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28 febbraio 2013

Quanto mi siete mancati


Oggi Tacchi&Tacchetti, finalmente! mi siete mancati tanto!!! 
Da quanto tempo non ci sentiamo, pensate un Papa s'è dimesso e un'invasione di Grillini ha raggiunto il Governo!!! E' anche successo che La 7 se l'è comprata Cairo, il patron del Torino... Ah, quanto tempo, addirittura la Roma è  tornata a vincere! Cavolo non succedeva da quasi due mesi...adesso è a 40 punti e quindi è salva...anche se a 47 si dice Morto che Parla...soprattutto oggi lo dicono di Bersani ma vale lo stesso no?
Ah, poi ho sentito dire di un arabo che vive in umbria che ha fatto il barista...'na storia confusa...forse ero ancora sotto anestesia. Pare che questo genio non solo sostenga che la Roma non abbia una società (ce lo doveva dire lui) ma pure che nessuno lo vuole più, anzi ha preso anche il largo dalla Capitale. Fortuna che noi romani non prendiamo mai nulla sul serio. Al mio ritorno però voglio parlare delle cose belle e quindi delle vittorie. Di Roma - Juventus ho già scritto e ancora devo riprendermi. Un sogno, vincere in casa contro gli antipatici per eccellenza, come Conte stesso ha dichiarato essere e nessuno si azzarda a contraddirlo...se lo dice lui. Poi è arrivata la Nevicata del 2013, chissà Mia Martini come l'avrebbe cantata questa nevicata??? Una partita candida che ci ha regalato tre punti...puliti puliti. 
La mia postazione, per l'occasione il match è stato seguito a casa di Massimo e Luciana, è rimasta quella del pranzo. Sedia attaccata al tavolo e partita davanti, incorniciata da una bottiglia di grappa e una di limoncello...'n se sa mai fossero serviti a migliorarmi l'umore. Dopo un' iniziale confusione che ha portato in gol Livaja, e un grande prato verde...quel fenomeno di Marquinho, troppo sottovalutato da mister Zeman, ha realizzato un gol bello come Bar Rafaeli sul palco di Sanremo. 
Poi è stato il turno del sempre più fondamentale numero 15. Alzi la mano chi ha visto entrare la palla in rete. L'esultanza è stata esilarante. Solo quando il pallone è caduto sul prato, ho realizzato che avevamo fatto gol. So di non essere stata la sola, perché Mirko ci ha messo un po' prima di saltare dalla sedia. La punizione invisibile. 
Alla fine del primo tempo mi sono allontanata giusto il tempo di controllare le altre partite, e quindi la mia fantasquadra, che il grande prato verde si è trasformato in una pista da scii. Bella però! Cadevano batuffoli di cotone, non fiocchi. Erano enormi. Tanto da accecare la nostra difesa che ha incassato il secondo gol di quell'ex interista che già con la maglia nero blu aveva preso le misure centrando un palo.
"Insomma ma come si fa a giocare così? Non si vede nulla!!!" sbotto mentre Massimo si piega in due dalle risate e mi risponde: 
"Come adesso non si vede nulla? Prima la punizione si vedeva?"
Romanisti brutti razza, come la giri prendi la fregatura e io la giro sempre come mi conviene. 
Il secondo tempo è iniziato all'insegna della noia, al punto che stavo per addormentarmi così un po' per tenermi sveglia, un po' per scaramanzia, ho proposto un altro caffè e mi sono diretta in cucina. 
"Ecco, Ecco!!! Oddio, Oddio! Mannaggia..."  
Luciana, Mirko e Massimo ansimano come quando ti acciacchi un dito in una porta. Sbuco fuori dalla cucina con un : 
"Che è???" 
"Niente, momenti segnamo" fanno in coro. 
Allora rientro dicendo tra me e me che la "formula" caffè funziona. Metto la macchinetta carica sul gas e boom! Non è esplosa la macchinetta eh...ma il salone; 
"Gol!Gol!Gol!" 
E porca miseria me lo sono perso...quel Toro(sidis) di un Greco l'ha insaccata e grazie a un assist, diciamolo, da applauso del mitico Perri che è un grande professionista. 
Gol! La Roma, senza Totti e De Rossi, un po' triste a vederla così schierata senza quei due nomi ha dimostrato di farcela. Bravi ragazzi...e mentre la palla rossa girava come in un flipper, Andreazzoli dalla panchina tirava baci. Un fermo immagine da Oscar...parola di Tacco12.

PostScriptumNeve: Rimanendo in tema un consiglio...non perdetevi le foto del Capitano con la bella Ilary sulla neve...conoscendolo, ha iniziato ad allenarsi anche sul manto bianco. Alla prossima partita innevata vorrà essere all'altezza anche lui...


27 febbraio 2013

Kindle...questo sconosciuto!




L'altro giorno è stato il compleanno di mio padre.
Il Guru, per chi legge la mia rubrica Tacchi&Tacchetti, è un  grande lettore e amante del cartaceo.
Del resto i libri si amano per quello che ci raccontano ma soprattutto per il loro odore e il loro peso... Quando il Guru ha dovuto svuotare la sua biblioteca (causa tinteggiatura del salone di casa), per amore dei suoi numerosi libri, si è fatto venire una specie di ernia. 
Quindi cosa ho pensato??? Gli regalo la sua passione in versione aggiornata. Gli regalo un KINDLE.
Questo sconosciuto che cerca di convincere il partito degli indecisi a farsi eleggere, ha un "programma" interessante che voglio mostrarvi. Come tutti ha lati positivi e negativi...ma iniziamo da quelli positivi. 
Tanto per cominciare è un libro e tanti insieme. E' leggero e lo puoi infilare in borsa o nella tasca della giacca, così potrai leggere il tuo libro ovunque. Sei in fila alla Posta, dal dottore, in banca o dal parrucchiere? Hai la tua biblioteca a portata di mano...perché Kindle è pirandelliano, uno nessuno e centomila
La sua memoria permette di scaricare oltre 1000 libri che si possono acquistare on line su Amazon a prezzi incredibili. Le nuove uscite hanno costi che variano, come la versione cartacea, dai 20 ai 10 euro più o meno. Mentre i classici non solo puoi trovarli da 3 euro in giù ma addirittura in versione gratuita. 
Registrarsi è semplice, basta aprire un account su Amazon e il gioco è fatto. Riceverai una e.mail con l'offerta del giorno. Potrai veramente fare degli affari e se ami il cartaceo che problema c'è? Quante volte si comprano libri di cui si è poco convinti? Con Kindle ti togli lo sfizio e se la storia che hai letto ti piace davvero molto, puoi correre a comprarla rilegata. In qualche modo questo sistema ti consente di avere una libreria cartacea piena solo di libri veramente validi, senza toglierti il gusto di dedicarti a letture più leggere. 
Sotto l'ombrellone poi sarà l'ideale: nessun rivestimento e la carta non si rovina perché non c'è. Senza trascurare il fatto che questo è un grande passo verso il progresso ecologico: più alberi salvi. 
Kindle si ricarica al pc ma si può acquistare anche una spina per caricarlo a corrente, infatti il Kindle Store ha una vasta gamma di prodotti che vanno dai rivestimenti alle pellicole protettive, dalle spine e le prolunghe fino alle luci. Kindle non rovina la vista perché come un libro non s'illumina...quindi se leggi al buio dovrai aggiungere una lucetta o accendere una lampadina. Come vi dicevo sopra di Kindle ce ne sono molti. Quello base è completamente manuale mentre ci sono versioni touch screen per i più pigri e abituati agli smart phone. Il primo, a mio avviso, si coniuga meglio con il partito degli "indecisi". 
La possibilità di conferire un colore seppia alla base del Kindle riporta la memoria alle pagine ingiallite dei libri rilegati. Uno degli indiscutibili lati positivi è che Kindle possiede il dizionario integrato e non uno solo. Non capisci una parola? Puoi andarla a verificare e se scarichi più vocabolari qualsiasi parola, in qualsiasi lingua sia scritta non avrà più segreti per te. Inoltre puoi inserire una nota, magari per un commento oppure evidenziare una parte che ti piace o ancora segnare con un'orecchia virtuale il segno, per ricordarti dove sei arrivato nella lettura. 
Insomma Kindle è una nuova filosofia cui bisogna abituarsi e che difficilmente potrà sostituire nel cuore l'amore  per un libro ma non è detto che lo debba sostituire. Le due cose possono andare a braccetto e soprattutto possono convivere arricchendosi a vicenda.
Lati negativi: Kindle non è un libro. Se per qualche motivo lo perdi, perdi tutti i tuoi libri. 
Vi ho convinti??? Beh, dovreste perché Marie Antoinette è sempre avanti...SAPEVATELO!





