11 Settembre 2001 New York |
L'11 settembre 2001 ha il potere di far ricordare a tutti dove si trovassero.
Un potere tipico delle giornate importanti nel bene e nel male. L'11 settembre 2001 avevo mangiato con mia mamma e poi avevo preso il motorino direzione Stadio Olimpico. Era una giornata felice, una di quelle con il pranzo lasagna e pastarelle e poi... poi la sera la mia Roma avrebbe giocato contro il Real Madrid. All'epoca ero una delle hostess della società giallorossa.
Quindi, anche se la partita si sarebbe giocata alle 20.45, io ero convocata alle ore 15.00. Ingresso in curva nord, spogliatoi e divisa pronta ed emozionata.
A un certo punto, proprio quando stavo per essere assegnata alla tribuna Montemario laterale, mi telefona Carlotta e mi fa con il suo tono spiccio e un po' agitato:
"Chià 'ndo stai?"
E io senza capire il perché della sua agitazione: "sto allo stadio..." rispondo.
Quindi, anche se la partita si sarebbe giocata alle 20.45, io ero convocata alle ore 15.00. Ingresso in curva nord, spogliatoi e divisa pronta ed emozionata.
A un certo punto, proprio quando stavo per essere assegnata alla tribuna Montemario laterale, mi telefona Carlotta e mi fa con il suo tono spiccio e un po' agitato:
"Chià 'ndo stai?"
E io senza capire il perché della sua agitazione: "sto allo stadio..." rispondo.
"Torna a casa subito, hanno buttato giù una delle Torri Gemelle!"
A queste parole la mia mente si annebbia. Penso prima a uno scherzo, poi alla terza guerra mondiale... mi sento come in un film americano alla Independance Day e mi esce solo la frase :
A queste parole la mia mente si annebbia. Penso prima a uno scherzo, poi alla terza guerra mondiale... mi sento come in un film americano alla Independance Day e mi esce solo la frase :
" che cazzo stai a dì???"
Da quel momento in poi le notizie si sono susseguite e la seconda torre è caduta giù dopo pochi minuti. Era chiaro a quel punto che si trattava di un attentato e non di un incidente. Ci siamo sentiti persi anche quando tutto è proseguito come se niente fosse: squadre in campo e sguardi verso il cielo con un solo pensiero " e se cade un aereo anche qui?" "E se ci ammazzano tutti?"
Una domanda che da quel giorno si è trasformata in angoscia, in incubo e in realtà. Ci avrebbero ammazzato tutti piano piano, se non fisicamente nello spirito.
Non me lo ricordo più com'era prima , prima di quei due aerei... prima che qualcuno mettesse in discussione le nostre vite in qualsiasi momento e in qualsiasi paese.
L'11 settembre 2001 mi sono svegliata felice.
Da quel momento in poi le notizie si sono susseguite e la seconda torre è caduta giù dopo pochi minuti. Era chiaro a quel punto che si trattava di un attentato e non di un incidente. Ci siamo sentiti persi anche quando tutto è proseguito come se niente fosse: squadre in campo e sguardi verso il cielo con un solo pensiero " e se cade un aereo anche qui?" "E se ci ammazzano tutti?"
Una domanda che da quel giorno si è trasformata in angoscia, in incubo e in realtà. Ci avrebbero ammazzato tutti piano piano, se non fisicamente nello spirito.
Non me lo ricordo più com'era prima , prima di quei due aerei... prima che qualcuno mettesse in discussione le nostre vite in qualsiasi momento e in qualsiasi paese.
L'11 settembre 2001 mi sono svegliata felice.
Sembrava una bella giornata di sole, una di quelle in cui gioca la Roma, una giornata come tante che può sconvolgere la tua vita.
11 Settembre 2001: AsRoma - RealMadrid |