Atalanta - As Roma 1-2 | photo www.facebook.com/officialasroma/photos |
Una brutta As Roma vince a Bergamo contro l'Atalanta di un Colantuono furente.
Si nasce belli e si muore ancora più belli: con le rughe della vita che ti solcano il volto, con gli occhi pieni di quelle immagini che hai racimolato strada facendo e con il cuore ricucito in più punti ma ancora pulsante.
E' per questo motivo che una Roma brutta non può esserlo per sempre e che una partita poco brillante può trasformarsi in bella quando, al fischio dell'arbitro, la classifica ti spara in vetta per un'ora per poi rimandarti al secondo posto in attesa del giorno in cui la cima sarà solo tua.
Le partite sono così e se uno nasce bello difficilmente diventa brutto.
L'AS Roma quest'anno e come una miss in un concorso di bellezza di piccoli sgorbi, passatemi il paragone vanitoso, deve combattere solo con l'esperienza di un'altra miss, la Juventus, bella si ma soprattutto furba, una miss che "sa come va il mondo", mettiamola così.
Orfana di Totti, e di molti altri, la Roma ha iniziato male la partita.
Al primo minuto, nemmeno il tempo di sedersi davanti al proiettore di zio Bri, che un gol di Moralez frena ogni entusiasmo.
Roma mia che te succede???
La formazione di casa Gargioli alle ore 18.00 di un sabato pomeriggio di fine novembre è la seguente: Zio Bri, Mirko, io e Giulia.
Zio Bri commenta la partita con Fabio al cellulare e inveisce contro Cole; Mirko inveisce contro Cole e Astori; io inveisco contro Cole, Astori, l'arbitro Massa e tutto il mondo. Giulia se ne sta in silenzio, tanto io inveisco anche per lei.
Papà è disperso in Toscana probabilmente alla ricerca di un televisore dove poter vedere la partita.
Al minuto 24' un gol meraviglioso di Ljajic (a mio avviso il migliore in campo) riporta la situazione in pareggio ma solo dopo una loro traversa e un episodio dubbio nello loro area di rigore.
Gli ammoniti nemmeno si contano, praticamente tutti i nostri, e pensare che a fine gara il "romanista" Colantuono si lamenta della terna arbitrale quando è difficile spiegare come i falli di Dramè nessuno li abbia visti.
Al 43' Radja Nainggolan, il nostro Ninja e il mio Moicano, raddoppia e porta la Roma, e tutta la platea di casa mia, con un balzo in cima al mondo.
Radja mio che dio te benedica da qua all'eternità! Ma chi te c'ha mannato a Roma, extratterestre con er ciuffo in testa???
Altro che E.T. i nostri alieni non sono buoni per niente: corrono e se decidono di buttare giù la porta lo fanno, ah se lo fanno.
Il secondo tempo è stata una tortura.
Loro che non mollavano e noi che non riuscivamo a mettere in rete quel gol che avrebbe significato vittoria.
Daniele De Rossi poi la stava combinando grossa... ma la sua esultanza finale lo riscatta di qualsiasi prestazione.
Lui è uno di noi e, dato che ho il cuore tenero, non ce la faccio proprio a scrivere male di Daniele. Ha l'anima giallorossa, l'emozione, il fiato, la paura, il sangue giallorosso. Lui è la parte della Roma che pulsa e che sogna. E' noi.
L'arbitro fischia la fine di una partita che ha visto al 90' l'espulsione di Boakye, giocatore dell'Atalanta, per aver insultato l'arbitro.
La partita di Bergamo è già un ricordo, domani in un clima da pinguini, la Roma dovrà dimostrare di essere una grande squadra contro il Cska a Mosca in un girone di Champions League davvero difficile.
Una partita che sono pronta a giocare dal divano di casa mia con tutta la voce che ho... e voi?
E andiamo!!!!!
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