25 febbraio 2013

Gli Oscar non finiscono mai

Miglior Attrice Protagonista: Jennifer Lawrence in Dior

Chi vincerà? Chi vincerà? 
Tutto in una giornata, si potrebbe intitolare domenica 24 Febbraio 2013. Infatti mentre l'Italia si consumava dietro la decisione sulla necessità di votare o meno e di chi votare e chi no, la mia coscienza si divideva tra ideologia e sogno. 
Mangiato un numero inverosimile di dolci, ho affondato la stanchezza prima giocando a Ruzzle e poi sognando un Oscar. I candidati erano tutti autorevoli e i vincitori meritevoli, dunque chiunque si fosse aggiudicata quella testa pelata di zio Oscar, sarebbe andato bene. 
In realtà la cerimonia più glamour del cinema ha un esame preciso da superare: il Red Carpet...
Quindi iniziamo a dare i voti al look delle vincitrici e poi bisognerà dare l'Oscar alla più bella e chic. 
Migliore Attrice Protagonista: Jennifer Lawrence con un abito Dior bianco, decisamente all'altezza della cerimonia. Un po' ingombrante, tanto da farla cadere ma che importa. Un abito da sogno per un sogno che si realizza. Jennifer a soli 22 anni ha stracciato la concorrenza e non se l'aspettava. Emozionata ma bella, bellissima con un fisico da indossatrice. Chic anche la collanina che durante la caduta le scivola sulla spalla nuda. Voto: 10 e lode. 
Anne Hathaway  in Gucci
Miglior Attrice non protagonista: Anne Hathaway in rosa bianco Gucci un po' anonimo all'apparenza anche se la parte posteriore sfoderava una scollatura degna di attenzione.  Fortuna a personalizzarlo sul davanti c'era il collier gigante di Tiffany e quella faccia pura grazie anche al taglio di capelli cortissimo. Voto: 8.
Adel premiata per la migliore canzone indossa un bel vestito e una volto fresco e bello. Le sue forme troppo generose c'è da dire che non sono valorizzate al meglio in un vestito troppo brillante. Il meglio di Adel è come sempre la voce che nella parole "Skyfall" diventa da Oscar. Voto: 8.
Vincitrice per il miglior cartone animato "Brave" Brenda Chapman in stile scozzese...superba: voto 9. 
Meno conosciute ma con a casa una statuetta sono: le artiste del makeup Lisa Westcott e Julie Dartnell che si sono aggiudicate l'Oscar per il miglior trucco e le migliori acconciature per il film "Les Miserables". Hanno un sorriso che vale 10 per i vestiti è meglio sorvolare, troppo neri e molto Miserables...stesso discorso per Karen Baker Landers premiata (con il collega  Hallberg) per il miglior sondaggio sonoro "Skyfall", lei ha belli anche i capelli per il vestito meglio tacere. Andrea Nix Fine, statuetta per il miglior documentario "Inocente", indossa un abito elegante ma sobrio. Una sufficienza piena direi: 6.5. Deludente Jacqueline Durran, fosse altro perché si è aggiudicata l'Oscar come migliori costumi per "Anna Karenina" e invece d'indossare un abito da premio sembrava portare una vestaglia jeans. Voto: 4.
Jane Fonda in Versace
Amy Adams in Oscar Della Renta
Chi non è salita sul palco come candidata ma come presentatrice, facendosi notare dall'alto dei suoi 75 anni portati come una cinquantenne, è l'eterna Barbarella Jane Fonda. Avvolta in un abito giallo ha sicuramente stupito per l'originalità: assolutamente divina. Considerando che lo stilista che ha scelto è l'italiano Versace beh, il voto è facile: 10!
A stupirmi l'abbigliamento di Amy Adams. Un'attrice che non ritengo particolarmente bella. La faccina da angelo ha scelto un abito di Oscar Della Renta che definire pazzesco non gli rende giustizia. Voto: 11 se si potesse...purtroppo però nonostante la quarta nomina come attrice non protagonista, non ha vinto, quindi non voglio rubi la scena a Jennifer in questa classifica. Mi limiterò ad un 10 anche per lei.  

Jennifer Aniston in Valentino
L'eterna Jennifer Aniston mostra ai flash un po' d'Italia, e che Italia. Vestita in rosso Valentino appare meravigliosa e a suo agio come andasse ad una festa tra amici. Jennifer un bel 10 a una quarantenne dalla bellezza meno scontata del panorama hollywoodiano.
Jannifer Garner in Gucci
Era la loro serata! Pare che il nome non solo porti bellezza e bravura ma anche eleganza. La signora Affleck  è la terza Jennifer! La Garner con il sorriso da bimba e un fisico mozzafiato, sfoggia un abito porpora delizioso, arricchito da una rouches sulla schiena e che da sola vale 10.
Charlize Theron, conclude la mia classifica delle divine, non raccontate nell'ordine ma nel disordine più completo. Un vestito bianco che con il taglio corto di Charlize mette in risalto un corpo statuario. Anche il suo era un Dior e devo dire che a questo punto lo stilista francese si aggiudica l'Oscar della serata, infatti tra le stelle è lo stilista che ha brillato di più.
Vendendo tutte questa donne meravigliose, con abiti da sogno,  mi sono addormentata felice immaginandomi divina su quel palco come loro...ma con un abito aperto davanti perché a nessuna si sono viste le scarpe...

Charlize Theron in Dior

20 febbraio 2013

Alberto, Il Grande


Il JE SUIS...di oggi è dedicato all'anteprima del documentario di Carlo e Luca Verdone su Alberto Sordi dal titolo: ALBERTO IL GRANDE. 
Ho deciso di recensire questo documentario per due motivi. 
Il primo è che circa 9 anni fa ho preparato una tesi in Italianistica (ossia Studio della lingua italiana) proprio su Sordi, che era scomparso da un anno, e Carlo Verdone considerato unanimemente, dal pubblico e dalla critica, il suo successore. Il mio studio era ovviamente sull'aspetto linguistico e l'oggetto della tesi era: L'evoluzione del dialetto romanesco nel cinema da Sordi a Verdone
Ho così trascorso molti mesi sbobinando Un Americano a Roma e Borotalco alla ricerca di analogie e le differenze nel parlato di Nando Mericoni e in quello di Manuel Fantoni. Ho ripetuto e riscritto ogni parola, ogni accento e tono. Un lavoro faticoso lungo oltre 400 pagine. Questo per dirvi quanto sono affezionata a entrambe gli attori, anche se il mio destino è legato in modo imprescindibile ad Alberto più che a Carlo. Il destino, buffo a volte, ha voluto che nascessi lo stesso giorno di Alberto e che lui morisse lo stesso giorno in cui è nato mio padre. Insomma, Alberto, romano, romanista è per me più di un attore, più di un artista. E' come fosse un parente, un nonno o uno zio. 
La seconda ragione per cui voglio parlarvi di Alberto il Grande è perché ci hanno lavorato due ragazzi che conosco molto bene e che sono dei professionisti seri. 
Marco Fiata e Mirco De Vito presentano... quando queste parole sono comparse sullo schermo il mio orgoglio di amica si è gonfiato a dismisura. Guarda questi due che mi hanno combinato! Il primo direttore della fotografia e il secondo produttore esecutivo. So con quanto amore svolgono il loro mestiere, più una passione che un lavoro. Marco mi aveva raccontato che avevano dovuto girare molte interviste che sarebbero servite come contributi per il documentario su Alberto. 
Un film nato e voluto dalla Fondazione Alberto Sordi e che Carlo e Luca Verdone si augurano possa diventare uno strumento di educazione da diffondere nelle scuole e nei centri culturali. 
A dieci anni dalla sua morte, infatti, Sordi continua a ricordarci che: "Quando se scherza bisogna esse seri". E allora è con la massima serietà che Verdone ci accompagna dalla prima casa di Alberto in via delle Zoccolette a quella meravigliosa villa a pochi passi da Circo Massimo dove si è trasferito nel 1958. Ci fa entrare nelle case dei Fratelli Vanzina, di Cristian ed Emi De Sica, di Claudia Cardinale, Franca Valeri, Goffredo Fofi , Ettore Scola e poi ci riporta in quella di Alberto Sordi. Dove nulla è cambiato e lui sembra sempre dover spuntare da un momento all'altro. 
Una reggia, che tutti i romani conoscono dall'esterno. Posta in alto per controllare tutto il suo popolo. Ogni volta che ci si passava davanti, si sperava di vederlo affacciato alla grande finestra, ma lui non alzava nemmeno le persiane. 
Carlo ci ha accompagnato nella sua stanza, nel suo bagno e nella sua sala teatro. Alberto Sordi aveva una sala teatro con tanto di palco, camerini e buca per il suggeritore. Un filmato lungo oltre un'ora che non ti annoia grazie agli aneddoti e ai filmati inediti che si alternano al racconto di Verdone. 
In verità, se proprio devo muovere una critica è proprio sul racconto di quest'ultimo: efficace, quando si tratta di riferire aneddoti legati a lui e a Sordi, meno quando deve sfoderare la sua capacità narrativa e dar sfogo alla sua curiosità. Troppo timido, spesso troppo commosso. 
Tra le tante facce che ci raccontano Alberto ne appare una che gli somiglia: quella di Aurelia Sordi, cui il lungometraggio è dedicato. Una faccia così tenera, quella della "signorina", da intenerire il cuore. 
Un grande vuoto è dato dall'assenza di Monica Vitti che, pur se molto presente nei filmati, non è potuta intervenire per via della sua malattia, come già successe dieci anni fa quando Alberto morì. Ed è proprio dai funerali e dal fiume di gente che ha invaso le strade di Roma in quel giorno di febbraio di 10 anni fa  che ha inizio la storia. A testimoniare come lui non fosse solo un attore per il popolo romano, ma molto, molto di più. 
"Albé stavolta c'hai fatto piagne" recitava uno striscione tra la folla ma per fortuna la sua eredità è stata talmente vasta e unica che la risata prende il posto al magone quando travestito dal Marchese, la sua bella faccia ci si mostra sullo schermo e ci dice: 
"Io so' io e voi non siete un cazzo". 
C'hai ragione Albe'...tu eri tu...
Un racconto per immagini che lascia sorridere tutti coloro che hanno amato Sordi e anche chi ama Verdone commosso nel ricordare, sincero nel raccontare. 
Auguro a tutti di poter vedere questo gran lavoro, frutto di un montaggio vivace e di riprese belle e vere, come le persone che le hanno girate.  

