- ER NIENTE - |
E capita che la mattina te svegli e non te ricordi se quello che te crea tanto malumore è stato solo un incubo o è successo davvero. Basta poco a capillo, infatti te torna tutto in mente appena t' affacci alla finestra e vedi sventolà, dal balcone del palazzo proprio davanti a te, una bandiera che c'ha i colori che non sono quelli della squadra tua. Allora abbassi lo sguardo ma è peggio, perché trovi 'na bandiera brutta uguale pure al piano de sotto. Pensi che è il caso di chiudere la finestra, bere un caffè e decidere se andare a lavorare o meno.
Sarà una giornata molto dura. Molto. Però tu sei 'na professionista e allora te vesti e cerchi de supera' quel mal di stomaco disturbatore. Salti in vespa con il viso triste e un abbigliamento grigio. Speri quasi che non ci sia nemmeno er sole ma per fortuna lui c'è. Entri a lavoro quatta, quatta, come 'n sorcio che ruba er formaggio. Prendi possesso della tua postazione e speri che nessuno se ricordi de te, almeno oggi, almeno per un giorno.
Capita però che nel fare il tragitto incontri un laziale che : "Non te dico niente" e 'nvece t'ha detto tutto.
E una collega a cui non frega nulla però ci tiene ad avvisarti che 'naltro malato come te de Roma oggi :
"S'è buttato secco" ossia malato.
Allora ce ridi un po' su, su una disgrazia che poi essendo sportiva è comunque 'na disgrazia relativa. Quello che te manda in bestia e che era l'unica partita che bisognava giocare e vincere. L'unica.
Parti da casa con 'na tensione, che invece nasce dal giorno stesso che hai saputo che devi andà a ffà la finale proprio con la Lazio, in casa con il tuo peggior nemico. Arrivi prima allo stadio,sopporti tutto, pure 'n cinese ballerino che vorrei sapé che male abbiamo fatto per dovercelo subire. Sopporti l'inno Nazionale, anche se a giocare non è l'Italia e pure se la Coppa e d'Italia tu vorresti sentì l'inno tuo, perché l'inno tuo te fa' senti' forte e unico.
Sotto la Curva si riscalda la squadra . "C'hanno certe facce" commenta Marco. Già, c'hanno le facce nostre e questo non è mai un buon segno. Inizia la partita, ma inizia??? Perché la Roma mai come in quest'occasione non ha giocato a calcio. Avessi visto 'na azione, 'n angolo, 'na punizione.
"Aspetta, abbi fede" te dici dentro, mentre quelli, che non so' i giocatori tuoi, te d'anno l'idea che la palla la prendono a calci un po' mejo. Allora te convinci che il secondo tempo sarà migliore, che magari entra Osvaldo (visto che Destro 'na strusciato 'na palla) e che alla fine tutto sarà come deve da esse del resto: "Nun se po perde 'sta partita giusto? Nun se po proprio" Antonello ne è convinto e cerca il mio assenso che arriva con un cenno della testa. Fosse almeno per statistica il Derby dovevamo vincerlo noi, anche se quel non c'è due senza tre riferendolo alle finali di Coppa Italia perse dalla Roma, mi continuava a ronzare in testa da parecchio tempo e infatti.
Insomma inizia il secondo tempo e nulla cambia. Pure l'orologio pare essersi fermato.
"Prendi il tempo" faccio a Mirko come se controllando il tempo potessi decidere di soffrire di più o di meno. Il sole è leggermente calato, e per fortuna, dato che tutto il primo tempo me lo sono visto con il riflesso della Curva Sud e della mia faccia sulla vetrata che separa la Curva dalla Montemario. Con il senno de poi era pure mejo che il sole c'era ancora, perché almeno non vedevo quel gol che al 70' ha gelato mezzo stadio. "Ma come ha segnato? Ha segnato?" e allora vedi che mancano 20 minuti e pensi che il Manchester United ha vinto 'na Champions League in 2 minuti e allora tu (che te senti tanto Manchester) ce la poi fa'! che nun ce la poi fa'??? non è possibile no? Ora je la faranno vede' de che stoffa è fatta la Roma...je la faranno vedé te dici ma continui a non vede' Niente, anzi si. Dopo appena un minuto 'na traversa, 'na palla che forse è entrata, mi sa di no e poi? e poi er Niente. Poi er Niente. La Roma non c'è e l'allenatore butta dentro Osvaldo ma è tardi, troppo tardi. Te torna in mente che 'n sei il Manchester, che i miracoli capitano solo agli altri.
Guardi i quattro minuti di recupero, speri che accada 'n miracolo eppure se sa' che i miracoli so' rari...ma tu ce speri perché senti che c'hai diritto porcaccia la miseria a 'n miracolo. Er Niente. O forse si, perché la Coppa l'alza la Lazio e allora pe' loro er miracolo c'è stato e vaglielo a spiegare all'Onnipotente che ha sbagliato lato?
Mentre t'avvii all'uscita prima del fischio finale fai 'n tempo a manda' qualche maledizione a te che vai allo stadio e a loro che so' dei disgraziati.
"La cosa che me rode è perde co' 'ste pippe" è l'unica dichiarazione che rilascia Mirko a fine partita, ed è in quel momento che divento 'na bestia. Basta prenderci in giro, basta! E' proprio perché ce raccontiamo balle che alla fine ce rimanemo peggio. La Lazio è più squadra. La Roma ha degli individui più forti ma se questi non fanno la differenza, non giocano insieme, è 'na squadra de Niente.
E' brutto er Niente. Er Niente non se acchiappa e non se vede. Er Niente è come 'n omo senza fede.
La Lazio è 'na signora squadra e come tale andava affrontata e 'nvece ora ce resta l'amarezza de 'na stagione iniziata male e finita peggio. Er Niente è quello che abbiamo raccolto alla fine de quest'anno. Er Niente è quello che c'aspetta per la prossima stagione. Er Niente è brutto come la fame ed è un male che se poteva evitare. Ritorni a casa e mangi un po' di dolci per appagare quella fame che nessuna vittoria t'ha dato di soddisfare.
Per ironia te guardi un film sul Liverpool e la Coppa dei Campioni (però contro il Milan) e pensi che al masochismo romanista non esistono limitazioni.
Er vero dramma sta nel nome che porta addosso la squadra per la quale tifiamo, quello è la vera croce nostra e dell'aquillotto. Infatti la Lazio può vince quanto je pare ma se non te chiami Roma c'hai poco da fare. Mentre per il Romanista il problema è inverso, te senti un gladiatore di un impero pure se questo è un impero che ha perso, pure se brucia e tu ce bruci appresso....
chi ama non perde mai |
PostScriptumStriscioniCurvaNord: I laziali hanno sfoggiato citazioni di Tito Livio, Trilussa e usato il nome di Collodi...(con tanto di asterisco e spiegazioni) Bravi, bella la curva, bello lo striscione, bello tutto... avete imparato a copiare vi faccio le mie vive congratulazioni ma quanti derby dobbiamo aspettare per vedere una frase che non sia una citazione? Cari laziali in quante cose siamo lontani: c'è chi copia e c'è chi crea è sempre una questione di stile...parola di Tacco12.