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16 ottobre 2012

Che Tempo Siamo?


Oggi vorrei parlare del tempo. C'è quello Meteo che cambia sempre nome. 
Parliamo di Cleopatra per esempio. Voi l'avete incontrata??? Io si. La bella signorina è arrivata come un piccolo tornado sul mio balcone. Ha spazzato più o meno tutto e ha rotto anche un vetro. Devo dire che il nome di questa piccola furia questa volta è stato azzeccato, anche se la mia professoressa di latino mi aveva raccontato che Cleopatra si era presentata a Giulio Cesare completamente nuda srotolandosi da un tappeto. Da me è arrivata piuttosto rotolando come un tappeto volante. So' cambiati i tempi...o solo i venti??? 
Ci sono i tempi di una partita di calcio:  due da 45' con l'intervallo sacro per andare al bagno o bere un caffè. 
Il tempo di un bambino, che scorre sempre troppo piano. Quello di un adulto, che scivola veloce come un pensiero . Il tempo che finisce subito quando ti diverti e non termina mai quando ascolti una noiosa lezione di filosofia alla sesta ora e l'unica cosa al mondo che desideri è il suono della campanella. 
Il tempo che si vince uno scudetto, quello dura un attimo poi passano dieci anni e ti sembra sia accaduto ieri. Il tempo di un Capitano come Ago e quello di uno come Totti.
Il tempo dell'Infedele che è diviso in 6 blocchi da venti minuti. 
Il tempo di crescere e quello di voltare pagina. 
Oggi mi è presa così. Sono andata in palestra questa mattina e mi sono accorta che alle 9 nella sala pesi ci sono molte donne di una certa età, il cui tempo si legge sul volto, sui capelli bianchi, sui sorrisi che hanno elargito tante volte da lasciarli un po' lì sugli angoli delle labbra. C'erano gli orologi alle pareti che procedevano e le lezioni di aerobica scandite dal tempo del ritmo musicale. 
Come faremmo senza il signor Tempo nelle nostre vite? Il tempo, per quanto lo si detesti, sa anche farsi amare molto. Tutti sono nostalgici di un amore passato, di una chance persa, di una frase non detta. E maledizione vorresti una macchina (guarda caso) del Tempo per tornare a un giorno preciso e prenderti la tua rivincita sulla Storia. Ma il tempo passato è morto e non tornerà mai più. Allora tutti diventano speranzosi nel futuro. Il futuro di quello che sarà o di quello per il quale dobbiamo lavorare. 
Per esempio noi romanisti siamo nostalgici della Roma di Zeman e allora proviamo a riprendercela e richiamiamo il Boemo in panchina. Siamo ansiosi per il Futuro e allora scegliamo addirittura un Capitano per il Futuro, salvo poi scaricarlo per far cassa e, incredibile, anche la cassa è collegata al tempo perché si dice che il tempo è denaro
Il tempo di prendere fiato, quando si è scoraggiati e quello di perderlo, quando vedi sorridere la persona che ami. Il tempo di essere figlia e sorella e quello di essere moglie e madre. Il tempo di contare fino a dieci e quello di rimanere in Silenzio nelle circostanze in cui parlare sarebbe troppo facile o troppo doloroso.
Il tempo di essere eccezionali e quello di essere normali, tanto per rassicurare Osvaldo che la normalità prima o poi torna sempre. 
Il tempo però è soprattutto quello Presente ed è quello che preferisco e che tutti dovremmo preferire. Infatti è quello che siamo e se imparassimo a preoccuparci di meno e a goderci le gioie dell'oggi ci accorgeremmo, tanto per dirne una, che Osvaldo e De Rossi hanno fatto vincere l'Italia e sono due giocatori della Roma adesso, ora. 
Il resto è passato o sarà futuro...parola di Tacco12.


PostScriptumAuguri: E poi ci sono Campioni che il tempo lo fermano, come Paolo Roberto Falcao. Qualsiasi età compia oggi per me rimane sempre il giocatore dalla maglietta N.5 della Barilla. La prima maglia della Roma che ho indossato e pensare che mi sembra ieri...



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