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26 agosto 2017

Francesco Totti. L'addio.

90 giorni dopo Totti si torna allo Stadio Olimpico

 

Anno 2017 - 90 giorni D.T. (Dopo Totti)

Sono passati 90 giorni, 90 come i minuti di una partita e 90 come la "paura" e finalmente sono pronta a scrivere. 
Fino a oggi non ci sono riuscita perchè quando si tratta di sentimenti tutto diventa molto complicato. 
Parlare di Francesco Totti è qualcosa di meraviglioso e tragico insieme, di talmente meraviglioso e tragico che contempla la catarsi e la catarsi richiede: immedesimazione e purificazione allo stesso tempo. 
Bisogna essere pronti per passare attraverso il dolore e arrivare a purificarsi. Credo di esserlo finalmente. Credo di avere ancora un po' di paura proprio come il mio Capitano ma oggi tornerò allo Stadio Olimpico dopo il 28 Maggio e tutto sarà diverso.
C'ero quella domenica in cui Francesco ha fatto l'ultimo giro di campo e c'ero anche il 17 Giugno 2001, data dello scudetto e unica domenica degli ultimi anni in cui ho visto stipata tanta gente quanta quella del 28 Maggio.
Francesco Totti non è morto (per fortuna!) è semplicemente cresciuto, allora perchè abbiamo pianto così tanto? 
La gente è questo che si chiede. La gente che non ama il calcio eppure si era commossa davanti alla tv. A spiegare il fenomeno Totti sono stati in molti: giornalisti, professionisti della parola e dello sport. Ognuno ha usato aggettivi, ha raccontato anedotti e storie per definire Francesco Totti una leggenda, il numero 10 più importante degli ultimi decenni, uno che nasce ogni 50 anni. 
Quella domenica sono tornata a casa in uno stato emozionale davvero confuso ma poi è accaduto qualcosa che mi ha fatto capire chi è stato ed è Totti per me. 
All'improvvisto il mio cellulare ha inziato a funzionare di nuovo. Così ho ricevuto una serie di messaggi da amiche che con il calcio non hanno nulla a che fare.
Da Monza mi ha scritto Beatrice "Oggi come non pensarti" e poi da Roma Michelangela "Ti sono vicina in questa giornata...basta guardare la mia foto del profilo (Totti), sto consolando Edo (il marito) comunque il Capitano è proprio un grande!!!"
E ancora un messaggino da Verona da parte di mia cugina Sara: "Forza Chiara !" e poi Patricia,  un'amica brasiliana sposata con Zitto, grande romanista, che mi ha inviato una foto sua e della piccola Lea, 6 mesi, con una maglia giallorossa con su scritto: Vi ho purgato ancora!
Sono arrivati uno dopo l'altro, come pillole d'amore, come caramelle, da ogni parte d'Italia e del mondo. Si perchè anche Raquel e tutta la mia "famiglia spagnola" hanno mandato messaggi di amore e riconoscenza al mio Capitano. Da Londra la romanista Valentina mi ha scritto emozionata e commossa.
Dolci pensieri per me perché tutti sapevano che l'addio di Francesco Totti era anche un po' l'addio di uno di famiglia per me e per tutti i romanisti che quella sera dentro lo stadio erano una sola persona. Il vero miracolo è stato proprio quello.
Francesco Totti è stato amico di tutti noi, ci ha accompagnato in ogni giorno della nostra esistenza dall'adolescenza alla maturità; ci ha portati per mano tenendoci stretti tutti insieme come si fa nelle famiglie. 
Da quell'addio tante volte ho messo le dita sulla tastiera per cercare di mettere in ordine le parole, per tentare di esprimere il mio sentimento su un Campione che ho avuto la fortuna di conoscere e veder giocare. Tutto mi sembrava retorico e privo di senso. Così ho deciso di smaltire quel concentrato di emozioni e di restare a guardare dove voleva andare Francesco.
Come una mamma guarda i figli imparare a camminare, così ho voluto prendere la giusta distanza e controllare che tutto procedesse e alla fine mi sono accorta che stavo solo aspettando che mi facesse strada, che mi dimostrasse che "si doveva fare" anche senza di lui.
Quando si scrivono storie per il cinema o per la tv o per l'editoria, beh un bravo scrittore sa esattamente dove il suo eroe deve andare. Deve fare delle scelte e poi può rischiare una ricaduta ma alla fine, se il tipo di storia che stai scrivendo è una commedia (e a mio avviso per Totti non può essere altrimenti) , allora sai che il tuo protagonista avrà fatto la scelta giusta, anche se può incontrare qualche difficoltà alla fine andrà tutto bene.  
Così Francesco ha continuato la sua vita lontano dal prato verde, sempre con il suo "migliore amico" il pallone attaccato al piede, prima su una spiaggia greca e poi tra uno yacht e un altro nel bel mare di Ponza con un lancio che ha fatto il giro del web.
L'ho visto mancare il primo ritiro estivo con l'As Roma degli ultimi 25 anni e non partire per la tournée americana. L'ho visto indossare giacca e cravatta seduto in tribuna a Verona per la prima di Campionato e poi volare come rappresentante dell'As Roma per il sorteggio Champions dove ha ritirato anche un premio speciale alla sua carriera e alla sua fedeltà a un solo club.
L'ho visto prendere le misure con quella che è la sua nuova vita e credo che inizi a piacergli. Così se piace a lui credo che anche a tutti noi può iniziare a piacere.
Andrò allo Stadio Olimpico oggi per la prima di Campionato 2017 - 2018 in casa contro l'Inter di Spalletti.
In pochi mesi ci sono stati tanti cambiamenti. Non ci sarà Totti in campo e Spalletti siederà sulla panchina della squadra avversaria.
Tuttavia questa sera sarò al mio posto, ingresso 15, Curva Sud per tifare As Roma più forte di prima perchè non cambia tutto, alcune cose non cambiano mai.
In campo scenderà un nuovo Capitano: Daniele De Rossi. Non ci sarà nessun numero 10 e anche se sono pronta ad affrontare questa nuova Roma senza Francesco Totti credo di avere un po' paura ma imparerò... imparerò.

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