19 febbraio 2013

Amore è...dare un calcio a 113 km orari...


Sabato sera è andata più o meno così...
Mirko intorno alle 19.00 mi ha dato il ben servito, diretto con mia grande invidia verso lo stadio. 
Roma-Juve la partita maledetta che se potessi cancellarla dal calendario lo farei subito, non ce la facevo proprio a vedermela da sola sul divano.
Così, ben coperta e con mia sorella che mi è venuta incontro, per evitare il marito juventino, ho deciso di patire insieme al Guru.
Arrivata a casa dei miei nessun cenno alla partita. Erano già le 20.30, ero arrivata all'ultimo perché stava per finire di cuocersi il ciambellone al cioccolato, ottimo consolatore in caso di sconfitta e altrettanto ottimo accompagnatore in caso di festeggiamenti. M'innervosisco subito e urlo a quella santa di mia madre: 
"Ma papà dov'è? sta per iniziare la partita!" I
l Guru appare alle 20.35, emerso dalle acque della vasca, appuntamento fisso del suo sabato pomeriggio da anni. Mamma tenta di capire se vogliamo cenare, papà la spedisce in cucina: 
"Non se ne parla proprio, noi mangiamo a fine partita", lei accenna a un : 
"Chiara sta male e poi stasera c'è la finale di Sanremo..." ma ottiene solo un grugnito e una risposta tipo: "Brava, vediti il festival di là". 
Cerco di compatire mamma con lo sguardo ma un po' se la cerca...sono quasi 40 anni che sta con mio padre e ancora non si arrende alla sua passione per la Roma. 
Nel frattempo il Guru mi dice: 
"Com'è che hai deciso di venire...?" sottintendendo alla sua convinzione che quando vediamo la partita insieme portiamo sfiga. Gli rispondo: 
"Senti, piantala con questa storia. Non vado allo stadio e la Roma non ha più vinto. Poi questa è la settimana delle dimissioni del Papa, dei meteoriti sulla Russia, vogliamo credere o no nei miracoli ogni tanto???Sfatiamola questa convinzione, no?" 
Papà sorride. Prendiamo posizione: ognuno su un divano. A casa dei miei ci sono due divani messi ad angolo, tanto per farvi capire. Mirko mi scrive che è arrivato allo stadio. In tv un Olimpico pieno da fare invidia e la squadra che si allena sotto la Curva. Una ragazzina fortunata deve dare la mano a Totti ma nemmeno se ne accorge. 
"E' emozionata" dice il Guru. 
"E' rincoglionita" dico io mentre continuo : "ha il Capitano lì e nemmeno allunga una mano..." 
La Roma è in campo e la mia ansia ha preso posizione sullo stomaco come il famoso "gatto" sulla testa di Conte. Se ne sta accoccolata lì in attesa che i 90' minuti filino lisci e senza troppe scosse. 
L'inizio non è brillante. 
"C'hanno paura! Non li vedi?" Il Guru non è affatto diplomatico, quando vede le partite urla tutto il tempo e fa degli urli così forti che mi costringe a dirgli di stare calmo. 

Hanno paura si, penso. Ho negli occhi la partita dell'andata e l'orologio che scorre. Scatta il ventesimo e tiro un sospiro di sollievo: non può andare peggio dell'altra volta, a quest'ora stavamo già sotto di 3 gol e io ero in un ristorante a Taranto disperata.

La Roma è chiusa, mi fa strano vederla giocare così. Il portierone olandese compie un miracolo su un'insidiosa punizione di Pirlo. Tremo. 
De Rossi tentenna ma la Roma in campo sta meglio della Juventus. Finisce il primo tempo 0-0, altri 45 minuti e la tortura finisce. L'ansia è ancora lì ma a braccetto con la speranza. Ci devono un gesto d'amore, noi tifosi ce lo meritiamo e sento che non ci deluderanno. 
E così nemmeno comincia il secondo tempo, che quel gesto arriva come un colpo di fulmine, scoccato dal piede del nostro Capitano. Un gol a 113km orari. Il tempo di vederlo e boom!!! uno scoppio, un fulmine, come un miracolo. Quel pallone ha superato Buffon ed è entrato nelle televisioni, nei cuori, negli occhi di tutti noi. Eccolo il gesto d'amore, quando ne hai bisogno e quando meno te l'aspetti, anche se a regalartelo è sempre la stessa persona. E allora gli occhi si fanno lucidi e quell'ansia che mi teneva compagnia continua a farsi sentire ma questa volta non è motivata dalla preoccupazione per l'esito della partita. No, questa volta si tratta di quell'angoscia che mi accompagna da inizio anno. Quella legata al fatto che, prima o poi, il Capitano non giocherà più e il solo pensiero mi atterrisce. 
Il Guru era al telefonino con zio mentre il Capitano ci colpiva al cuore come un Cupido per farci innamorare tutti di lui. Ha iniziato ad urlare e io per poco non mi perdo il tampone dal naso...ho perso la voce in un attimo, se l'è presa tutta Francesco. Il Guru ricade sul divano, sempre chiassoso ma meno lamentoso. 
"Quando questo se ritira io me vesto a lutto finchè moro!" 
Come lo capisco. Senza Francesco che Roma sarà mai? Chi ci prenderà per mano? Chi ci dirà che quel gol è solo per noi? Tutto per noi???
Erano tanti anni che non vedevo Totti esultare senza mettere il dito in bocca. La prima volta forse che lo vedo correre e ridere. Riempire gli occhi di tutti e le voci di tutti. Indicarci il suo cuore come fosse nostro. Gol numero 224 a un passo dal secondo posto nella classifica marcatori di tutti i tempi ma soprattutto un gol che significa 3 punti fondamentali contro la prima della classe e contro ogni pronostico. Pochi momenti dopo mi gira la testa. Sarà colpa degli antibiotici e dell'antistaminico che mi sto prendendo, penso tra me e me. Colpa dell'emozione, cerco di convincermi. Poi le bottiglie di liquore  sul carrello di cristallo iniziano a tintinnare. 
"Papà ma che c'è il terremoto???"
Il Guru con gli occhi nella partita mi dice: 
"Zittaaa!" Poi sente le bottiglie e aggiunge: "'mazza dura pure parecchio!" 
Qualcuno su Facebook chiede se c'è stato il terremoto o se era il gol di Totti. In effetti l'ipotesi di una relazione tra le due cose era suggestiva. 
La partita continua è ancora troppo presto e un romanista sa che con la Juventus non c'è da fidarsi, la beffa è sempre dietro l'angolo, la fortuna è la sua migliore amica. 
Questa volta, tuttavia, si arriva al 94' vittoriosi. L'arbitro fischia, i giocatori bianco neri si lamentano. Matri non cerca alibi e Conte se la prende con le partite ravvicinate. Noi li lasciamo parlare, anche quando, in malafede, qualcuno dalle tribune televisive continua a dire che Totti andava espulso per l'intervento su Pirlo. Daniele piange e piange davvero, perché quando si discute con qualcuno che si ama e si è in torto, le lacrime sono sincere...gli occhi non mentono mai. 
Parlano tutti tranne i laziali...e tranne noi romanisti che ci godiamo ancora una volta il giocatore che tutti c'invidiano, nonostante sia vecchio, sia il nostro problema e non sappia parlare. 
Ci sono gesti tecnici che parlano tutte le lingue, tanto che il giorno successivo, Francesco Totti, quello che nessuno conosce (come piace dire a tanti), era protagonista delle prime pagine dei giornali sportivi stranieri e, questa volta, non per colpa di uno sputo. Questa volta per un bel calcio alla faccia di tutti quelli che ne parlano male, sempre e per partito preso...parola di Tacco12.

PostScriptuMLaziE: pare che ieri la Lazie sia stata travolta da un' insolita sconfitta...pare che il vento sia cambiato, pare anche che tanti chiacchieroni si siano eclissati dopo il gol del nostro Capitano...e che qualcuno voglia Roberto Mancini prossimo allenatore giallorosso...quest'ultima notizia mi suona strana...i romanisti non sono come i milanisti e gli interisti... i romanisti non dimenticano...

