La settimana dopo la sconfitta della Roma trovare qualcosa che ti rassereni, strappandoti di dosso l'angoscia della sconfitta e restituendoti il sorriso, è davvero un'impresa che ha del miracoloso. Eppure è successo. Sfogliando il giornale ho trovato un articolo di Gianni Mura su il "Manuale del Calcio" il libro di Agostino di Bartolomei che uscirà il 24 settembre.
A piè di pagina è riportato in un riquadro il decalogo di Ago per i piccoli calciatori. Dieci regole che dovrebbero seguire anche i grandi calciatori, visti gli esempi degli ultimi anni. Dieci insegnamenti che mi hanno ricordato l'essenza del calcio come è ben riassunto nel punto 3: Divertiti. Il calcio è allegria.
Letto questo mi è scoccata la scintilla. Dopo una sconfitta è il momento migliore per stilare il decalogo del tifoso romanista, è un'operazione a scopo terapeutico che potrebbe tornare utile.
Mi sono messa con penna e foglio e, usando la stessa struttura del decalogo di Ago, è venuto fuori questo.
1. Il calcio è un gioco di squadra. Si può vincere, perdere o pareggiare. In ognuno di questi casi sei fondamentale anche tu con il tuo ruolo da tifoso. Se la squadra perde hai qualche responsabilità. Pensaci.
2. Impara le regole del calcio. Questo è fondamentale: pensa che a volte anche gli arbitri non le sanno e non dimenticare mai i riti scaramantici, svolgono un ruolo fondamentale. Disattenderli potrebbe essere fatale alla squadra.
3. Sii leale con l'avversario. Se i laziali il giorno dopo ti prendono in giro, lasciali parlare e non arrabbiarti. Ricorda che la vita è una ruota, tra qualche lunedì toccherà a loro (se si è fortunati anche prima, tipo venerdì per esempio).
4. L'arbitro e i guardalinee sono esseri umani che possono sbagliare. Ago ce lo ricorda e non lo dimenticheremo mai. Ho detto mai...nemmeno in situazioni in cui sembra che sbaglino volutamente.
5. Alimentati in modo adeguato. Se sei goloso portati delle cioccolate, soprattutto l'inverno ti riscalderà. Se sei un amante del salato vieni munito di un bel panino, di solito le partite sono all'ora di pranzo o di cena e questo ti permetterà di non mangiare fuori pasto. Pizza con la mortadella o panino con la frittata sono le soluzioni migliori se vuoi saziarti.
6. Ricorda sempre che prima di essere un tifoso sei un uomo o una donna. Non staccare il cellulare, qualcuno potrebbe aver bisogno di te, anche se tu lo maledirai e non hai voglia di sentire nessuno.
7. Il grande capitale di un tifoso è la mancanza di coerenza: ricordatevi sempre quello che pensate di un allenatore e di un giocatore per poter dire, a distanza di tempo, esattamente il contrario.
8. Di ogni rodimento o gioia procurata dalla Roma sfogati solo con chi ti ama davvero, perché solo lei o lui ti comprenderanno. Infatti chi non tifa ti penserà folle e chi non ti ama non avrà motivo per sopportarti.
9. Dopo la partita fai una bella doccia come fossi un giocatore. Non hai corso è vero, ma lo stress che ti sei procurato, se possibile, è superiore a quello di chi ha giocato. Se è inverno che la doccia sia calda perché sugli spalti spesso si gela.
10. Ricordati che tifare Roma è semplice, a volte doloroso ma sempre unico...parola di Tacco12.
PostScriptumLadri: I ladri gentiluomini come Lupin sono sempre più rari...bisognerà fare un decalogo anche per loro. Vi pare carino rubare in casa di Lamela in questa settimana di sconfitta? Non ci sono più i ladri di una volta...
Eheheheh!!! Esatto, proprio così!!!
RispondiEliminaLa storia siamo anche noi...perchè la Roma, la nostra Roma...è unica e noi facciamo parte della sua storia!!!! Guru!