Sembra giunta l'ora del cambio di stagione ma come faccio se continua a piovere e non riesco a uscire sul terrazzo per azionare la lavatrice! E poi la verità è che fare il cambio di stagione significa ammettere che è finita l'estate e odio che l'estate sia finita.
Così ogni mattina mi rotolo nel letto con la fatidica domanda che mi gira per la testa: "Come mi vesto oggi?" La risposta è sempre la stessa: leggings neri. A volte la variante è in un paio di jeans. Sopra ci schiaffo un po' di strati di t-shirt e maglioncini.
Il problema è che le magliettine e le felpe, per quante ne puoi comprare di lunghe, sono sempre troppo corte e lasciano scoperte il sedere o la pancia. La qual cosa non è molto carina se hai più di 30 anni non ti chiami Kate Moss o Heidi Klum e devi andare a lavorare in una redazione bacchettona.
Bene il problema "come mi vesto" passa dal leggings alle scarpe. Tacco, Converse o Stivaletto? Le prime sono quelle che preferisco ma sul motorino e con la pioggia in agguato diventa complicato. Allora spesso opto per lo stivale basso, con il rischio di farmi scoppiare una rosolia, perché a piovere piove ma la temperatura sale e scende esattamente come l'umore di una persona lunatica.
Osservare il mio guardaroba nel pieno caos è in parte appagante. Hai tutto lì come se la stagione fosse una sola. Ti va di sfoggiare una canottiera lussuosa? Eccola lì nella sua eleganza e leggerezza, sopra ci abbini una giacca di lana ed ecco un look elegante di metà stagione...sempre con il jeans sotto ovviamente.
Le maglie invernali sono piegate e imbustate. Le riesco a intravedere dalla scatola trasparente arroccata sopra l'armadio. Il problema reale è quando, quel maglioncino che s'intravede diventa il tuo obiettivo di giornata. Primo passo è prendere la scala. Poi arrampicarsi in cima. Quindi spostare la scatola di cartone che ho poggiato sopra a quella trasparente che custodisce il maglione obiettivo della giornata. La lascio scivolare di lato e, fino a qua, si può fare. La scatola trasparente però pesa troppo, me la ricordavo più leggera, così caricarsela per poggiarla a terra è decisamente assurdo. Decido di scavare con una mano mentre con l'altra sostengo il contenitore, il tutto sempre sulla scala e rigorosamente all'ultimo gradino.
Il pensiero m'assale: E se cado e mi faccio male? Avete mai visto qualcuno morire mentre si affanna nel cambio di stagione? Sarebbe una pessima figura.
Non posso continuare così. Quando penso di rinunciare, le dita toccano il maglione e con la forza che solo le fashion adicted possiedono nei polpastrelli, riesco a estrapolare la busta trasparente dalla scatola trasparente e scendo soddisfatta con il mio cimelio. Ovviamente dopo aver abbracciato il capo che, modestamente, avevo riposto con una cura che mi commuove.
Il problema è che se effettuo questa operazione ogni giorno, la scatola si svuota e le colonne si moltiplicano. Altro che colonne d'Ercole...le Colonne di Chiara nascondono segreti che Ulisse per scoprirli avrebbe dovuto navigare per giorni tra reggiseni, calze, scarpe, borse, cinte, cappelli, sciarpe, top, maglioni, felpe, tute ...e la lista può continuare all'infinito. Direi che a Penelope gli è andata di lusso, se finiva nel mio guardaroba, Ulisse non avrebbe fatto ritorno a Itaca.
La cosa meravigliosa di tutto ciò è che ho comprato finalmente la porta. Sembra una rivelazione banale. Vi assicuro che non lo è. La porta nasconde tutto quello che infastidisce l'occhio e quello strano sentimento che si chiama : senso per l'ordine, che io possiedo poco ma vi giuro che lo possiedo.
Quindi anche per oggi, chiudo la porta e al cambio di stagione ci penserò domani...del resto domani è un altro giorno no.
PostScriptumFurbetto: Ritardare il cambio di stagione possiede un altro aspetto positivo. Si possono comprare capi nuovi è un'ottima scusa che potete usare con voi stesse e con chi vi rimprovera:
"Guarda tu, mi sono dovuta comprare un vestito nuovo perché quello che mi piace tanto è ancora disperso e chissà in quale scatola"...fidatevi funziona :-)
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