18 febbraio 2013

Crazy fashion girl e il suo mondo fantastico


Ah, questa ve la devo proprio raccontare...
Amiche mie ho conosciuto una ragazza assolutamente fashion, al punto di rasentare la pazzia. 
Una pazzia che condivido a pieno e che appoggerei totalmente, se solo il mio portafogli fosse gonfio al punto di scoppiare. Purtroppo mi devo accontentare delle mie fughe al The Mall post natalizie e post compleanno.
Non mi lamento anzi, conoscere dal vivo  CrazyFashionGirl mi ha rimesso al mondo. Ora che conosco lei ho un alibi! Non sono così pazza, posso sempre rispondere, ai parenti e agli amici che mi rimproverano di essere una spendacciona: "Non avete conosciuto CrazyFashionGirl!"
Va beh, fatemi raccontare altrimenti non ci capite nulla...dunque, con questi saldi di febbraio c'erano degli sfizi che proprio mi volevo togliere. Di solito a inizio stagione compio un giro per i miei negozi preferiti e annoto nella mente i capi e gli accessori che m'interessano. Questo dopo aver verificato fatto il mio cambio di stagione i capi che ormai sono "vecchi" o "stretti" (raramente "larghi"), metto tutto tra virgolette perché quelli sono termini che noi donne usiamo ognuna a modo suo, spesso in maniera impropria. Poi i capi, veramente urgenti, me li regalo subito, quelli più frivoli li vado a ricercare dopo i saldi. Così due sabati fa ho deciso di visitare i "miei" negozi preferiti e controllare cosa "della lista dei desideri" fosse rimasto in vendita. Dopo essermi accaparrata, con grande soddisfazione, una camicia jeans di MaisonClochard a metà prezzo, mi sono informata sul costo di una Mia Bag. Il prezzo era molto buono, oltre il 50% di sconto, ma non mi convinceva la fantasia. 
Altra regola che applico sempre: mai comprare qualcosa solo perché è a buon prezzo, deve piacermi! Altrimenti sono solo soldi buttati. Quello che mi manda in brodo di giuggiole invece è aver messo a segno un ottimo affare. Così con un: "In caso ripasso per la borsa", ho deciso di dirigermi verso un negozio di scarpe nelle vicinanze. 
Il mio obiettivo era diventato: gli stivaletti neri di pelle, per sostituire quelli che sto distruggendo da quasi un anno. Non solo però, questo negozio di scarpe ha in vetrina, da molti mesi, le borse di L'Aura, una casa di moda italiana che mi piace molto, quindi l'obiettivo subdolo era quello di controllare quali borse fossero rimaste e di quanto fossero scontate. Hai visto mai...
Ora le mie borse, per quanto belle, sono davvero "datate" e volevo comprarne una nuova da tempo. Sostituire una Fendi o una Gucci non è semplice ed è troppo costoso ma L'Aura e Mia Bag mi sono sembrate un buon compromesso. Ovviamente questa conclusione è arrivata dopo attento studio di riviste e icone fashion. Così, ispirata dalla vetrina, sono entrata nel negozio gestito da un signore in gamba. Avete presente quelli che nascono commercianti? Ti vogliono vendere ma sanno come prenderti, ti consigliano e non insistono. Insomma, ci sanno fare. Dopo essere entrata mi accorgo però che il signore che conosco non c'è e la cosa mi spiazza. 
A servire una cliente c'è lei: CrazyFashionGirl ma ancora non lo sapevo. Ero quasi sul punto di battere in ritirata temendo che la mia arte del commerciare con lei non avrebbe funzionato. Mi aspettavo risposte del tipo: "Purtroppo il titolare non c'è, non so se posso fare altro sconto". Quando una ragazzina entra accompagnata dal suo fidanzato. Se avevano 20 a testa era tanto, insomma questa piccoletta mi si voleva fottere la borsa! Ecco, se una donna può diventare cattiva è quando un'altra donna le vuole portar via il suo oggetto del desiderio, di qualsiasi tipo esso sia. Così mi sono fiondata sulla borsa che avevo adocchiato e me la sono tenuta stretta, prima che finisse tra le grinfie di una che vorrei sapè senza lavorare come può permettersi una borsa che io aspetto i saldi per comprarla! 
La CrazyFashionGirl dai suoi 12 cm di altezza, capelli sciolti, naso da puzzaculo (lo conoscete? E' quello che sembra rifatto ma forse non lo è...di solito sta sulle facce dei ricchi, tipo gli Agnelli, i Berlusconi, i Briatore...gente così anche sulle Borromeo in effetti...) e con un sorriso, che pure quello non si capisce se sincero o di circostanza, dice: "Posso aiutarvi ragazze???" 
Come in mezzogiorno di fuoco dai miei occhi escono fulmini e da quelli della creatura fiamme. Chiedo subito il costo della borsa che ho in mano mentre la piccoletta chiede quali borse siano rimaste e ne prende una meravigliosa grossa il doppio della mia. Oltraggio! 
Fortuna che a rompere la tensione entra il titolare, il signore che conosco, e mi fiondo su di lui lasciando la CrazyFashionGirl alle prese con la pupa. Contratto con il commerciante, che nemmeno a dirlo è ebreo, alla maniera della bonanima de mi nonna, e ottengo uno sconto maggiore di quello sul cartellino: ho vinto! Non è che abbia ottenuto chissà quale miracoloso sconto ma sento di aver vinto perché la young s'è portata via una borsa più grande ma non ha ottenuto lo stesso sconto mio...ah, anni di shopping serviranno pure a qualcosa no?
Insomma mentre pago alla Crazy lei inizia a parlare...scopro, non solo che è la proprietaria (figlia del signore amico mio) ma che è malata di scarpe peggio di me...
Mi racconta storie fantastiche di vacanze di cinque giorni in cui è riuscita a comprare 5 paia di scarpe. Del fatto che questa sua ossessione, facilitata dall'essere la proprietaria di un negozio di scarpe, la porta spesso a litigi furiosi con il suo compagno e con sua madre che una volta l'ha mollata fuori casa quando ha saputo che aveva comprato altre scarpe. 
Mi ha confessato, candidamente, che lei è arrivata a comprare 40 paia di scarpe a settimana e che ora che vive in pochi mq è un po' in difficoltà con gli spazi. Giusto un po'... Ha poi allargato i racconti ai vestiti confessandomi che una volta: "ho fatto scopa con il vestito della testimone!" E che ovviamente la colpa era del commesso perché se: "chiedo chi è venuto a comprare questo vestito e mi dici solo straniere, sei un disgraziato! E comunque la brutta figura l'ha fatta la testimone perché avrebbe dovuto essere più elegante di una semplice invitata". 
Ansia! Ho un matrimonio a luglio e devo fare da testimone se c'è Crazy e fa scopa con me??? Non potrei sopportare l'affronto. Insomma Crazy in piena avrebbe continuato a parlare a oltranza, se il padre non le avesse fatto notare che mi stava trattenendo da oltre un'ora. In realtà ero completamente rapita dai suoi racconti. 
Addirittura mi ha consigliato: "Devi farti amica le commesse del The Mall: non li hai mai visti i magazzini?" 
I Magazzini??? Certo lei con la scusa del negozio ha più facilità di manovra....ma i Magazzini di Gucci, Prada, MiuMiu...sono ormai entrati in una parte del mio cervello. Come me ne libererò? Lei ha visto i Magazzini con capi scontati oltre il 70%...Crazy è il mio Mito.
Ho salutato Crazy quasi con le lacrime agli occhi. Trovare una CrazyFashionGirl così è come scoprire un tesoro nascosto, come aprire un pacco di Natale prima della mezzanotte e ricevere dei fiori in una scatola di carta. 
Ah, andrò più spesso a trovare Crazy quando sarò giù di morale, magari se diventiamo amiche m'insegnerà qualche trucco per corrompere i commercianti oppure mi consolerà permettendomi di provare tutte le scarpe del suo negozio. Mi ha anche raccontato che le borse e  le scarpe le disegna lei per il suo negozio...insomma questa ragazza vive in un mondo incantato...è una Barbie delle scarpe o qualcosa del genere.
Chissà se sono riuscita a trascinavi nel Magico Mondo di CrazyFashionGirl??? 
Chiara&TheEternalCity continua a sognare...e vi dà appuntamento alla prossima settimana! Mentre una lacrima calda di gioia le riga il volto dal ricordo di quell'incontro.

16 febbraio 2013

Tifo Roma anche a Bocca Chiusa

E se stasera il Capitano ripetesse questo gesto qui???

Alla fine sabato fu. Questa sera c'è la finale di Sanremo, giusto? 
Sarà per questo che mi sento spossata e confusa.  Del resto sono l'unica fortunata che si è andata a togliere i tamponi al naso e, invece di tornare a casa con il naso libero, ha rimediato un nuovo tampone, per colpa di un sangue che non vuole arrestarsi.
Non c'erano alternative: o rimettevo il tampone o rischiavo un'emorragia! 
Poi venite a raccontarmi che la mia vita e quella della Roma non sono strettamente collegate. Chi più della sottoscritta e della Roma ha bisogno di un tampone? 
Questa sera la Juventus sarebbe il tampone ideale anche se il mio realismo mi porta a ritenerlo il definitivo colpo di grazia se i ragazzi non decideranno di cambiare l'atteggiamento che stanno tenendo nelle ultime gare.  
La Roma deve metterci testa, gambe, cuore...tutto se vuole ottenere un miracolo. Infatti i miracoli esistono e vanno aiutati. Basterà che le punizioni le batta chi è il più bravo a farlo: Pjanic e i calci di rigore chi è il rigorista ufficiale: Totti.
Basterà che Andreazzoli si limiti a essere un allenatore senza rilasciare dichiarazioni quanto meno equivoche, come quella di commento ai calci tirati sulla macchina di Osvaldo per piedi di qualche tifoso stanco dei comportamenti in campo del giocatore argentino. 
Basterà che i giocatori si ricordino quale maglia hanno scelto d'indossare e vedano attentamente quella contro la quale stanno giocandosi i tre punti. Un romanista vero,infatti, quando ha davanti la maglia a strisce bianco nere è come un toro quando vede rosso o come la Littizzetto costretta a star buona sul palco dell'Ariston. Roma - Juve è peggio di un derby. Loro rubano, i laziali no. 
Considerando la settimana appena trascorsa, nutro un certo ottimismo. Dopo le storiche dimissioni del  Papa, è stato il turno di una pioggia di meteoriti,  poi quello di un atleta forse diventato assassino e  per concludere di un Presidente di una squadra di calcio finito dietro le sbarre per vicende legate alla costruzione di uno Stadio vuoto. Convenite con me che è stata una settimana dalle notizie straordinarie e quindi che tutto è possibile e tutto si può fare???
Il mio, come sempre, è un messaggio di speranza e di amore. La giornata dedicata all'amore è appena trascorsa ma qualcuno, che noi amiamo tanto, ancora ci deve un pensiero. Mi auguro, che questa sera si festeggi in primis l'amore per La Roma, una squadra che mai come ora ha bisogno di noi. 
Proprio ieri ce l' ha ricordato  il nostro Capitano: "Giù le mani dalla mia Roma", ha scritto. 
Esattamente le parole che i tifosi volevano sentire e che loro stessi dovrebbero proferire. Chi protesta ha le sue ragioni e ha tutto il mio sostegno, però vorrei ricordare loro che la Roma è una fede e non si discute. Il resto si mette in discussione da solo... con il suo comportamento dentro e fuori dal campo. 
Per concludere, questa sera ragazzi in alto i cuori e fuori la voce...è giunta l'ora di ricominciare a vincere...

