Vedere Lamela in panchina sapendolo già in partenza mi ferisce un po'. Il dispiacere più grande é già stato provato dopo aver perso Marquinhos e Osvaldo, il mio Ovomaltino. Mi sento un po' orfana di loro ma l'AsRoma é altro.
Un tifoso ad inizio stagione deve comunque sentirsi carico. Credere nella formazione, nell'allenatore e soprattutto nella propria squadra. Quella che non ti fa dormire. Che se vince la prima sarà un anno ottimo anche per te. Che la maglia solo a vederla infilare ai giocatori negli spogliatoi in diretta SKY, ti sembra la più bella di sempre e ti dimentichi il logo nuovo, i giocatori ceduti e quelli che non verranno. L'As Roma del resto é l'unica squadra concepibile da tifare per il mio cuore e il mio cervello da quando sono nata. Mentre il tempo scorre e l'ansia cresce, telefono a Papà che mi racconta che zio Gianni ha detto: 'E' una partita fondamentale per tutto il Campionato!' Ma se é solo la prima??? Ma si ha ragione lui, é così che siamo noi tifosi: esagerati. Estremi. Fanatici e Fieri. Mentre l'arbitro fischia l'inizio, penso a zio Bri, Giulia e Flavio che si perdono il debutto intrappolati in un aereo di ritorno dalle vacanze esotiche. Vedo Borriello sfoggiare un paio di baffetti anni '30 e spero faccia una doppietta così, magari, non ci pensano più a venderlo.
La partita inizia. Totti é alla sua ennesima stagione (ha superato la ventesima) e De Rossi alla numero 12. In campo a colpirmi più del gioco, piuttosto noioso, é stato il neo acquisto Maicon. Gran bel giocatore che sembra in grande sintonia con il Capitano. Un primo tempo che scorre lento e mi fa venire fame, soprattutto per la rabbia. Il secondo tempo, a pancia piena, mi regala il sogno dei sogni. Livorno più stanco e Roma più determinata...il cuore vince su tutto e accade il miracolo. De Rossi tira un bolide dei suoi e questa volta sfonda la porta. Goooool!!!! Gooool!!!! Scoppia la vena a lui e scoppia il cuore a me. Era ora, Daniele doveva segnare per lui e per noi. Nemmeno il tempo di riprendersi che Florenzi raddoppia e allora Roma ai Romani. La partita finisce così e io mi sento orgogliosa. Questa é la squadra che voglio, con giocatori che esultano e amano la maglia come veri tifosi. Come fossero noi. Noi da casa, noi dagli spalti, noi romani e romanisti che non ammettiamo deroghe alla nostre fede. Roma ha vinto, nonostante Sabatini con le mani in faccia, segno di disperazione invece che di gioia, al gol di Daniele. Roma ai Romani Romanisti come inizio non mi sembra male...parola di Tacco12.
PostScriptMGarcia: Il nuovo allenatore al telefonino ha ottenuto già un primato...ho la sensazione che non sarà l'unico :-)
Nessun commento:
Posta un commento