Morgan |
E' una giornata assolata di ottobre. Un martedì. Scusate il Ritardo, vi dico citando il nostro Capitano, però per far scendere l'adrenalina e far riposare le emozioni ho avuto bisogno di qualche ora.
La prova del 9 è stata superata.
Quando si andava alle elementari t'insegnavano che con tale prova si poteva verificare se il risultato dell'operazione matematica ottenuto fosse corretto o meno.
Quello che non ci hanno mai detto (almeno a me) è che la prova del 9, anche se risulta positiva, ha un 11% di probabilità di un falso positivo.
Quindi, calma e sangue freddo, non ci si può fermare ora! no!!! La Roma deve continuare la sua marcia, come una missione, come un pellegrinaggio verso una nobile meta.
Domenica davanti alla tv quando ho visto scendere le squadre in campo ho pensato:
"Oggi è davvero dura".
Inutile negare che la mancanza congiunta di Totti e Gervinho mi preoccupava abbastanza. Non per mancanza di fiducia in tutti gli altri ma per una questione di equilibri e punti di riferimento.
Guidolin, il prete mancato, poi è uno di quelli che la partita la prepara bene e a Udine nessuno vinceva da diverso tempo. Insomma quando si dice avere una serie di sentori.
Nonostante ciò non mi sentivo particolarmente sfiduciata. Ero certa che Daniele avrebbe rimesso la Luce al centro del campo.
Dopo il pranzo domenicale, mentre Mirko, suocerina e suocerino prendevano posto sul divano, la sottoscritta si è limitata a rimanere sulla sedia tra la crostata ai frutti di bosco e il plumcake alla Nutella. Pronta ad agguantare una fetta come salvagente e a mandar giù un bicchierino di Zibibbo per dimenticare.
Il primo tempo scorre così, con la bocca piena e la speranza che si arrivi subito al 45' perché si sa che Monsieur Garcia ha già inquadrato il problema ed è pronto a risolverlo. Lui è come il più bravo della classe. Ve lo ricordate quando vi arrivava la versione di latino, durante il compito in classe, e vi sembrava di essere davanti a un geroglifico e allora cercavi (senza farti notare) lo sguardo del più bravo della classe che senza parlare capitava il tuo "Aiutoooo! Ti prego almeno la prima frase!"
Ecco Garcia è quello che ti guarda e ti dice:
" Tranquilliser, pas de problème, je vais" (Tranquilli, nessun problema, ci penso io).
E così il primo tempo scorre pieno di ammonizioni ed espulsioni che non si avverano, come quella di Muriel o, dopo, quella di Di Natale.
Ragazzi prima di continuare il racconto di quella che è stata un'altra domenica memorabile, vorrei soffermarmi su questo punto.
Mi viene il dubbio che abbia dei problemi di vista perché nessuno, e dico nessuno, ha commentato due gesti che mi hanno molto colpito ed è per questo che vorrei la vostra conferma alle mie visioni.
Il primo è un bacio in fronte di Di Natale al guardalinee che aveva sbandierato un suo fuorigioco.
Il secondo è una spinta, una manata sulla spalla, sempre da parte di Antoniuccio, all'arbitro per una protesta di cui ora nemmeno ricordo.
Beh, qui lo volevo scrivere perché per una cosa del genere vorrei ricordare che sua maestà Francesco Totti è stato espulso (correva l'anno 2000 e il campo era quello di Perugia, per altro il Capitano reclamava la giusta distanza dalla barriera e aveva già preso un' ammonizione, per farsi sentire con l'arbitro Borriello. In quella partita venne espulso anche Capello).
Comunque procediamo, Garcia mette tutto a posto e quando inizia il secondo tempo si ha quella speranza interiore che "ce la si può fare! si, se po fa'".
Ognuno nuovamente ai suoi posti ma poi arriva l'imprevisto.
Maicon, il gigante buono, quello che si era mangiato un gol grosso come una casa, si prende il cartellino rosso per un fallo davvero da sciocco.
La speranza scema...si trasforma in un "Va beh, pure un punto andrebbe bene".
Errore. Il punto va bene ai mediocri, a chi vuole vincere vanno bene solo i tre punti.
Garcia cambia le carte in tavola e fa entrare il Capitano che ha a disposizione: Mr.Bradley, Captain America.
Non ha lo scudo ma la testa cosa lucida da fare riverbero a sufficienza d'accecare l'avversario.
Entra lui e, dopo poco, Guidolin se vorrebbe ammazzà.
Un tiro da fuori area s'insacca alle spalle del portierone bianco nero. E' Goollll!
Penso che l'abbia sentito tutta Roma. Suocerino e Suocerina per saltare si strappano rispettivamente inguine e bicipite femorale. Mirko rischia di mangiarsi la barba mentre salto dalla sedia al suo collo e l'impeto quasi lo fa cadere sul divano.
In un attimo di nuovo tutti ai propri posti, manca un'infinità. Aspetti che scorrano i minuti. Sai che il recupero ne prevederà almeno tre. E' così.
Poi il fischio finale e De Sanctis tarantolato si butta sul campo, corre verso il settore ospiti, urla e rischia un'infarto. Totti si fa sentire dal suo sito: "Una squadra con due palle così".
Roma gode quasi tutta, tranne qualcuno che "Se comincia a stufà" per citare il mio amico Pierciccé, unico che merita di essere citato in una marea di rosiconi che mancano di obiettività.
Sky passa prima Juventus e Milan, sempre i soliti, "nemmeno quando siamo da record ci mandano per primi" è il commento unanime.
Chiamo il Guru che è fuori di se': "Immensi, comunque vada è record".
9 vittorie su 9 partite. Nessuno meglio di noi.
E così in una domenica che diventa protagonista del lutto di due grandi personaggi come Gigi Magni e Lou Reed, ti torna in mente il sorriso di Gigi Proietti nella Tosca e senti la colonna sonora di Perfect Day mentre Capitan America corre sul prato verde con le braccia spalancate ad abbracciarci tutti.
L'invidia è 'na brutta bestia...logora dentro. Parola di Tacco12.
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