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22 ottobre 2014

As Roma - Bayern Monaco 1-7 : Deja vu, Curva Sud e pensieri romanisti


AsRoma - Bayern Monaco: La Curva Sud

As Roma - Bayern Monaco è finita nel peggiore dei modi: 1-7

"Che è quel 17, ahò?" il ragazzo nella fila dietro quasi allo scadere dei 90 minuti s'interroga sui numeri che appaiono sul cartellone.
"La Disgrazia!" gli rispondo e ci facciamo un mezzo sorriso.
Perchè se c'è da salvare qualcosa dalla serataccia di ieri siamo come sempre noi tifosi. Gente che ha riempito l'Olimpico al punto di farlo scoppiare. Noi che siamo arrivati in 70.544 mila chi con la febbre, chi con una caviglia slogata. Ho visto pure uno con un braccio ingessato. Tutti decisi a sostenere la Roma, tutti almeno fino a un certo punto.
Infatti alla fine del primo tempo, qualcuno ha abbandonato il proprio posto. Dopo il gol di Gervinho una lieve speranza si era di nuovo conficcata nei nostri animi come una fiammella ancora salva sotto una montagna di cenere. Una scintilla nascosta pronta a diventare un incendio.
Un primo tempo da dimenticare. Una squadra completamente ferma la nostra, merito di un Bayern Monaco fortissimo, di un'altra categoria che l'ha fatta diventare la squadra Campione di Germania prima e della Champions League dopo. Senza contare che buona parte di quei giocatori, aveva da poco inflitto 7 gol al Brasile, in casa, durante il Mondiale che poi li ha eletti i Migliori.
La Grande Madre Germania quando ha subodorato che la Roma stava prendendo coraggio, dopo due parate del portierone Neuer (classe '86) e un gol della solita pantera Gervinho, ha versato acqua su quella fiammella per spegnerla definitivamente. 
E' stato allora, sul 6-1 che qualche tifoso non ha retto all'umiliazione ed è andato via.

"Tifoso occasionale porti male! Tifoso occasionale porti male! Tifoso occasionale, tifoso occasionale, tifoso occasionale porti male!" 

La Curva Sud ha alzato questo coro mentre continuava a cantare e sbandierare, mentre continuava a fare il suo dovere. Quello di essere il dodicesimo uomo in campo.
Lo sanno i giocatori che a partita finita ci hanno applaudito. Lo sanno i tifosi tedeschi, tanti e meravigliosi nei loro colori bianco e rosso, in quello spicchio di Olimpico che sembrava uno stadio intero tanto hanno saltato e ritmato i cori a tempo con le mani. 
Meraviglioso Bayern al punto che non ti puoi nemmeno arrabbiare. La più forte squadra al mondo. Una sconfitta tattica, un gap quello tra loro e noi che solo un' intera squadra di Florenzi e Nainggolan avrebbe potuto provare a colmare. 
Alla fine del primo tempo telefono al ristorante, prima risponde Fabio con un tono che un morto resuscitato sarebbe sembrato più allegro. Dato che c'era poco di cui parlare mi sono fatta passare mio padre che per messaggio si era già preoccupato di chiedermi: "Che cazzo succede?"
"Eh, che cazzo succede secondo te?"
Sospiro e con il fiato che mi resta in corpo cerco di spiegargli che il Bayern è troppo forte. Lui litiga con zio che gli ricorda di preparare dei piatti ma lo fa in modo isterico a causa del suo umore da tifoso avvilito. Papà gli risponde male, la sconfitta brucia pure a lui. Scene da fratelli, scene da romanisti. 
Salgo le scale per tornare al mio posto e un bimbo che fa la fila al bagno ha il viso bagnato dalle lacrime come se un gavettone gli si fosse rotto in faccia. 
"E' uno scherzo!" lo avrei voluto consolare ma non sono riuscita a dirgli nulla se non a guardarlo con tenerezza. 
Sul cellulare mi arrivano gli aggiornamenti dal gruppo AsRomaForever. Famiglia Celata, Puglielli, BB e intrusi vari commentano la disfatta e poi... poi Adri, il più piccolo di casa, abbandona la conversazione.
Paolo, il padre, ci racconta che non ce l'ha fatta. A fine primo tempo ha smesso di vedere la partita. Ha abbandonato gli spalti proprio come i tifosi all'Olimpico. Paolo e il piccolo Vittorio invece hanno tenuto duro. A quel punto Adriano ha litigato con Vittorio e praticamente è successa la stessa cosa che pochi minuti prima avevo vissuto per telefono tra mio padre e mio zio solo che ci sono 50 anni di differenza!
Il calcio è così: c'è chi rimane lucido e chi proprio non ce la fa.

As Roma - Bayern : lo stadio Olimpico pieno

Siamo così, è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui... con le nostre notti bianche ma non saremo stanchi neanche quando ti diremo ancora un altro siiiii..... 

La Curva ha continuato a cantare fino alla fine, anche quando l'arbitro ha fischiato tre volte. Il ragazzo che mi sedeva davanti con una giacca imbottita ha fatto la sauna poi è andato via 10 minuti prima. mentre Annalisa scuoteva la testa sin dall'inizio con un "nun ce la posso fa" la mia memoria mi ha trascinato a 7 anni fa e a quegli altri 7 famosi gol vissuti in solitaria nel salotto dei miei genitori. 
Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe accaduto di nuovo?
E mentre sul 5-1 qualcuno gridava verso il campo:
"Dajee so' cottiii!!!" 
Pensavo con il sorriso della serie mai arrendersi, che alla fine quei gol subiti erano meno tristi di quelli visti da sola, spalmata sul parquet per la disperazione. 
Usciamo dallo stadio ormai vuoto. 
Lorenzo, Marco, Simone e Francesco aspettano me e Mirko.
"Andiamo a mangiare una pizzetta?" 
Gli facciamo di si con la testa. Nel percorso che ci separa dalla cena, a un semaforo rosso di viale Angelico, giro la testa e nel suv affianco al mio motorino vedo Bruno Conti
"Ciao Bruno" gli faccio. 
Il suo sorriso mi mette gioia e sento l'empatia che solo i romanisti condividono al primo sguardo. 
"Ciao a voi e buona serata.. cioè... va beh, dai è una buona serata" sorride Bruno e penso che lui ha perso una finale di Coppa dei Campioni e allora:
"Si, Bruno lo è" gli rispondo. 
La cena è piena di chiacchiere, di dichiarazioni post partita e un po' di birra. Qualche battuta e i ricordi di Patricia, che ci ha raggiunto per cena, brasiliana ancora ferita. Poi al momento di salutarci Lorenzo con solennità dice la sua:
"Comunque nel 2020 noi vinceremo la Champions League, ve lo dico oggi" 
M'allarga il cuore. Quanto amo i tifosi della Roma. Ci viene da ridere a tutti ma tutti alla fine ci speriamo. 
Strana razza quella romanista. Siamo fatti così nemmeno un 1-7 c'impedisce di sognare. Montiamo di nuovo in scooter e suoniamo a un gruppo di tifosi del Bayern: 
"Dajeeee!" gli facciamo. Loro rispondono con una risata di gioia.
Del resto il vero Calcio è questo: quando a vincere è il migliore, il rivale applaude e impara... in attesa di mettere in pratica l'insegnamento appreso.  


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