PostScriptumLazie: ...sta per girare...lo sento, il vento, sta per cambiare direzione...godetevi 'sta tormenta prima che vi travolga, non si può avere fortuna per sempre....

PostScriptumSanremo: A Sanremo tifo per  Daniele Silvestri e la sua canzone a Bocca chiusa. Sarebbe bello se a fine partita la Curva cantasse in coro così: 

..e senza scudi per proteggermi ne’ armi 

per difendermi 
ne' caschi per nascondermi ne' santi 
a cui rivolgermi 
ho solo questa lingua in bocca e se 
mi tagli pure questa 
io non mi fermo, scusa, canto pure 
… a bocca chiusa 

infatti che vinca o che perda la Roma va sempre sostenuta...anche a bocca chiusa...parola di Tacco12. 

14 febbraio 2013

Buon San Valentino


Un Post veloce, veloce per augurare a tutti un HAPPY ST. VALENTINE!!! E se qualcuno è infastidito dai cuori, beh, peggio per lui...celebrare l'AMORE è un modo per non sottovalutare un sentimento unico, il solo che smuove tutto e che si deve celebrare il 14 Febbraio perché lo si celebri tutti i giorni...e così Love&Peace a tutti 

13 febbraio 2013

Sanremo, dove sei finito?

Il Festival Di Saremo con i fiori e Modugno

Per Je Suis Marie Antoinette non potevo che scegliere : Il Festival di Sanremo. 
Iniziato ieri è l'argomento del giorno e una Marie Antoinette non può che commentarlo.
A dire la verità il Festival, più di ogni altro evento Nazional-popolare, scatena rituali e tradizioni. 
Ho ricevuto la consueta telefonata della mia amica d'infanzia, con la quale ci divertiamo a commentare tutta (ma proprio tutta) la kermesse. Di solito la prima telefonata è con la mamma, perché da sempre abbiamo commentato i fiori. Il dramma è che negli ultimi anni di fiori sul palco non ce ne sono affatto. "Ma che schifo è questo Festival?" ha esordito continuando con un laconico "manca di eleganza" commento al quale non ho potuto controbattere. E' vero, il Festival quest'anno è privo di charme e di bellezza. Ritornando ai fiori, l'unica incursione di cui ho memoria, è una rosa rossa in mano a una Littizzetto a dir poco goffa. Peccato. Il Sanremo che piace a me è pieno di fiori colorati sul palco e anche quest'anno la mia aspettativa in merito è stata disattesa. 
Che fine hanno fatto quei palchi "caciaroni" degli anni '80? possibile che me li ricordi così "carichi" solo perché ero piccola? C'è da dire che il palco di quest'anno, fiori a parte, è molto bello.
E' "nuovo", con i poveri musicisti appollaiati come piccioni sui cornicioni (tanto per citare una canzone saremese) e un prolungamento del palco che invade le prime file, comprendo come un'onda anomala le poltrone rosse da molti agognate (mia madre in primis).
La scala, poi, devo ammettere che mi inquieta un po'. La sua assenza mi aveva preoccupato e quando ha compiuto la sua entrata in scena, beh c'è da riconoscerlo, è stata davvero una sorpresa. Una scala all'altezza dell'evento. Bravo allo scenografo dunque! Anche se i fiori...ma proseguiamo. 
I presentatori mi sono apparsi un po' confusionari. Tolto il fatto che leggevano (e lo facevano vedere anche troppo) ho sentito un po' l'assenza di una figura "fresca" sul palco.
Luciana è la donna più simpatica d'Italia ma quanto a bellezza e stile ha molto su cui lavorare. Bruttini i vestiti e soprattutto le scarpe. Forse penalizzati dal modo in cui lei non li ha valorizzati.
Fabio è stato bravo, un po' monocorde ma sempre pronto a prendere in mano la situazione. Durante l'esibizione di Crozza ha saputo essere un ottimo padrone di casa. Certo è che la Oxa non la si può biasimare. E' vero che il comico di Ballarò e La7 ha esordito con un Berlusca canterino mettendosi poi nei panni di tutti gli altri candidati e quindi rispettando la par condicio...però l'Armata Rossa di Toto Cutugno, mi è sembrata leggermente di sinistra. Mancava Nanni Moretti a decretare la canzone di Silvestri che sarebbe andata avanti e il quadro sarebbe stato un tantino sbilanciato. 
Comunque, grande tenerezza per un Cutugno visibilmente sofferente ma ancora pieno di note e di voce. L'esibizione di Crozza bloccata da fischi e dai soliti noti, mi ha fatto molto vergognare. Un programma in Eurovisione che intralcia un elemento fondamentale della democrazia: la libertà di pensiero ed espressione. Mi chiedo come sia possibile che avvengano certi episodi. 
Ricapitolando: mi hanno levato i fiori, i vestiti (perché addosso alla Littizzetto tutto si mortifica) e i cantanti. Si, questa è la cosa più grave.
Quando ha terminato Crozza mi è venuto da dire: "Oddio ma il Festival? chi avrà cantato?" per buona mezzora infatti ho avuto la sensazione, sincera, di aver visto Crozza nel Paese delle Meraviglie e di aver cambiato canale. Mi sono poi fatta una risata e rimproverata con un "Rincoglionita". 
In effetti però la musica dei BIG è mancata. Nonostante l'idea apprezzabile di far portare due canzoni ciascuno ai partecipanti, in realtà questi Big sono stati pochi in quantità e in fama. 
Tra tutti quelli che ieri si sono esibiti solo Daniele Silvestri, con un brano a mio avviso Politico ma giusto (come lui stesso ha dichiarato: "Vorrei andasse avanti A bocca chiusa perché è un brano di cui il Paese ha bisogno") lo posso considerare un Big.
Nell'ordine: Raphael, Simona Molinari e Peter Cincotti mi hanno riportato alle atmosfere jazz, da piano bar. Bravi per carità ma chi sono??? Lei bel vestito, bei tacchi e bella voce (anche bel taglio di capelli) ma il genere non mi ha conquistato.
Poi ci sono stati Marta sui Tubi, più o meno conosciuti, ma definirli Big mi sembra esagerato. Look della serie: stupiamoli o stupiamoci. Sufficienti ma poco efficaci.
Altre esibizioni fatemi concetrare...beh, Chiara che arriva da XFactor, voce strepitosa ma perché la vestono così male??? Canzoni così e così nonostante la sua indiscutibile voce.
Dimenticavo Marco Mengoni, che a me sembra un clone di Renga. Tutti con le stesse voci, bravo ma veramente poco originale. Mengoni quanto meno ha sfoggiato un look impeccabile come quello di Silvestri che, a mio avviso, si è ringiovanito.
Per concludere con un'altra della serie chi te conosce: (la) Maria Nazionale (un po' come Buongiorno Italia, buongiorno Maria di Toto Cutugno) che rientra nella più lagnosa e tragica tradizione della canzone napoletana. A dare un senso alla sua partecipazione : Vincenzo Montella, napoletano pure lui, scelto per decretare la canzone di Maria che avrebbe continuato la competizione.
Gli ospiti infatti sono stati la carta vincente dello show: Flavia Pennetta, bella ma senza seno; le sorelle Parodi, per loro ogni commento è superfluo preferisco astenermi; di Montella abbiamo già detto, l'aeroplanino è sempre all'altezza; poi Ilaria D'Amico impeccabile ed elegante anche se molto emozionata. Buona figura anche per Ogbonna, giovane giocatore italiano come Balotelli.
Ospiti d'eccezione due uomini innamorati che il giorno di SanValentino si sposeranno a NewYork (anche questo l'ho trovato molto di sinistra e mi è piaciuto). 
Questa sera dovrebbe andare meglio, poi si sa la Prima è sempre una prova. Intanto saltano i Ricchi e poveri per via della morte del figlio di Franco, il "baffo" del gruppo. Condoglianze.
Incredibile ma a SanRemo succede sempre qualche cosa. La tradizione della canzone italiana al Festival a chi sarà affidata stasera? In gara sono con il fiato sospeso per Elio e Le Storie Tese, Elio mi stupisce sempre. Aspetto curiosa l'esibizione di Malika Ayane e Max Gazzè. So che in molti non vedono l'ora di ascoltare i Modà, che a me non piacciono. Siamo davanti a nomi più conosciuti rispetto alla prima serata speriamo che la loro musica sia all'altezza. A completare il quadro Almamegretta, Simone Cristicchi e Annalisa...non chiedetemi chi sia quest'ultima perché davvero lo ignoro.
Che fine hanno fatto Fausto Leali, Alex Britti, Luca Barbarossa, Tozzi, Ruggeri, Riccardo Fogli, Albano e Romina, Albano senza Romina, Elisa, Laura Pausini, Modugno, Morandi e Nilla Pizzi...e tutti gli altri??? Possibile che nessuno voglia più partecipare al Festival?
Nella speranza di vedere qualcosa di bello e aggraziato, leggero e delicato come una nota e una melodia, rimetto il mio giudizio finale al prossimo Je suis Marie Antoinette. Del resto se Sanremo è Saremo, comunque vada sarà un successo!

