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16 settembre 2012

Fashion Night's Out Rome 2012



La Vogue FashioN Night's Out è stata una delusione, lasciatemelo scrivere.
Sarà che l'aspettativa era talmente alta che la pioggia me l'ha bagnata tutta ed è venuta fuori tutta floscia. Floscia anche perchè una ad una, la Tata, Michy e Cristina mi hanno dato buca. 
La Tata ha provato fino all'ultimo: 
"Chiaré ho studiato il percorso ma sono in macchina se piove così quando arrivo?" 
Nessun argomento ragionevole l'avrebbe dissuasa, anche perché contro il traffico di Roma non esiste argomento ragionevole. 
Michy bloccata al lavoro e mi invia un sms: "In caso ti raggiungo" che di solito equivale a un bel "io me ne andrei comodamente a casa". 
Per concludere Cri, finita la riunione di redazione, passa dalla mia postazione con una faccia pallida che una mozzarella al confronto avrebbe spallidito: 
"Non mi sento tanto bene" e non stava dicendo una bugia.
"Me ne ero accorta", le rispondo e la tranquillizzo: 
"Faccio giusto un giro, tanto con la vespa non ho problemi di traffico e di parcheggio. Vedrai non ti perderai nulla". 
Bene. All'appello mancava solo Angie. Lei e il suo pancione rimanevano la mia unica speranza. Ci sentiamo un paio di volte ma alla fine si convince: "Arrivo in taxi". 
E' dalle Fashion Night's Out che si riconoscono le vere fashion addicted. Quelle che la pioggia non le ferma, quelle che passano tutto il pomeriggio a studiare il percorso e il programma, che studiano l'itinerario e segnano gli articoli "limited edition" per non lasciarsela sfuggire.
Arrivo in via Frattina alle 18.45, ho un quarto d'ora per buttare un occhio al negozietto Niki Nika, prima di raggiungere il luogo dell'appuntamento. L'obiettivo è la Mia Bag farfalle, presentata per la serata e in offerta a un  prezzo speciale. Varco l'ingresso piena di buone speranze. Chiedo della borsa: è molto carina. "Quanto costa?" rivolgo l'interrogativo con tono tra il timido e lo speranzoso. 
"Questa sera è al prezzo eccezionale di 220 euro" mi dice la commessa in preda a un orgasmo che non riesco a interpretare. 
Sbatto le ciglia e cerco di deglutire prima di domandare: 
"Ah, che meraviglia e quanto costerebbe altrimenti?" 
"260!" puntualizza con il seguente sottotesto: stronzetta non sai quanto costa un a Mia Bag?! 
Beh, se è Tua perché lo dovrei sapere? 
Da signora quale sono le ho risposto esattamente come lei: 
"Questa è ecopelle vero?" vale a dire: stronzetta mi stai vendendo un plasticone, un po' caro non trovi?
"Si, certo"
Ah, non puoi dirmi di no. Ho vinto io posso andarmene soddisfatta. 
Le sorrido e le dico un : "Ah, mi sembrava. Grazie in caso ripasso". 
Delusa solo per il prezzo che mi auguravo più onesto (ho visto svanire il mio sogno di sfoggiare la nuova borsa con le farfalle) prendo via Frattina per raggiungere il negozio di  Patrizia Pepe. 
Angie arriva e non è sola, con lei la mitica Barbie, una sua amica di vecchia data che è diventata anche amica mia. Il primo drink rosa lo beviamo al secondo piano dello Store della stilista fiorentina. "Buonoooo! Mio dio che buonooo!" Barbie si lecca i baffi mentre cerca di convincere Angie a berne "Solo un sorso, che vuoi che ti faccia?"
Chiara&Valentina Grispo
Angie è irremovibile: "Non posso!" risponde la futura mamma sempre più responsabile mentre sorseggia una lemonsoda, unica bibita analcolica che il barman improvvisato dello store ci ha potuto proporre. Una dj sbrilluccica tra i piatti dei dischi, mentre un poster con la luna (tema della serata della Maison) troneggiava alle nostre spalle. Carine le spillette colorate a disposizione delle clienti, meno la maglietta con la mezza luna a mio avviso troppo adolescenziale. 
Finito il drink entriamo da Persona dove un'orchestra ci accoglie mentre il Campari impazza sul bancone. Seduta su uno sgabello c'è la mia fashion blogger preferita: Valentina Grispo. Siamo amiche su facebook ma è il nostro primo incontro vis a vi. Valentina è simpatica, ci fa avere i cappellini antipioggia (mai gadget fu più azzeccato) e ci racconta della bellezza di Vanessa Incontrada che è al trucco da un'ora "non si capisce perché è così bella nature". 
