campionato faticoso e delle delusioni e i record negativi. Ah, quanto voglio piangere di liberazione...
Alla vigilia di Roma - Napoli la situazione è tesa. "Stiamo ai ferri corti" , il regista Fabio, antiLuis dall'inizio del campionato, finalmente accenna a un sorriso. Luis Enrique, che aveva promesso di dimettersi, qualora anche la tifoseria non l'avesse più sostenuto, ha oggi avuto conferma di non essere benvoluto.
Uno striscione lasciato all'ingresso di Trigoria lo invita a tornarsene a casa.
"Saprà leggere?" ci si domanda. Per sicurezza, chiunque l'abbia scritto, l'ha fatto in spagnolo. Dopo l'ennesima sconfitta, contro una squadra da serie B, in molti non andranno allo stadio. "Non mi aspettate nemmeno" ci ha avvertito Christian, mercoledì sera, mentre ci rivestivamo dei giacchetti pronti a lasciare uno stadio desolato.
La maglia va onorata e non tolta. La maglia va lavata e conservata. La maglia e' cio' che ti veste e lo fa in ogni senso, è il tuo lavoro, un privilegio raro con i tempi che corrono.
In passato le maglie erano uniche. I soldi non c'erano e ciascun giocatore aveva una maglietta sola. Erano di materiali pesanti, perchè non si logorassero troppo presto. Erano monostagione, nulla importava se erano troppo calde. Venivano lavate in casa e, all'occorrenza, rattoppate. Nessuno poteva regalarle. Erano rare e preziose.
Quindi no, tifosi, i nostri ragazzi sono dei privilegiati e devono ricordarlo ogni giorno. Devono strizzare la maglia e sentire la puzza del loro sudore, perchè se la puzza non arriva vuol dire che non hanno corso abbastanza.
Oggi Luis Enrique ha detto che i giocatori devono indossare la maglia con più orgoglio. La devono onorare. Bene, è giusto. E lui? Lui che la maglia non la porta, cosa pensa di dover fare? Crede che assumersi la responsabilità sia sufficiente? Scegliesse bene la formazione da schierare in campo, facendo il suo lavoro. Come fa sempre Francesco Totti. Tacco, gol e la Roma è sempre e solo lui.
Contro il Napoli sarà ancora più dura. Senza gli squalificati Osvaldo (che si è comportato da idiota), Lamela (su cui nemmeno voglio esprimermi) e De Rossi. Mercoledì qualcuno se l'è presa anche con lui. Io non ci riesco. All'andata ricordo una partita sorprendete, che ci aveva illuso d'iniziare un percorso nuovo.
Domani non so che partita sarà. So che non andrò allo stadio e non lo farò per amore della maglia e di me stessa. Guarderò la partita (come esimermi da un obbligo che sento morale?) Lo farò gridando Forza Roma e possibilmente mangiando una bella pizza Napoletana.
Meglio arrabbiarsi a stomaco pieno...consiglio di Tacco12.
PostScriptumRoma: Le statistiche dicono che la Roma è ok con il Napoli quando segna Totti. Non lo dite all'allenatore potrebbe lasciarlo in panchina...
PostScriptumClaudia: Permettetemi di fare gli auguri a una lupacchiotta che oltre ad essere mia sorella sopporta un fidanzato laziale. BuonCompleanno!
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