12 febbraio 2013

Della serie, vogliamoci bene



Oggi non ho potuto essere on air perché con il setto nasale operato e i tamponi nel cervello, la mia voce notoriamente nasale sarebbe diventata una voce da trans. Con tutto il rispetto per loro in effetti il problema maggiore sarebbe stato farmi capire, respirare e salivare tutto insieme. Questo non m'impedisce di farmi viva qui, sul mio blog per raccontarvi la mia domenica calcistica...della serie da prendere a calci. Si perché mai come quest'anno mi va di prendere a calci qualcuno quando vedo la Roma scendere in campo. Ho sperato per un lunghissimo nano secondo che mandare via Zeman (capro espiatorio, di una società che non esiste e di problemi talmente grandi da far diventare il boemo l'unica pagliuzza nell'occhio) potesse dare una scossa. Ma che fragile illusione. Quando ho visto Daniele, il mio De Rossi, cui avevo dedicato il Tacco12 precedente, giocare così male che non poteva essere lui e infine Osvaldo sciupare un rigore come fosse un Lapo qualsiasi che per strafare ha voluto il Porsche mimetico, beh, lì è apparsa lampante la verità: questi fanno come cazzo gli pare. 
Ecco, non andare per radio, mi permette di scrivere qualche turpiloquio a mio avviso necessario per raccontare uno stato d'animo che altrimenti non sarebbe raccontato bene. Dico solo che perdere 1-3 contro la Sampdoria di Delio Rossi è stato più traumatico del mio intervento al naso. Non so se rendo. Per la cronaca i due Rossi si sono distinti anche se non per meriti, come avevo presagito sapevo che sarebbero stati i protagonisti. 
Primi venti minuti buoni ma non convincenti a mio  avviso: 
"Non tirano mai, al momento era meglio la Roma di Zeman" ho detto a Mirko che aveva esordito con un grosso punto esclamativo alla vista della formazione schierata in campo: 
"Finalmente Marquinho dal primo minuto!" aveva aggiunto contento. 
In effetti gli undici non erano mal disposti, anzi, tutto facevano pensare tranne che a una disfatta così clamorosa. Pjanic ci si mette pure lui. Mi sbaglia un gol facile, facile, meglio di un rigore. Mi si sta De Rossizzando? Gioca bene solo in Nazionale? Una volta una canzone da stadio era: gioca bene o gioca male lo volemo in Nazionale ora bisognerà aggiornare il ritornello viste le prestazioni. 
Daniele ha sbagliato quasi tutto, Osvaldo ha sbagliato tutto. Francesco ha guardato e si è lasciato scippare il pallone senza dire nulla, anche lui non mi è piaciuto. Un capitano s'impone.
"Non voleva creare polemiche" lo giustifica Mirko. 
"Creare polemiche??? Qui si tratta di perdere o vincere una partita! Di essere una squadra! E lo vuoi sapere perché cipollino ha voluto tirare il rigore, perché c'ha una maglietta con dedica sotto, l'ho visto mentre si preparava negli spoiatoi, lo hanno inquadrato". 
Neanche a farlo a posta la mia tesi verrà confermata, o almeno ipotizzata dagli addetti ai lavori subito dopo. Del resto basta essere delle osservatrici per capire gli uomini. Morale della storia. Ho visto il secondo tempo, come mio solito con distaccato interesse, seduta a tavola davanti a un vassoio di frappe. Fine primo tempo le frappe erano ancora lì, fine secondo non solo erano sparite magicamente ma anche un barattolo di Nutella si atteggiava a centrotavola, rigorosamente vuoto. 
'Sti maledetti oltre ad avvelenarmi mi danneggiano la linea, è colpa loro se mi attacco alla Nutella. Che annataccia, c'avrà mai fine quest'anno? 
La classifica è spietata: abbiamo 34 punti dei quali 3 regalati dal Cagliari e 4 miracolosamente presi all'Inter, 3 al Milan e 3 alla Fiorentina, vale a dire che con tutte le alte squadre (tante delle quali sono in bassa classifica) abbiamo totalizzato solo 21 punti. Insomma di cosa stiamo parlando? Nel 2013 non abbiamo ancora mai vinto e abbiamo uguagliato il record negativo del 1968 e del 1973. 
La chicca poi è stata l'intervista ad Andreazzoli che interrogato su chi fosse o meno il rigorista ha risposto:
"Da ventanni a oggi è Totti" e incalzato sul perché avesse tirato Osvaldo ha ribattuto: "Non ne ho idea". 
Non ne ho idea??? L'allenatore non ha idea del perché il suo rigorista non batte il rigore? Va beh, anche lui non voleva creare polemiche, tanto qui c'è poco da polemizzare. Sabato contro la Juventus sarà un bagno di sangue, lo so io e lo sapete voi. Come dice il Guru bisogna tener duro e sperare di arrivare a 40 punti per salvare la pelle. Purtroppo Non è tempo per Noi...e in un modo si deve pure morire se fosse urlando forza Roma sarebbe sempre una bella prova...parola di Tacco12. 

PostScriptumLazie: Giovedì tutti a guardare Don Matteo ce faccesse il miracolo....

PostScriptumAllenatori: La Roma risponde a Giannini, pare stia puntando su un altro ex giocatore, oggi circolava il nome di DiFrancesco...che dire? C'è da stare Allegri....


11 febbraio 2013

Anestetizziamoci

Il lunedì della grande neve é giunto.
Sveglia alle 6.20, valigetta pronta con stipato dentro l'impossibile, per trascorrere una notte in ospedale.
Il Setto Nasale và sistemato, parola di un medico 'bella copia' di Baglioni con un nome che termina in Einstein (come Frankeistein per intenderci).
Speriamo bene! Giunta al sesto piano mi assegnano la camera che di bello ha solo il numero...il 15, quello della data di nascita mia e del mio Amore.
Andrà tutto bene, lo sento. La bocca mi si ritira, arsa da una sete che non posso saziare per via dell'anestesia che mi vieta di assumere liquidi.
Nell'attesa la fauna umana degli ospedali si manifesta in tutto il suo splendore. Un ragazzo si deve operare un'ernia con lo stesso dottore che 20 anni prima gli aveva già fatto un altro intervento. Un medico che ha il dono dell'eterna giovinezza, infatti é sempre uguale.Un signore, visibilmente agitato, mi racconta che é tornato per la seconda volta, dato che lunedì scorso c'era stato un problema in sala operatoria ed era stato rispedito a casa.
Della serie: 'n te preoccupà! E avrei tanto voluto rispondergli: Scialla!!! Tanto non avrebbe capito.
Mi metto comoda, in un pigiamino scelto apposta per l'occasione. Grigio a righe bianche e maglietta grigia sopra e nera sotto.
Le pantofole poi sono la chicca: ballerine RoSa da bionda vera! Concediamoci un vezzo...Insomma ho fatto del mio meglio per affrontare sua Signora Anestesia.
Intanto ho la mia amica Carlotta che fa l'anestetista e mi ha spiegato tutto, mi é venuta a trovare e mi ha accompagnato in sala operatoria. Momenti non la vedevo perché mi hanno fatto togliere gli occhiali e siccome che so' cecata...chi la riconosceva Carlottina con la cuffia e l'abito verde? Anche la mia tenuta é stata coperta da camice verde di carta, cuffia e copri ciabattine. 'Zzo lo metto a fare il bel pigiamino??? Altro che Carnevale, paziente in sala operatoria, di verde vestita era una maschera perfetta. 
Piero, l'addormentatore di turno, mi spara in vena la medicina che 'mi rilassa' dice. 
'A Buciardoooneee! Tempo di chiedere e boom: andata. Altro che Bella Addormentata e Giulietta di Verona, Chiara non ha nemmeno finto la domanda che é caduta in un sonno profondo. Talmente profondo che ho dormito più di un'ora dopo l'intervento.
Arrivata in stanza ho trovato mamma e papà e Mirko che mi aveva raggiunto fuori la sala operatoria. Con una certa apprensione perché sentiva gli infermieri gridare: "Chiara! Chiaraaa!" A un certo punto devo aver sentito anche io: 
"Ma che volete? ' A profughi! Chi ve conosce 'a belli???" 
Alla fine un po' rinco e un po' cecata però mi sono svegliata e tutta arzilla ho preso possesso del mio letto bianco celeste.
Un paio d'ore dopo é rientrata la mia compagna di stanza, una ragazzina di 20anni che doveva togliere le tonsille. La sua famiglia, di fuori Roma ha invaso la stanza. 
Gentili, carini, affettuosi ma provate voi a dormire con cellulari squillanti e conati di vomito verde....una Visitor in stanza!!!! Pauraaaaa!!! E mentre tutto assumeva un'atmosfera surreale fatta di lampi, fulmini, saette e grandine, una notizia assurda compariva sul mio IPhone: Papa BenedettoXVI si dimette. 
Un Papa che abdica non l'avevo mai sentito prima! E in effetti solo all'ora del tg mi ricorderò di tale Celestino V e del suo gran rifiuto ma era parecchi secoli fa. 
Questa é Storia....ed è capitato il giorno in cui il mio setto nasale voleva essere il protagonista! Egoista di un Papa!!! Fortuna che ho potuto consolarmi con una crostatina e un succo alla pera mentre le due superstiti della famiglia Meloni (pure questo di dramma) chiamavano le infermiere perché, dall'altra stanza, usciva pipì dalla sacca di un poveretto e stava inondando il corridoio. E così sono arrivata a fine giornata. Finalmente un po' di tranquillità anche se i campanelli continuano a suonare...infermieri, uomini solo all'anagrafe, sono più efficienti di certe zitelle acide che, non solo non aiutano, si arrabbiano anche se si fa il loro lavoro. Peccato perché la Caposala del III piano è prorio in gamba e poi mi ha soprannominata Jennifer (come la Aniston) dallo scorso venerdì quando ho fatto le analisi. Insomma W la Sanità e la passione per il proprio lavoro...ce la farà Chiara a dormire almeno un'ora? Un pensiero la salva: domani sarà a casa sua e intanto si tampona...mentre sulla EternalCity scende la pioggia come fosse pianto per un Papa che l'abbandona!