Da lì un salto da Pinko è breve e obbligatorio. Il braccialetto al prezzo speciale è anche a tiratura limitata: solo 29 pezzi per ciascun negozio. Peccato che sia di ferro colorato con dei ciondoli che negli ovetti kinder avrebbero fabbricato più belli. Al modico prezzo di 20 euro! un affare ragazze mie...uno di quelli che si può  anche perdere. 
Angie storce la bocca. Barbie non parla. Chiara sta per perdere la pazienza ma prima che accada ci sono ancora un paio di posti da visitare. 
Intanto Aliviero Martini ci cattura per un piccolo drink alla fragola. E una commessa convince Angie a provare una serie di nuovi lucida labbra. Angie per un momento si distrae e si ritrova seduta su una sedia con una ragazza che le colora le labbra. Si dimena un po' e freme per alzarsi, solo quando saremo fuori il negozio ci confesserà: 
"Mio dio! Chissa quanti hanno provato quelle matite??? e se attacco qualcosa al bambino?" 
Barbie prova a calmarla: 
"Ma finiscila...stai tranquilla!"
Angie mentre freme...
"Passiamo a via Vittoria devo prendere le Golden Goose per Mary" ordina Angie per non pensarci troppo. 
Le Golden Goose sono delle sneakers sdrucide e sporche. Però nel nome è il loro segreto: sono Golden. Per una modica cifra ve le potrete assicurare. Fortuna Angie non ha trovato un modello che le piacesse altrimenti avrei dovuto fermarla. 
Parentesi educativa: ragazze si deve fare shopping con la testa e con il portafoglio! Quello che finirà nel vostro armadio resterà lì per anni e dovrà essere sempre perfetto e alla moda. Delle snaekers così non meritano spazio nella scarpiera, se ne posso trovare di simili, meno care e altrettanto di qualità. Questo è come la penso io ovviamente. Esiste una solo postilla alla regola sopra descritta: se ve le regalano, allora lì non avete colpa, le potrete indossare con la coscienza pulita. Quindi se proprio c'è qualcosa che vi piace molto individuate qualcuno che ve la può regalare. Questo è il mio consiglio e così chiudo la parentesi. 
Un salto in un delizioso negozio stile 10 Corso Como (meravigliosa location di  Milano fondata da Carla Sozzani) dove tra mobili e vestiti si poteva sorseggiare un tè nella saletta deliziosamente adibita. Un posto dove tornare quando farà più freddo! 
Il giro continua in via del Corso : Fornarina e Camomilla Milano si rivelano l'ennesima delusione. Prodotti niente di che e prezzi esosi. Niente maledizione, anche da qui esco a mani vuote. Ora inizio a spazientirmi. Fuori Tezenis  una calca incredibile: 
"Chi c'è? Chi c'è?" grida qualche ragazzina. 
C'è Emma vorrei risponderle ma non ne ho voglia. Nemmeno la vedo Emma e non è che mi ci sforzi troppo. 
Via Condotti non può deluderci: Stuart Weitzman infatti non delude mai...peccato però che le scatoline trasparenti con i biscottini a forma di scarpa non fossero omoggio del buffet che comunque distribuiva deliziosi food fingers. Una montagna di scarpe provocano l'acquolina più di quanto facciano gli sfizi del buffet. C'è troppa gente però, quindi dopo uno sguardo rapido mi defilo.
Pochi metri più su c'è JimmyChoo, obbligatorio gettare uno sguardo. Anche qui le scarpe del momento riempiono la vetrina. Sono le loafers, volgarmente dette ciabattine. 
"A Londra le hanno tutte" la guru Angie è sempre sul pezzo. Io e Barbie siamo leggermente perplesse. 
"Flavio Briatore è sempre avanti" conferma Angie mentre io penso che anche mio padre lo è (ne ha un paio della Church con la corona d'ora proprio come il miliardario che si è dato alla tv) e forse lo era anche mio nonne perché un paio di pantofole ce l'hanno avute tutti. Le più gettonate sono con le borchie e con la fantasia leopardata. L'unico consiglio: evitare le Jimmy Choo se si vuole spendere poco se ne trovano di carine senza spendere 450 euro. 
Ho saziato gli occhi ma solo loro, decido che è tempo di tornare a casa. Saluto Angie e Barbie che vanno verso via del Babbuino. Tornando verso la vespa incrocio Pino Strabioli e Filippa Lagerback che entrano da Louis Vuitton dove le commesse indossano caschetti rossi e sembrano dei manichini. 
Insomma da non credere nemmeno un pacchettino tra le mani. La crisi d'astinenza mi rode...non vedo l'ora che inizino i Saldiiii...parola di Tacco12.


Jimmy Choo

Modelle in vetrina
Louis Vuitton
Stwuart Weitzman




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