10 febbraio 2013

A Carnevale giù la maschera


Curiosità: come vedremo giocare la nuova Roma di Mr. Andreazzoli? 
L'altra sera il Guru ha incontrato, dopo la mezzanotte, Marquinhos al Bar Sant'Eustachio. Era lì con la sua famiglia. Mio padre e zio Bri si sono fatti scattare delle foto in preda alla tipica euforia del tifoso romanista, quando si trova davanti uno dei calciatori della sua squadra del cuore. 
"Uno dei più grandi" avrebbe detto il Guru. La leggenda vuole anche che zio Bri non mollasse il malcapitato di un solo centimetro e che continuasse a ripetergli: 
"E' vero che non vai al Barcellona? E' vero che rimani qui?" 
Il ragazzino, perché di un ragazzino si tratta appena 18 anni, pare aver risposto che lui non ha intenzione di muoversi da Roma. Va bene, questa è la storia ma la prima considerazione che mi è venuta in mente sabato mattina quando ho visto la foto sulla bacheca Facebook del Guru è stata: 
"Che diamine ci faceva in giro dopo la mezzanotte quello lì??? Di venerdì sera???" 
E allora, la Roma che verrà non credo che sia tanto diversa da quella che è appena passata. Lo sarà certamente a livello di gioco. Lo sarà nelle regole, mi pare evidente. E si sa che se uno è più felice e più sereno è disposto a dare del suo meglio. Quindi vederli in giro per la città a tarda notte non è detto che sia un episodio da deprecare. 
M'immagino quando i titolari (anche qui ci sono novità, che erano scontate con l'olandese tra i pali e De Rossi in mezzo al centrocampo come regista) sono partiti verso lo stadio di Marassi di Genova, chissà quale Playlist avrà inventato Osvaldo per caricarsi e cosa leggerà Daniele per trovare le motivazioni o che sgranocchierà Francesco per trovare la forza alla braccio di ferro e raggiungere quel secondo posto tra i marcatori di tutti i tempi. Due gol e sarà un'altro record, suo e nostro. 
L'ultimo weekend di Carnevale e se ai ragazzi verrà la voglia irrefrenabile di mangiare frappe e castagnole, beh, che se le guadagnino con la prima vittoria dell'anno. La prima...solo a scriverlo ha dell'assurdo. 
Me li vedo scendere in campo mascherati ma non dai soliti "americani" topolino e paperino, no, no, me li vedo scendere cattivi. Francesco SuperMan Totti, Daniele CaptainAmerica De Rossi, Osvaldo Hulk. Me li vedo volare in campo, tessere ragnatele come SpiderMan o correre come fossero su una BatMobile. Sopra ogni cosa e sotto ogni maschera un unico punto in comune, che li unisce tutti e ne fa una squadra: il coraggio. 
Vedrò la partita a casa e sento che non sbaglieranno. E so che il Boemo sarà seduto su una poltrona e scuoterà la testa. Il suo sogno è svanito e un po' anche quello di ogni tifoso di calcio.  Adesso però basta, non possono giocarci un altro scherzo e se a Carnevale ogni scherzo vale, beh, noi di scherzi ne abbiamo già ricevuti molti...è giunta l'ora di tirar giù la maschera...parola di TACCO12. 

PostScriptuMLazie: Chi dice che i laziali non parlano è in mala fede. E' da ieri che si lamentano delle gufate giallorosse e della sfortuna che li ha presi di mira. E' giunta l'ora di sapere di chi siete figli, direbbe Alberto Sordi...quanto al gufo, gli uccelli siete voi. Noi lupi i pennuti ce li mangiamo. 

PostScriptuMprofezia: la differenza la faranno i DR...che non sono un nuova coalizione ma un allenatore, Delio Rossi, e un giocatore, Daniele De Rossi. Quasi omonimi ma molto diversi anche se molto, molto arrabbiati...chi vincerà la sfida? 

06 febbraio 2013

Come usare TripAdvisor

Occhio al gufo...il logo di TripAdvisor

Oggi è la giornata di Je Suis Marie Antoinette, la rubrica dei consigli su libri, posti, ricette, regali, feste, su tutto quello che la settimana mi sollecita ed ho voglia di farvi conoscere. 
Ho deciso di parlare di TripAdvisor. Niente SanValentino o Carnevale. Il primo è un argomento troppo inflazionato (anche se una volta passato vi mostrerò una scoperta piacevole) e il secondo è decisamente troppo breve (anche se di mascherine se ne vedono tutto l'anno). 
Quindi lette e ascoltate le polemiche degli ultimi giorni, ho deciso che l'argomento di questo mercoledì è: Come usare TripAdvisor
Per chi non lo conoscesse è un sito, uno di quelli di maggior riferimento, ove consultare ristoranti, alberghi, b&b quando si è in viaggio. L'accusa che viene mossa alla piattaforma è, ascoltate bene, quella che viene spesso mossa anche al nostro Paese ossia TripAdvisor è uno strumento democratico. 
In quanto tale ha il suo rovescio della medaglia. Nel Bel Paese infatti l'arte della furbizia è sempre in agguato. Si dice che molti commercianti invidiosi postino commenti cattivi nei confronti dei concorrenti. Trattasi di comportamento sleale. Questo tipo ti atteggiamento, a detta di chi ha portato avanti le indagini sull'argomento, è piuttosto diffuso e non è così legale. Infatti ci sono persone che sono disposte a "parlar male" di qualsiasi struttura purché ben pagati per questo compito. 
La scoperta, se scoperta si può definire, ha destato grande sorpresa nell'ambiente dei consumatori. Per quanto mi riguarda, da figlia di ristoratore, non solo uso TripAdvisor e lo considero uno dei siti di riferimento per scoprire posti deliziosi e affidabili, ma conosco esattamente questi sporchi giochetti. 
Per esperienza mi è capitato di leggere sul sito di Armando al Pantheon recensioni false e scritte in malafede. Fortuna vuole che siano poche e che alcune siano vere ma opera di soggetti stranieri usi a praticare la loro cultura anche a tavola. Poco rispettosi della tradizione e del lavoro degli altri. Non voglio dire che da Armando al Pantheon non si sbaglia mai ma posso garantire che è molto, molto raro. 
Il resto delle volte però si leggono solo verità e se un buon commento si arricchisce di suggerimenti e qualche critica, ben venga perché è così che si migliora. 
Usare TripAdvisor non significa considerarlo un sito sacro. Non è la Bibbia del Viaggiatore. Il vero turista è colui che, per verificare un giudizio, si affida prima ai consigli di amici esperti (o fidati); poi consulta siti o testi di eccellenza come il Gambero Rosso, lo SlowFood e la guida Michelin. Solo dulcis in fundo, se è un amante sincero e curioso del cibo (e quindi della cultura che il cibo rappresenta), si rivolge a TripAdvisor per verificare i commenti degli altri viaggiatori. 
Vi assicuro che questo uso è efficace e non può darvi fregature. Se poi siete dei veri cultori del mangiar sano e di qualità sono nati numerosi blog e social sul food. Vi consiglio a tal proposito : Foodspotting (una sorta di Facebook del cibo, dove condividere foto e commenti dei piatti scoperti durante i viaggi), Scatti di Gusto e il Papero Giallo per quanto riguarda i blog più autorevoli perché gestiti da gente del settore enogastronomico.
Avviso ai furbetti. Non bastano due critiche per rovinare il lavoro di qualità e la passione perché a fronte dell'invidia c'è sempre una buona dose di brave persone che riconoscono i prodotti confezionati con amore, professionalità ed esperienza. 
Troppo spesso si sottovaluta la gente con la valigia...chi ha tra le mani una borsa o sulle spalle ha uno zaino, nella testa ha il Mondo...parola di Tacco12. 

05 febbraio 2013

Ricominciamo


Ricominciamo! Canterebbe la Curva Sud di una volta sulla musica del mitico Adriano Pappalardo. E lo dico (se necessario lo canto) pure io. Era giunta l'ora di una svolta. Nel calcio moderno non c'è tempo per i sogni. Aspettare è  dannoso per la classifica e per le casse della società. Zeman ha fatto Zeman fino alla fine. Lui non ha disatteso le aspettative, non ha deluso e chi lo ama lo rimpiange. Capisco questo meccanismo e stimo il tecnico boemo perché non mi aspettavo assolutamente nulla di diverso da quello che ho visto fino a venerdì. La domanda a questo punto è una: un tifoso deve amare un tecnico o sostenere la sua squadra? Qual è il comportamento che deve tenere? 
Venerdì sera lavoravo. Il mio abbonamento giaceva dentro il portafoglio e ogni tanto lo tiravo fuori con la speranza di poter correre all'Olimpico che dista solo pochi metri dalla mia redazione. Purtroppo (anzi con il senno di poi) per fortuna, ho dovuto attendere l'inizio di Zeta che è in seconda serata alle 22.30. 
Poco male ho comunque potuto sintonizzarmi sulla partita. In redazione nel turno di notte c'erano diversi colleghi dello sport. Uno fiorentino, uno laziale, uno neutro (ossia romanista poco tifoso, più dedito alle moto e ai motori) e uno milanista ma amante del Boemo. 
La partita inizia e subito la Roma passa in svantaggio. Arrabbiarsi non sarebbe servito a nulla. Continuo ad avere fiducia. Quando segna il Capitano ho un sussulto e la solita esclamazione: 
"Se non ci fosse lui" poi torno seduta tranquilla e taccio. 
Inizia il secondo tempo e di nuovo la Roma incassa un gol grazie alla papera di un ragazzo che mi ha fatto una pena incredibile e una grande rabbia nello stesso tempo. A quel punto crollo pure io. In realtà ho voglia di spegnere tutto, di non vedere come va a finire. Un romanista lo sa sempre come va a finire anche se dentro si vuole illudere e ci vuole credere. Così tra le prese in giro del collega fiorentino che sosteneva che il mio accento romano aumentava ad ogni gol che preso, cerco di darmi un contegno. 
All'ennesima presa in giro del toscano gli rispondono da romanista avvelenata: 
"Ma che vuoi? metto troppe "g" o poche "r" e pensa a te che aspiri tutto!" l'ho detto ridendo e lui ha capito, quando la Roma perde non mi rompete le balle. Soprattutto ha capito che stavo vivendo un dramma.
Ormai era evidente che la squadra non c'era e che dopo quella partita bisognava trovare una soluzione. Gli alibi erano terminati tutti. 
Allo scadere del tempo regolamentare, accorcia le distanze Marquinho e riesco addirittura a esultare. 
Il fiorentino me lo fa notare: 
"Come fai a esultare?" 
Lo guardo e replico:
"Quando la Roma segna, io esulto sempre". 
Parlo e m'illumino. Ecco il tifoso. Il tifoso sostiene la sua squadra, la maglia. Chi indossa la maglia, chi siede in panchina, chi dirige la baracca non è la squadra. E allora caro Zeman, grazie per averci portato un'altra volta la tua filosofia di gioco. Per averci creduto e fatto divertire. Grazie di cuore per il tuo calcio "pulito", la tua integrità e la tua immensa voglia di credere ancora in un calcio che è diventato un business. 
Grazie ma io non ti piango e non ti piangerò. Amo la Roma e voglio che si rimetta in piedi. La voglio vedere dove merita di essere, in alto. Quindi, traghettatore o no, auguro ad Aurelio Andreazzoli di riuscire nell'impresa. Di portarci in finale di Coppa Italia e di vincerla, ce lo meritiamo tutti noi. 
E' giunta l'ora che il tifo si unisca, la Roma ha bisogno di noi... 

PostScriptuMCrociere: Oggi ho scoperto che venerdì verrà presentata la Prima Crociera Giallorossa...c'è da dire che questi americani hanno un gran senso dello humor.

PostScriptumLazie: La Lazie ha perso la seconda partita consecutiva. Ha perso Klose per infortunio e ieri Mauri è stato nuovamente interrogato dai giudici. La ruota gira...basta aspettare...parola di Tacco12.

04 febbraio 2013

Oh, shit it's Monday!


Capita anche questo in un lunedì mattina in cui spiccicare gli occhi è un compito molto più che arduo. 
Suona la sveglia e tutto sembra purché l'ora di saltare in piedi. Poi saltare di questi tempi con il nervo sciatico tempestato negli ultimi 5 giorni da punture come se fossi un ultra settantenne...beh, è proprio un parolone.
Così è, quando sveglia suona. Il sonno deve finire e bisogna barcollare nel bagno, possibilmente senza guardarsi allo specchio. Lavato il viso cerchi di riordinare la tua agenda mentale (senza controllare) e di organizzarti questa nuova e fredda settimana di febbraio. 
In sella alla vespa ti ricordi che ancora non hai ritirato la busta paga e che hai bisogno dei buoni pasto per fare la spesa e allora cambi itinerario al volo e vai ad afferrarti quel blocchetto di carta che può alleggerirti il mese. Roma splende nel sole gelato. Non si scioglie, si mantiene bella. 
Arrivo a lavoro e ti becco il delirio. In contemporanea esce Monti da un programma ed entra Silvio nell'altro. Non in contemporanea in realtà, infatti i due fanno di tutto per non incrociarsi. Fuori l'ingresso c'è fermento. Elena in reception mi accoglie con un: "Che è Zeta?" come che è Zeta? Elenona mia, consigliera di shopping e scarpe, non mi cadere su queste cose. In realtà stava ancora dormendo. 
Chiedo se Berlusconi era andato via e mi risponde di no, "è in diretta" 
Oh, my God! Berlusconi di lunedì non ce la posso fa'. Mi affretto a prendere l'ascensore e mi catapulto nella mia postazione. Ogni tre mesi nella nostra sede, ci sono trasferimenti in corso. Così mentre raggiungo la mia scrivania facendo lo slalom tra cartoni e scatoloni mi comunicano che devo liberare il mio armadietto e cercare di riempirne un altro. 
Sposteranno tutta la redazione multimediale al quinto piano. Mi lasceranno sola qui, con la redazione sportiva. Disperazione! Ve l'immaginate 11 uomini e solo 2 donne??? Cominceranno a parlare di fighe e calcio e tireranno giù le loro massime senza la possibilità di alcuna reazione da parte mia. Mi arrenderò e infilerò le cuffie. 
E' anche il lunedì in cui è stato esonerato Zeman. Fortuna il Fantacalcio è andato bene. Vinco contro il primo in classifica e salto al terzo posto...zona Champions! Evvai, almeno Fantastichiamo un po'. 
Finalmente mi siedo per trascrivere sull'agenda gli impegni e "Oddiooooooooooooooooooooo!!!" Avrei voluto cacciare un urlo e mettermi a piangere...ho bucato un impegno importante. Ero convinta che fosse domani, convintissima. Telefono dispiaciuta e cerco di rimediare.  E andiamo, la prima pessima figura della giornata è arrivata e la giornata non è ancora terminata. Ah, mi sono dimenticata di dire che ho discusso con mia sorella e che sono a dieta.A volte mi domando se ho fatto qualcosa di male a qualcuno.  
Avete presente che ho passato il week end con il senso di colpa per una pizza di sabato e una domenica allo sbando. Inutile dire che se non si digiuna non si dimagrisce. Almeno non dimagrisci velocemente. E' un mese che durante la settimana mi sono tolta tutto! Pane, pasta, vino, formaggi, dolci...tutto! ho perso solo 3kg e nemmeno in modo così deciso. Avete idea amiche quando si sale sulla bilancia poggiando prima un piede, poi un altro, tenendo la mano sul termosifone per non piombare di botto su quel maledetto arnese? Ecco io la mattina, rigorosamente a stomaco vuoto e nuda, mi appresto a svolgere questo rito tremendo. 
Rare volte sul mio volto appare un sorriso. Vorrei che la bilancia tornasse indietro come un orologio rotto. Anche se mi lascio un pasto libero, gli altri 6 giorni di fame non contano nulla??? Il corpo è proprio strano, se  mangi ingrassi subito e se digiuni non dimagrisci un cavolo...non fa una piega. 
Centellino anche l'olio. Tutto rigorosamente a crudo. Che poi non ho mai capito perché l'olio lo devi togliere dal piatto e poi te lo fanno spalmare sulle gambe, sulle braccia, sulla pancia...misteri. 
Settimana iniziata all'insegna degli impegni...il primo con voi naturalmente...la giornata è ancora lunga e per fortuna c'è il sole...e aspettiamo che nasca Ilaria e che arrivino trionfi. 
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